“HUSTLERS!! - TORNA IN GALLERIA LA CELEBRE MOSTRA FOTOGRAFICA DEGLI ANNI ’90 SUI “PUTTANI” DI LOS ANGELES CHE INFLUENZO’ L’ESTETICA DELLA MODA E DELLA RITRATTISTICA

Dagotraduzione dell'articolo di Phil Bicker per "Time"

Il suo lavoro più famoso, "Hustlers", fu scattato in uno sfondo di devastazione e di disperazione durante la pandemia di AIDS tra la fine degli anni 80 e i primi anni '90. Il lavoro servì come una risposta alla sfida il bigottismo della destra che aveva preso di mira mira i diritti del Primo Emendamento riservato agli omosessuali - in particolare, coloro che lavoravano nelle arti. L'obiettivo era limitarne l'accesso ai fondi statali.

Philip diCorcia ricevette un finanziamento dal fondo NEA per i giovani artisti solo a patto che il lavoro non fosse "osceno".

DiCorcia fece quindi cinque viaggi a Los Angeles, dove scelse con cura le location per gli scatti prima di andare nelle strade di Santa Monica a reclutare prostitute, tossicodipendenti e vagabondi, a cui per posare nelle foto offrì, con i fondi statali, lo stesso prezzo che avrebbe pagato per fare sesso con loro.

L'artista scattò in camere di motel a buon mercato, agli angoli delle strade, nei parcheggi e sotto le luci al neon, dove le prostitute esercitavano il loro mestiere.
Le fotografie mostravano nomi, età, luogo di nascita e il prezzo a cui si offrivano ai clienti. In questo modo diCorcia riuscì magistralmente a raffigurare il lato cupo di Hollywood, catturando anche i suoi sogni irrealizzati e la sua fintà intimità.

Nel 1993, le foto furono esposte nella prima mostra museale di diCorcia, Estranei, al Museum of Modern Art di New York. La serie è stata molto influente, non solo per il metodo e l'approccio alla fotografia d'arte - soprattutto tra gli studenti di fotografia di Yale , dove Dicorcia stesso si è formato - ma anche alterando l'estetica della pubblicità di moda e ritrattistica editoriale. (Ironia della sorte, diCorcia aveva precedentemente lavorato per importanti riviste tra cui Fortune, Esquire e Conde Nast Traveler).

Questo mese SteidlDangin sta rilasciando una nuova edizione di Hustlers, proponendo una modifica delle fotografie, oltre a supportare notebook e Polaroid, mentre una vasta esposizione riempie cinque camere di spazio espositivo presso la galleria David Zwirner di New York fino ai primi di novembre.

Nonostante il filo di malinconia che si snoda attraverso la serie di foto di Hustlers, la potenza di fondo del lavoro di diLorcia nasce dalla rabbia - contro il bigottismo , il provincialismo, il moralismo - che è riuscito a incanalare durante la creazione di queste immagini.

In chiusura della mostra, diCorcia condivide una storia personale nella nuova edizione di Hustlers che mette questo lavoro in una nuova luce cupa: "Durante quel periodo, negli anni 1990-1992, il governo ufficialmente condannò l'omosessualità", egli scrive , "mentre l'AIDS fece diventare la morte in giovane età quasi banale. Mio fratello, Max Pestalozzi diCorcia, morì di AIDS il 18 ottobre 1988. Mio fratello era una persona molto libera. Lo amavo per questo. La libertà ha il suo prezzo. È morto inutilmente. Dedico quest'opera a lui".

 

hustlers markettari hollywood hustlers markettari hollywood hustlers markettari hollywood hustlers markettari hollywood hustlers markettari hollywood hustlers markettari hollywood hustlers markettari hollywood

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...