natalia aspesi benito mussolini giorgia meloni

“E' CARSICO IL FASCISMO, SI IMMERGE E RIEMERGE IN ITALIA E ALTROVE. PIÙ LO REPRIMETE E PIÙ AIUTATE LA MELONI E LE SUE BESTIE” – LA LETTERA BOMBA A NATALIA ASPESI SULL'ETERNO FASCISMO ITALIANO E LA RISPOSTA DELLA GIORNALISTA - “IO SO COS’E’ IL FASCISMO: DUE, TRE GUERRE GENOCIDE E FORSE L’ATOMICA, UNA QUANTITÀ INCALCOLABILE DI MORTI, NON LI CONTANO NEPPURE PIÙ: LEI PENSA AL PRIMO FASCISMO, IO ALLA MIA VECCHIEZZA. E A PROPOSITO...”

Dalla posta del cuore di Natalia Aspesi per il “Venerdì di Repubblica”

benito mussolini

 

Buon giorno signora Aspesi, Le scrivo da Udine e vorrei farle una domanda: ma per lei cosa è il fascismo? Che definizione ne darebbe? Se ne continua a parlare ovunque e ovunque si usa il termine ed il concetto che assume sempre più confini labili e fumosi.

 

Un contenitore dove si butta di tutto un po’ o un frullatore dove si getta tutto insieme, i pregiudizi assieme alle cose che non ci piacciono. Ma una volta per sempre possiamo dare una definizione chiara ed univoca del fascismo, evitando magari di usare come pretesto questa eterogeneità per non trovare una definizione e lasciarlo così anonimo e alla stregua di tutti?

BENITO MUSSOLINI

 

Mi chiamo Alessandro Plos, nato nel 1973, laurea in Filosofia e storia. Mi occupo di storia del fascismo e soprattutto di storiografia e commenti sul fascismo compresi tra gli anni 50 e oggi. Non ho mai scritto o pubblicato. Troppi parolai che vivono di parole in Italia.

 

benito mussolini

Preferisco il lathe biosas di Epicuro. Scelte. Mi vergognerei a scrivere e soprattutto: per chi? Oggi però vinco la vergogna e solo per stanchezza. Ho votato fino al 1994, fino a Fiuggi. Sono Fascista da sempre; NON SONO CATTOLICO, NON SONO INLOBBATO, IDEOLOGICAMENTE SOCIALISTA, NON DIFENDO LA RICCHEZZA E I CAPITALI, SONO ANTIMILITARE. MA SONO FASCISTA (così come me tanti) ed è giusto che qualcuno sappia perché e in che senso.

 

Vorrei così condividere con lei alcune semplici riflessioni. Poco si parla mi pare della differenza tra fascismo regime e fascismo movimento, povero De Felice!… poco si parla del patto di San Sepolcro. Io sono fascista di quel fascismo che va dal 1919 al giugno 1924 ovvero fino al delitto Matteotti. Poi è diventata quella porcheria del pagliaccio pelato con pennacchio finito a testa in giù; che è la medesima porcheria che abbiamo visto durante il 20ennio di Berlusconi e quella che vediamo oggi tra angurie e meloni.

 

MUSSOLINI MENTRE VIENE ARRESTATO - ROMA - 11 APRILE 1915

Giorgia non è fascista così come un fungo alle unghie non può essere usato come un porcino. Volete abbatterla e allora lasciate che il fascismo delle origini parli, urli. Siamo in tanti. Più lo reprimete e più aiutate la Meloni e le sue bestie. Tra il 50 per cento di astensionisti la maggior parte appartiene a quel fascismo originario.

 

Gli italiani saranno sempre così. Il fascismo di cui parlo è sano e forte. Intellettualmente preparato. Non solo Nietzsche, Stirner, Schmitt, Heidegger, ma anche Mishima, Ortega y Gasset, fino ad Alain De Benoist con la Nouvelle Droite.

