salvini sangiuliano

IL CENTRODESTRA SI SCANNA SULLA RAI - LA LEGA VA ALL’ASSALTO DEL TG1 E FA ASSE CON FORZA ITALIA PER PIAZZARE GENNARO SANGIULIANO AL POSTO DI CARBONI – SU MARINELLA SOLDI NOMINATA PRESIDENTE LA SPERANZA DALLE PARTI DI VIA BELLERIO E’ CHE SIA IMPALLINATA MERCOLEDI’ DAL VOTO IN COMMISSIONE DI VIGILANZA. L'IDEA DI CANDIDARE AGNES AL SUO POSTO – IL CARROCCIO VUOLE ANCHE IL CAPO DELL'AREA IMMOBILIARE: IN GIOCO IL BUSINESS DELLA SAXA RUBRA AL NORD. FURIA MELONI: “HANNO SBATTUTO FIORI DALLA RAI IL PRIMO PARTITO ITALIANO”

MARIO AJELLO per il Messaggero

 

GENNARO SANGIULIANO E MATTEO SALVINI

Tutti contro tutti nel centrodestra sulla Rai. E tutto il centrodestra, sia pur diviso, voglioso di contare di più nella Rai perché «Draghi, con le sue nomine, ha deciso di dare Viale Mazzini alla sinistra». Ma per ora, è andato tutto liscio.

 

Nella prima riunione del nuovo Cda, in 20 minuti, ieri sono stati nominati l'ad Fuortes (5 sì e un astenuto, Laganà, rappresentante dei dipendenti) e la Soldi presidente che però dovrà passare le forche caudine del voto in Vigilanza Rai con i due terzi dei sì.

 

salvini sangiuliano

Lo scrutinio si terrà alle 8 di mercoledì prossimo. Intanto Fuortes uscendo dal suo primo giorno a Viale Mazzini ha accettato di fermarsi qualche istante davanti ai giornalisti, si è tolto la mascherina per permettere ai fotografi di fare qualche scatto e via. E' salito in auto, e alla domanda se fosse emozionato per il nuovo incarico ha risposto con un sorriso. La linea scelta dall'ad è molto draghiana: parlare il meno possibile e rispondere con i fatti.

 

GENNARO SANGIULIANO CON SALVINI E TAJANI

Quanto a mercoledì, nel voto sulla presidente («Marinella stai serena», dice beffardamente la leonessa di FdI, Daniela Santanché), tutto nonostante la bellicosità della vigilia potrebbe risolversi nell'ennesima vittoria di Draghi e delle sue scelte. Perché non è facile sfidarlo e sconfiggerlo, tramite la bocciatura della Soldi, anche se la rabbia che ha scatenato la strategia solitaria del premier sulla Rai non viene digerita da nessuno (neanche a sinistra in realtà: «Ci tratta come degli zombie, e forse ha ragione lui e lo siamo»).

 

La speranza di Lega e Forza Italia è che nel caos (molti 5 stelle inviperiti sulla Rai, anche contro Conte), la Soldi venga abbattuta dai franchi tiratori in Vigilanza e la Agnes arrivi alla presidenza. C'è chi ci sta lavorando a farle mancare i 27 voti necessari in commissione.

 

marinella soldi

Mentre la Meloni è una furia: «Hanno sbattuto fiori dalla Rai il primo partito italiano. Se lo avessero fatto con il Pd arrivavano i caschi blu. E la von der Leyen sempre pronta a censurare Orban non dice una parola su questo schiaffo alla democrazia italiana». Per FdI infuriata con tutti e su tutto, il boccone grosso sarebbe avere come compensazione la presidenza della commissione di Vigilanza, spesso assegnata all'opposizione ma Forza Italia non ha nessuna intenzione di cederla.

 

L'operazione per portare Gennaro Sangiuliano alla guida del Tg1 è più larga. Non coinvolge solo la Lega che lo vuole al posto del grillino Carboni ma anche gli altri partiti della coalizione sono nel gioco e pure fuori dal centrodestra l'attuale direttore del Tg2 raccoglie simpatie trasversali. E ancora. C'è Forza Italia che cerca una posizione importante per Antonio Preziosi. Mentre la Lega, per coadiuvare l'ad Fuortes, come direttore generale cerca di piazzare Marcello Ciannamea. Il Carroccio ha un obiettivo in più. Punta ad avere il direttore dell'Area Immobiliare.

carlo fuortes foto di bacco

 

VERSO NORD Perché mai? Per facilitare l'operazione Portello, ovvero portare la Rai o un bel pezzo dell'azienda da Saxa Rubra a Milano. Smaccata strategia anti-romana. Che difficilmente l'ad Fuortes, manager romano ma soprattutto professionista attento ai conti, ai risparmi e alle compatibilità\, potrà favorire. E comunque il progetto leghista è quello di mettere, all'Area Immobiliare, Gianfranco Zinzilli che è già un dirigente Rai. Si cerca di blindare quella poltrona sperando che diventi utile per il trasloco a Milano che il Cda appena scaduto ha votato in extremis.

giorgia meloni festeggia la vittoria dell'italia 2

 

Non sarà facile arrivare allo scopo. Ma il progetto leghista è facilitarlo trasformando al più presto la divisione Immobiliare in una società esterna al gruppo Rai che si occuperebbe da fuori dell'intero patrimonio degli edifici della televisione italiana. Contando che il consigliere leghista appena confermato, Igor De Biasio, è anche ad di Arexpo, la società della Regione Lombardia che si occupa delle aree dove c'è stata l'Expo di Milano, il progetto potrebbe essere quello di far funzionare le sinergie per favorire il trasloco della Rai a Milano che resta un forte desiderio nordista, sia pure sballato e da fermare. 

mario draghi all accademia dei lincei

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...