franca leosini

IO, FRANCA LEOSINI – ‘’SONO UNA CHE HA LAVORATO SEMPRE TANTO SENZA AVER DIETRO DI SÉ NÉ UN AMANTE NÉ UN PARTITO" - "VADO A TROVARE I CONDANNATI PER STUDIARE LA PSICOLOGIA DEL PERSONAGGIO. GLI INCONTRI IN CARCERE POSSONO DURARE ANCHE OTTO ORE’’

Franca Leosini per il “Fatto Quotidiano”

franca e massimo leosinifranca e massimo leosini

 

Franca Leosini la fa breve: "Mi interessa capire, dubitare e raccontare. La natura dei protagonisti, delle vittime e dei colpevoli. E poi l'ambiente in cui il delitto si è svolto perché il delitto è anche un fatto culturale e sociale". Dal 21 gennaio, con Storie Maledette, questa bionda signora napoletana dal linguaggio aulico che entra nelle carceri e fa parlare i condannati sarà in onda in prima serata su Rai3.

fulvio abbate e franca leosinifulvio abbate e franca leosiniPremio Guido Carli Franca Leosini col marito Premio Guido Carli Franca Leosini col marito maurizio marinella e franca leosinimaurizio marinella e franca leosinimaddalena letta franca leosinimaddalena letta franca leosiniGIORGIO MULE FRANCA LEOSINI GIORGIO MULE FRANCA LEOSINI rmnlzz15 caterina stagno franca leosinirmnlzz15 caterina stagno franca leosinirmnlzz18 romana liuzzo antonello piroso franca leosinirmnlzz18 romana liuzzo antonello piroso franca leosini


Tre puntate, tre casi, tre storie misteriose: "Perché il mistero rende più sensata anche la ricerca della verità".
Si parte con Rudy Guede, ivoriano, unico colpevole secondo i tribunali dell' omicidio di Meredith Kercher a Perugia, condannato a 16 anni di carcere.
Parla per la prima volta davanti a una telecamera e riscrive una storia molto diversa da quella che avevo immaginato.

Guede ha potuto leggere le domande prima?
Non faccio mai leggere le domande in anticipo, però chi mi cerca sa cosa trova.

E cosa trova un condannato in Franca Leosini?
Una persona senza giudizio né pregiudizio. Il confronto con la verità è doloroso: chi si apre deve poter contare sulla neutralità del mio sguardo.

Come la cercano?
Mi scrivono o mi fanno scrivere dagli avvocati. Io vado a incontrarli una o al massimo due volte. Ho bisogno di vederli, di parlare con loro, di trascorrere tempo insieme.

Perché va a trovarli?
Per studiare la psicologia del personaggio: per me è centrale. Gli incontri in carcere possono durare anche otto ore. Mangiamo insieme. Mi aprono la loro cambusa. Li faccio parlare molto della loro vita, del loro passato.

Come è andata con Guede?
Avevo impostato il colloquio prevedendo una serie di domande serrate. Mi ha detto cose che non mi aspettavo.

Si è detto innocente accusando Raffaele Sollecito e Amanda Knox?
Non esattamente. Ho letto ricostruzioni imprecise, ma posso dire che il vero Rudy Guede non somiglia al ritratto che di Rudy Guede è stato dipinto per anni. Davanti a me c' era una persona diversa da quella descritta dai giornali.

Guede ha sostenuto di essere stato condannato perché mettere in catene il 'negro' era più semplice? "Nero trovato colpevole trovato"?
Il pregiudizio è stato un elemento fondamentale della vicenda. Non a caso scrivendo del delitto di Ashley Olsen e del ragazzo che è stato arrestato per presunto omicidio, Chek Diaw, il Washington Post ha fatto immediatamente un paragone con il delitto di Meredith Kercher. Quello spettro rimane. Il dubbio resta come un' ombra.

Che rapporto intrattiene con il dubbio?
Un rapporto tormentato. Le storie sono tutte importanti, ma esistono percorsi più o meno lineari e parabole umane che a volte lasciano dentro domande profonde.

Le è capitato anche in questa edizione?
Ripercorrendo il caso di Lucia Annibali, sfigurata dall' acido a Pesaro, vittima di un reato sconvolgente già tristemente emulato è stato impossibile non porsele. In carcere, in attesa della Cassazione, c' è Luca Varani. L' ex fidanzato. Luca Varani non ha mai confessato, chi seguirà la puntata vedrà fino a che punto si è spinto con me.

Quali limiti si pone nell' incontrare chi è stato accusato di reati gravissimi?
Non uso le persone, ma rifiuto di essere usata.

Ci sono argomenti che si rifiuta di trattare?
La televisione ha i suoi doveri, ma anche i suoi diritti: non tutte le storie sono adatte alla televisione.

Certe storie non sono abbastanza televisive?
Metterla così non mi piace. Perché nelle mie storie la materia umana si fonde con quella giudiziaria. Ci sono cose di cui però non voglio parlare e su cui non imposterei mai una puntata. Non mi occupo di malavita, camorra, mafia, di tutto quello che ha a che fare con i professionisti del crimine. Non mi occupo di pedofili per rispetto dei bambini. Poi non tratto storie a sfondo economico. Se l' industriale ha ammazzato il rivale per motivi esclusivamente economici, non mi interessa.

Perché?
Perché mi pare di vedere un' assenza di motivi passionali.
I suoi interlocutori sono considerati criminali.
Non sono serial killer. Non sono malati. Sono persone che hanno ucciso, è diverso.

Qual è la differenza?
La persona che ha ucciso e non è un professionista del crimine è solo un individuo che ha commesso un crimine.
È passata da una normale quotidianità all' orrore di un gesto estremo che non somiglia alla sua normalità.

E chi sono i professionisti?
Per me un professionista del crimine è anche uno scippatore.
Per citarla: "I miei interlocutori sono persone cadute nel vuoto di una maledetta storia".
Quando li incontro so molto della loro storia, ho già letto le sentenze.

E le bastano?
No. La vera miniera sono le informazioni sommarie. Gli interrogatori iniziali a familiari, amici, nemici. All' edicolante come al pescivendolo. Da quel che la gente dice puoi capire tante cose della personalità di chi stai per incontrare.

Cosa diventa lei per loro?
Un' agevolatrice. Stabilisco un ponte tra loro e la società perché nel mondo, presto o tardi, dovranno tornare.

rmnlzz13 romana liuzzo franca leosinirmnlzz13 romana liuzzo franca leosiniliu34 livia azzariti franca leosiniliu34 livia azzariti franca leosiniFRANCA LEOSINI E VETERINARIO CANI VIPS FEDERICO COCCIA FRANCA LEOSINI E VETERINARIO CANI VIPS FEDERICO COCCIA MASSIMO E FRANCA LEOSINI MASSIMO E FRANCA LEOSINI Franca Leosini Franca Leosini


Franca Leosini, autodefinizione.
Sono una persona onesta. Una che ha lavorato sempre tanto senza aver dietro di sé né un amante né un partito.

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)