littizzetto

“LINKIESTA” DISTRUGGE LUCIANA LITTIZZETTO: “ASSISTIAMO AL  DECLINO LENTO MA PROGRESSIVO DELLA SUA VERVE COMICA: BATTUTE GIÀ SENTITE SUI SOCIAL, SUI GIORNALI, AL BAR SOTTO CASA, O USATE IN SETTIMANA NEL SUO PROGRAMMA SU 'RADIO DEEJAY'. FATICA A RINNOVARSI E IL PUBBLICO SE N’E’ ACCORTO…"

Lady V per http://www.linkiesta.it

 

fabio fazio luciana littizzetto

Nella tristezza generale della trasmissione di Fabio Fazio, strapagato per passare dalla terza rete alla prima e fare gli stessi ascolti o poco meno, c'è un dramma nel dramma. Il declino lento ma progressivo della verve comica di Luciana Littizzetto. La vispa piemontese che dovrebbe svegliare il pubblico di Raiuno, a Che tempo che fa, lo addormenta con più efficacia di un Tavor.

 

Battute già sentite sui social, sui giornali, al bar sotto casa, o usate in settimana nel suo programma su Radio Deejay, rilievi di costume più noiosi di Bondi che legge poesie d’amore, gag trite e ritrite come il bacio in bocca a Baudo. Anche se non si sprecano per lei articolesse indignate come per il maiale Claretta Petacci di Gene Gnocchi, caso estremo di gag che non fa ridere, silenziosamente Lucianina si avvia sul viale del tramonto. Il fatto che non faccia più scandalo, peraltro, la dice lunga sul potere mediatico che ormai detiene la nostra eroina.

fabio fazio luciana littizzetto

 

Fabio Fazio ha i suoi problemi, è vero. All’inizio dell’anno la trasmissione sembrava aver dato segni di vita, salendo fino al 18% di share. Il miracolo era dovuto all’assenza di rivali. Era il canto del cigno. Lunedì scorso (22 gennaio) lo spin-off di seconda serata è drammaticamente sceso sotto il 10%, una catastrofe per Raiuno, schiacciato dall’esordio dell’Isola dei famosi su Canale 5.

 

LITTIZZETTO

Ma se Fazio è sempre Fazio, con la sua aria da prelatino, le non domande e le gag fantozziane con Boris Becker, la Littizzetto non è più la Littizzetto. Poetessa del Walter e della Jolanda, lanciata dalla Gialappa’s negli anni Novanta, tre volte a Sanremo, autrice di libri, ex professoressa, fa coppia fissa con Fazio ormai da dodici anni, tutte le settimane: è normale che fatichi a rinnovarsi. Malsano, però, l'accanimento terapeutico.

 

luciana littizzetto

Il pubblico se ne è accorto. “È il momento della Littizzetto: vediamo in che modo riciclerà le battute prese da Twitter questa settimana”. “Per il canone Rai no problem…basterebbe abolire Fazio e la Littizzetto”, “A me la Littizzetto fa tanta pena”, sono alcuni dei commenti dei telespettatori davanti allo spettacolo, particolarmente scatenati quando nell’ultima puntata del 2017 lei è arrivata addirittura ad alzarsi il vestitino e mostrare le mutande.

 

La Littizzetto prende ventimila euro a puntata, nota Il Giornale, duemila euro al minuto per fare l’analisi della parola dialettale “suca”, su cui una studentessa di Palermo ha fatto una tesi. Dieci minuti a parlare di “suca”, sì. Il Moige chiede la sua testa, ma non è il turpiloquio il problema più urgente di Luciana.

LITTIZZETTO 9

 

Avevamo notato che la comica 53enne era all’inverno della sua spinta umoristica intorno alla metà di ottobre. Fazio arrancava al 14% di share e Lucianina faceva facile satira sul piumone che Berlusconi aveva regalato all’amico Putin per il suo compleanno con il faccione dei due leader, episodio che risaliva a dieci giorni prima, rifilava battutine all’avanguardia sul fatto che oggi gli uomini sono tutti gay e ci sarebbe tanto bisogno di un Etero Pride, con maschi che indossano loden, e poi “Malgioglio, quello che si pettina con l’evidenziatore”, “Bossari toy boy di Filippa Lagerback”…

luciana littizzetto versione bella

 

Veniva addirittura da pensare – siamo messi male – che tutto sommato Fazio meriti tutti i soldi che scuce alla Rai, 11 milioni in 4 anni, per sorbirsi un tale strazio e fare pure quello che finge di divertirsi. Spesso poi si ha l’impressione, analizzando i siparietti, di una scarsa tolleranza reciproca tra la Littizzetto e il suo mentore.

