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LILLO & GREG FOREVER - “CONOSCIAMO ENTRAMBI DEI SEGRETI INCONFESSABILI SULL' ALTRO E QUESTO CI VINCOLA E CI LEGA INDISSOLUBILMENTE” - "GAGMEN", ULTIMO SPETTACOLO DI UN SODALIZIO CHE VA AVANTI DA 34 ANNI: ''IL NOSTRO PRIMO INCONTRO? UN'ENORME CAVALLETTA SI APPOGGIÒ SU UN CASSONETTO DELL'IMMONDIZIA. “UN PRESAGIO”, DICE LILLO. “L'OTTAVA PIAGA”, SOGGIUNGE GREG…

Michele Sciancalepore per Avvenire

 

Centinaia di persone vivranno in media 7-8 anni in più. Avranno meno problemi di ipertensione, meno malattie cardiovascolari, un sistema immunitario più attivo con un aumento dei preziosi linfociti killer, non più stitichezza, ottima digestione, non conosceranno ansia, né depressione e saranno invasi da ondate di endorfine, gli «ormoni della felicità». Chi sono questi soggetti fortunati? Cavie umane sottoposte a innovative e intensive cure in centri sperimentali di eccellenza medica?

 

No, sono coloro che hanno visto in questi giorni Gagmen al Teatro Olimpico di Roma di e con Lillo&Greg e hanno riso, tanto. Ed è scientificamente provato che tutti i benefici sopra riportati sono gli inoppugnabili effetti della risata. Si ride di cuore e di pancia in questo varietà che propone una sequenza di sketches alternando alcuni intramontabili cavalli di battaglia a novità assolute. C' è innanzitutto un prologo con il dichiarato obiettivo di far definitivamente luce sull' annosa questione e confusione fra chi è Lillo e chi è Greg, un divertissement in forma di canzone per elencare i reciproci tratti somatici e caratteriali.

 

In tutto lo spettacolo si attinge al repertorio classico teatrale, televisivo e radiofonico, dagli spiazzanti "provini" alla seduta dallo psicanalista in cui incalzanti e incessanti cambi di ruolo creano effetti spassosi, dal trasformista più lento del mondo al becero talk che ospita simultaneamente il «caso pietoso» e il «comico pecoreccio», dalla parodia nonsense delle comunità new age al mitico «Che, l' hai visto?» con l' esilarante, surreale identikit di un figlio disperso. Tra le novità primeggiano i «super-eroi», ma con qualità e poteri molto singolari, da "Amnesy" a "Pentothal" a "Normal Man".

 

«L' idea è scaturita dalla nostra atavica passione per i fumetti», spiega Lillo. «Ci hanno sempre affascinato alcune astruse aporie - aggiunge Greg - ad esempio a Superman bastava mettersi gli occhiali per non farsi riconoscere o anche il fatto che ogni supereroe insieme ai super poteri acquisisse anche quelli di sarto e costumista perché immediatamente lo si ritrovava vestito di tute fantastiche.

 

Inoltre questi personaggi hanno sempre mutuato i loro talenti straordinari dagli animali con cui entravano in contatto, Spiderman dal ragno, Antman dalla formica; allora abbiamo pensato a un supereroe che entrasse in relazione con un bradipo e da lui attingesse la sua peculiarità diventando così straordinariamente lento».

 

La parte del leone in questa kermesse di nuovi e sorprendenti eroi la fa però "Normal Man":

«Lui parte svantaggiato - svela Lillo - perché è una persona 20 volte più stupida e più debole della media, ma quando viene investito dai super poteri diventa normale, comunque va rispettato anche perché in effetti io mi sento un po' "Normal Man"». Il super potere di Greg invece è indubbiamente l' ironia: «Io da ragazzo ero un nerd, ero spaesato, isolato dai miei compagni e anche parecchio vessato, non mi piaceva il calcio né fare a botte, ovvero tutte quelle tipiche attitudini adolescenziali maschili, mentre mi piaceva la musica e il disegno, pertanto ero tendenzialmente emarginato; ma avevo un grande senso dell' umorismo e questa era la mia arma contro i loro attacchi». «Io invece - puntualizza Lillo - l' umorismo lo usavo solo ed esclusivamente per fare colpo sulle ragazze visto il limite del fisico».

 

La dote che però accomuna entrambi è la vis comica, in apparenza leggiadra, in realtà frutto di un geniale artificio intellettuale sofisticato ma non sofistico: il paradosso temporale, metanarrativo, linguistico e il lavoro semantico che scardina dall' interno il meccanismo della frase eliminando il lato figurato.

 

Nulla di ermetico, anzi gli esempi che l' inossidabile coppia spontaneamente elabora riguardano la vita quotidiana: «L' ascensore ascende ma discende anche - osserva Lillo - quindi dovrebbe chiamarsi discensore quando scende». «E l' interruttore interrompe la corrente dal circuito continuo quando spegni - incalza Greg - ma quando la accendi non è più un interruttore ma dovrebbe essere un adduttore.

 

Altro esempio: È distante? Domanda insensata perché è sempre distante, forse non molto ma lo è.

 

Oppure: ci sarà traffico oggi? Il traffico c' è sempre, magari poco ma c' è». Insomma una comicità intellettuale che evoca senz' altro quella storica dei Monty Python ma anche funambolica alla Bergonzoni o caustica alla Antonio Rezza. Sicuramente lontana da quella corriva e lasciva che passa in certa tv di cui non avvertono il fascino sin dal 1986, quando erano ancora Claudio Gregori e Pasquale Petrolo e si incontrarono in una casa editrice di fumetti. Cosa ricordano del loro primo incontro? Un' enorme cavalletta che si appoggiò su un cassonetto dell' immondizia.

 

«Un presagio», dice Lillo. «L' ottava piaga», soggiunge Greg.

Senz' altro da ormai 34 anni il loro sodalizio artistico non conosce cadute e si fonda, come amano ironicamente ripetere spesso all' unisono, sul ricatto reciproco:

 

«Conosciamo ciascuno dei segreti tremendi e inconfessabili sull' altro e questo ci vincola e ci lega indissolubilmente ». Al di là di questa fantomatica coercizione c' è un rispetto vicendevole che esalta le loro differenze temperamentali: Greg è nottambulo, Lillo un pantofolaio, Greg ha una sensibilità artistica fuori dal comune ma è anche un ritardatario cronico, Lillo è un archivio vivente ma è pigro.

 

Comunque sul palco la sintonia e l' intesa sono lampanti e concrete a vantaggio di Gagmen che si rivela spettacolo fluido e vorticoso grazie anche all' affiatamento con alcuni storici colleghi (la sempre impeccabile Vania Della Bidia e il puntuale Marco Fiorini) e agli interventi musicali dell' eclettico Attilio Di Giovanni.

 

 Non resta che augurare dunque lunga e salutare vita a chi potrà beneficiare della comicità della storica coppia in occasione della tournée che terminerà il 26 aprile a Torino e invitare gli stessi Lillo&Greg a continuare a divulgare quell' umorismo che, come finemente definisce Moni Ovadia, è 'strumento poderoso contro l' ossificazione del pensiero'.

 

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