
“MI HA DEFINITO ‘UNA GIGANTESCA PIGNA IN CULO’ E MI HA AUGURATO DI INFARTARE” - MARIO ADINOLFI ACCUSA LA GIORNALISTA DEL “CORRIERE DELLA SERA” E “MOWMAG”, GRAZIA SAMBRUNA, DI INSULTI E BODYSHAMING DURANTE "L’ISOLA DEI FAMOSI" - “CON BIG MAMA L’AVREBBERO CONSIDERATO OLTRAGGIO. 'IL CORRIERE DELLA SERA' MI DEVE DELLE SCUSE. NON GRAZIA SAMBRUNA, LEI FA BENE A CERCARE DI FARSI NOTARE. MA 'IL CORRIERE' NON CREDO POSSA PERMETTERSI UNA CAMPAGNA DI BODYSHAMING DURATA DIECI SETTIMANE. ALTRIMENTI ALMENO RISPARMIATECI LE PROSSIME PREDICHE LAICHE GRAMELLINIANE SULL’INCLUSIONE…”
mario adinolfi grazia sambruna
Da biccy.it
Mario Adinolfi ha scritto in privato a Grazia Sambruna per farle i complimenti per il suo modo di scrivere, ma poco dopo su FanPage ha rilasciato un’intervista in cui si scaglia contro di lei, senza però mai citarla, accusandola di aver “toccato l’abisso del bodyshaming” e di “praticare lo sport dell’oltraggio”. Poco dopo, su Facebook, è stato più chiaro.
“Ho scritto a Grazia Sambruna del Corriere della Sera e di MowMag in privato: mi ha definito nei suoi articoli con tutti gli insulti immaginabili nelle dieci settimane in cui sono stato sull’isola, concludendo che fossi un “macigno privilegiato” e affibbiandomi un 3 nelle sue pagelle finali. Io tendo a ringraziare chi mi critica, di solito aiuta il mio ego a non gonfiarsi. In più la Sambruna scrive bene e mi diverte, gliel’ho scritto. No, non l’ho ringraziata.
mario adinolfi loredana cannata
Non posso ringraziarla per frasi come “Adinolfi è un freak” che doveva essere “perculato dall’inizio alla fine” in quanto “gigantesca pigna in culo” e poi, poiché alla fine la gente piangeva se mi eliminavano e mi sono issato fino al secondo posto, allora mi ha affibbiato uno stizzito voto finale colmo di insulti sul Corriere della Sera”.
Facendo la premessa di non essere permaloso (non oso immaginare lo fosse stato), Mario Adinolfi ha aggiunto:
“Ripeto quel che ho scritto a lei: non sono un permaloso, mi sono divertito a leggerla e credo pure che abbia talento di scrittura, le auguro il meglio. Detto questo ripeto anche che se avesse osato scrivere al posto di Adinolfi che era ad esempio una Big Mama a dover essere perculata in quanto freak e gigantesca pigna in cul0, sarebbe scattata come minimo l’accusa di bodyshaming. E la Sambruna di immagini di esplicito bodyshaming ne ha usate contro di me centinaia nelle dieci settimane dell’Isola. Ma per farsi notare bisogna mirare al bersaglio grosso. È questo il gioco che lei ha capito bene. E l’ha praticato finché io ero costretto al silenzio. Ora però posso parlare e anche scrivere”.
E ancora:
“Capisco dunque che le convenga ritrarsi dal confronto. A cui io invece non mi sottrarrò mai. Ma deve essere faccia a faccia e alla pari perché se usi il Corriere della Sera o MowMag per dare addosso ad una persona quando non può difendersi, poi devi essere pronta a ribadire quanto scrivi di fronte a colui che hai deriso. Perché, come ho detto anche a chiare lettere sull’Isola, attaccare chi non si può difendere è la tattica dei vili”.
Adinolfi ha poi aggiunto:
“Allego per la vostra comprensione il primo articolo sull’Isola su MowMag in cui dopo una raffica senza senso di insulti, chiude augurandomi di “infartare”. Lo ripeto, la scrittura è godibile e ho anche sorriso di me stesso, la ragazza ha talento. Ha scritto in maniera divertente tante cose sbagliate e alcune assai volgari, poi ripulite sul Corriere della Sera con la definizione di freak, macigno privilegiato e il 3 stizzito”.
“Ritengo che il Corriere della Sera mi debba delle scuse”
“Ritengo che il Corriere della Sera per le offese reiterate pubblicate mi debba delle scuse. Non Grazia Sambruna, lei fa bene a cercare di farsi notare, è giovane e talentuosa e vuole fare carriera, per cui complimenti a lei. Ma il Corriere della Sera non credo possa permettersi una campagna di bodyshaming durata dieci settimane e le scuse farebbero capire che hanno capito. Altrimenti almeno risparmiateci le prossime prediche laiche gramelliniane sull’inclusione, grazie”.
Ovviamente Mario Adinolfi sa come attirare l’attenzione e in questo lungo sfogo ha giocato la carta del vittimino-piagnino perché Grazia Sambruna non gli ha mai augurato la morte (e ci mancherebbe) e le foto che ha pubblicato di lui a L’Isola dei Famosi rappresentavano momenti di vita quotidiana sulla spiaggia condivise, tra l’altro, da Mediaset.
Nel dubbio, questa è la frase che Sambruna ha scritto su MowMag con la battuta incriminata: “Carly Tommasini, influencer e modella transgender, va già d’accordo con Mario Adinolfi ed è un peccato. È un peccato soprattutto che gli autori abbiano ‘spoilerato’ la natura queer di costei a Marione. Avrebbe dovuto venirlo a sapere lì, in mezzo ai cocchi, magari dopo averle fatto mille complimenti per l’ineccepibile design. E infartare“.
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MARIO ADINOLFI
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MARIO ADINOLFI - ISOLA DEI FAMOSI
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