 

Quando Fabio la interrompe, e lo fa spesso, Luciana reagisce con più stizza di un Renato Brunetta incalzato da un giornalista. Per non parlare di Filippa, che si sforza di sorridere, quando inquadrata, ma intanto guarda la collega con la stessa espressione con cui si affronta il vecchio zio che al pranzo di Natale racconta barzellette già sentite mille volte. Pure la Lagerback meriterebbe un aumento.

luciana littizzetto sabbri

 

Luciana spesso toppa anche quando si fa seria. Come nel caso delle osservazioni sui pacchetti di sigarette, quando chiese alle major di mettere foto meno spaventose, meno sangue. Un messaggio che non potrebbe essere più fuori luogo. Diciamo che la comica ha un problema di autori. E non giovano, oggi, i diktat della par condicio e il conseguente divieto, in campagna elettorale, di parlare di politica, cosa che ha limitato non poco la signora. “Di politica non si può parlare, di religione figurati, parlerò di rutti”.

 

luciana littizzetto

Non era una battuta, l’ha fatto davvero, domenica scorsa (21 gennaio) in prima serata su Raiuno. Dieci minuti dedicati all’argomento. “I ricercatori Nasa hanno scoperto che i buchi neri ruttano”, ha esordito. E via così: “Dopo i baci stellari ci sono i rutti stellari”; “ruttano perché mangiano, quindi anche loro digeriscono”, “amore, è una stella cadente? No amore, è un rutto”, fino a un tragico: “Ecco perché la Luna è così pallida”. Dieci minuti così.

 

Anche oltre: “Ci sono tipologie diverse di rutti. C’è quello che per digerire arretra col collo, altri lo spingono in avanti come tacchini, quelli che fanno finta di nulla e lo strozzano, oppure quelli che ostentano”. Per alzare il livello, sebbene con qualche mese in ritardo, dopo i rutti riflette sulle molestie sessuali, con una lettera indirizzata ai giovani, uomini e donne, che entrano nel mondo del lavoro, in cui li invitava a non concedersi ma a coltivare il talento.

luciana littizzetto

 

Un paio settimane prima, il 7 gennaio dopo la pausa natalizia, Luciana torna in onda con una missione effettivamente impossibile: fare più ridere del premier Paolo Gentiloni che prima di lei, da Fazio, asserisce: “Credo che il 4 marzo il Pd possa essere il primo partito”. Una serata in salita. Si occupa dunque dei famigerati sacchetti bio diventati a pagamento nei supermercati.

 

Una delle polemiche più stucchevoli dell’ultimo decennio e Luciana si schiera dalla parte dei contestatori, sceglie la strada del populismo facile, roba che nemmeno Del Debbio: “Era meglio non saperlo, come le corna. Se non sai che ti mette le corna, è meglio. Per i sacchetti uguale, meglio non sapere che li paghi”. “Tra l'altro i guanti non sono a pagamento, quindi ti puoi mettere un fagiolino ad ogni dito”. Gelo.

LITTIZZETTO SANREMO

 

Talvolta la Littizzetto guarda il pubblico aspettandosi una risata, o quantomeno un segno di vita, ma niente. Prova a scherzare sul famoso spot della Conad, quello in cui fanno partorire una donna all’interno del supermercato. “Come fa a fare uscire il bambino dal super, che non ha il codice a barre?”. Brividi. Anche Fazio ci mette il carico da novanta per peggiorare il quadretto già desolante. “Devo avere un legame karmico con Ikea”, dice la Littizzetto. E Fazio: “Perché anche a te manca sempre qualche vite”. Sipario.

Ultimi Dagoreport

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...