 

trump meloni

È carsico il fascismo... si immerge e riemerge in Italia e altrove. Piú lo comprimono, piú lo reprimono e più sale in superficie. Non censurateci come fossero tutti una massa di ignoranti e trogloditi. Non tutti lo sono. Fatelo parlare invece, altrimenti farete come gli intellettuali progressisti durante e dopo Weimar. Stiamo tutti bene, non siamo malati, psicopatici. Non odiamo neri ebrei gay e donne.

 

VIGNETTA DI CHARLIE HEBDO SU GIORGIA MELONI ED ELON MUSK

Ma siamo ancora qui. Stiamo solo aspettando. Siamo anti Nato e difendiamo la terza via o terza posizione. Il capitalismo è fallito come il comunismo: lo vediamo ogni giorno... per chi voglia vederlo ovviamente. Dai discorsi che fate nei vostri talk-show vi siete totalmente allontanati dalla realtà.

 

Parlate di un mondo che è solo nelle vostre teste e...per le vostre tasche. Pensate di pensare e pure di farlo bene. Siamo antisionisti non antisemiti: perché confondete le due cose facendole aderire una sull’altra. Israele è uno stato democratico e con un parlamento costituito da persone che come tutte possono sbagliare e se sbagliano, pagano. Allora se il Giappone shintoista o buddista attaccasse la Cina diventeremo tutti antibuddisti o antishintoisti se deplorassimo l’attacco, vero? Cosa c’entra la religione israeliana con lo stato israeliano? I loro governanti non sono esseri umani come tutti, che possono sbagliare o sono perfetti per essere ebrei? Siamo antieuropei perché crediamo che l’Europa che vediamo sia più che altro una teoria da dimostrare, uno di quei paradossi matematici che si tenta per secoli di risolvere ma senza successo. Quando mai saranno allineati Amburgo, Bucarest e Lisbona? Ma per piacere!

 

Mussolini inaugura la Quadriennale 1935

I soldi all’Ucraina corrotta faranno crollare le democrazie europee e soprattutto l’Unione europea. La biografia di Zelensky è nota così come quella della Von der Leyen. Associazioni a delinquere! Fate parlare il fascismo delle origini. Non commettete l’errore di Weimar. Non lasciate che si verifichi un altro caso Rathenau. Auguri, cordialmente,

Alessandro Plos

 

Risposta di Natalia Aspesi:

Gentile dottor Plos, se volesse sapere quando e come si viveva nell’Italia fascista dal punto di vista di una Piccola Italiana, dovrebbe cercare sul Venerdi del 3 gennaio un mio articoletto sui miei anche ridicoli ricordi.

 

natalia aspesi

Quanto al resto, non so, potrei anche definirla non del Pd ma addirittura comunista, un cinquantenne laureato e con una gran fila di libri importanti cominciando dal superuomo di Nietzsche (di altri autori non ne so nulla) che non ha mai scritto o pubblicato, per dispetto dei “parolai” che scrivono troppo.

 

Mi scusi però, ma io sono una sempliciotta: di Mussolini lei dice “quella porcheria di pagliaccio pelato con pennacchio finito con la testa in giù, la medesima porcheria che abbiamo visto durate il ventennio di Berlusconi’. Di Giorgia Meloni dice che non è fascista cosi come “un fungo alle unghie non può essere usato come un porcino. Volete abbatterla e allora lasciate che il fascismo delle origini parli, urli. Più lo reprimete e più aiutate la Meloni e le sue bestie”.

 

Lei ha votato sino al 1994, prima di Fiuggi, quando da un anno Alleanza Nazionale aveva abbandonato il neofascismo per entrare nella destra europeista; lei, pieno di sapienza antieuropea, lei è rimasto nel fascismo, posso dire antico?

Mussolini inaugura la Quadriennale 1935

 

Dal ‘19 al ’24, secondo quel che racconta nel primo volume della biografia di Scurati. Intanto anche noi ci siamo distratti; due, tre guerre genocide e forse l’atomica, una quantità incalcolabile di morti, non li contano neppure più: lei pensa al primo fascismo, io alla mia vecchiezza. E a proposito: nel suo cerchio molto maschile, molto virile, che senso hanno le donne?

natalia aspesi 9

giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…