michele santoro al mare

MICHELE DIVENTA SANT’ORO – A MICHELONE RIESCE IL MIRACOLO E A LA7 SCUCE AL PARSIMONIOSO CAIRO PIU’ DI QUEL CHE GUADAGNAVA AI BEI TEMPI DELLA RAI: LA SUA SOCIETA’ DI PRODUZIONE NEL 2013 INCASSA 1,4 MILIONI DI UTILI (E LA PANZA DEFLAGRA)

Franco Bechis per "Libero Quotidiano"

 

MICHELE SANTORO ALLA PRESENTAZIONE DI ANNOUNOMICHELE SANTORO ALLA PRESENTAZIONE DI ANNOUNO

A Michele Santoro è riuscito il doppio colpo: diventare imprenditore di se stesso e riuscire a guadagnare più di quel che incassava ai tempi d’oro della Rai. Il rischio di Servizio Pubblico è durato poco più di un anno, e una volta che la carovana di Santoro si è accasata a La7, passando poi pure da una rivisitazione al ribasso del contratto operata da Urbano Cairo, per il popolare conduttore televisivo è iniziata davvero un’altra vita.

 

Lo testimonia il bilancio 2013 della società di produzione di Santoro, la Zerostudio’s, la cui maggioranza assoluta del capitale è in mano a Michele e a sua moglie Sanja Podgajski (insieme ne hanno il 66,834%), che ha chiuso i conti con un utile di 1,452 milioni di euro, contro quello di 110.868 euro del 2012 e la perdita di 203.593 euro del 2011, che fu il primo anno vero di attività.

 

Il guadagno dell’anno è stato accantonato a riserva per i futuri investimenti, ma la sola distribuzione ai soci avrebbe portato alla famiglia Santoro un guadagno netto (gli utili hanno un trattamento fiscale inferiore ai redditi) superiore al compenso che aveva il conduttore negli ultimi anni di rapporto con la Rai.

 

MICHELE SANTORO E GIULIA INNOCENZI ALLA PRESENTAZIONE DI ANNOUNOMICHELE SANTORO E GIULIA INNOCENZI ALLA PRESENTAZIONE DI ANNOUNO

Non che il conduttore abbia lavorato gratuitamente l’anno scorso: il suo compenso (che non viene rivelato) è conteggiato fra i costi della produzione, dove svettano i 9,24 milioni di euro pagati per servizi oltre agli 842.452 euro di costi diretti del personale. La factory di Santoro, al cui capitale partecipa con il 30,075% anche la società editrice del Fatto quotidiano, ha ricavato l’anno scorso 12,34 milioni di euro lavorando per La7.

 

Un fatturato in vertiginosa crescita visto che l’anno precedente era stato di 7,34 milioni di euro. Le entrate dall’emittente di Cairo ammontano a qualcosa più di un milione di euro al mese. Dal bilancio non si capisce bene l’importo preciso del contratto, ma si sottolinea come fosse più generoso nella stagione 2012-2013 rispetto agli attuali importi.

 

Scrive infatti il presidente della società, Cinzia Monteverdi (che viene da Il Fatto): «È stato attuato un nuovo modello organizzativo attuando il controllo di gestione, che ha permesso dunque alla società di chiudere l’esercizio con un utile di tutto rispetto, nonostante peraltro la componente ricavi nel periodo ottobre/dicembre 2013, abbia subito un calo conseguente al nuovo contratto concluso con l’emittente per le due stagioni televisive che vanno da settembre 2013 a giugno 2015».

MICHELE SANTORO presentazione libro Walter Molino MICHELE SANTORO presentazione libro Walter Molino

 

Però si capisce qualcosina di più con le informazioni relative al primo trimestre 2014, periodo in cui Servizio Pubblico ha avuto una breve sospensione per le vacanze natalizie: «Nei primi mesi dell’esercizio in corso», ha scritto la Monteverdi, «la Vostra società ha registrato un positivo risultato lordo di gestione in linea con le previsioni di budget, il quale riporta un interessante risultato positivo di gestione anche a fine 2014. Nel primo trimestre i ricavi relativi alle puntate e prodotti realizzati ammontano ad euro 3.320.000».

 

urbano cairo urbano cairo

La società di Santoro ha assunto direttamente durante il 2013 chi lavorava al programma. A inizio anno aveva come dipendenti due soli impiegati di produzione. A fine anno erano diventati 35: 20 giornalisti e 15 impiegati di produzione. Questa scelta naturalmente ha fatto salire i costi fissi, ma perfino in periodo di vacche grasse in assoluta controtendenza rispetto all’andamento del mercato, Santoro è riuscito ad indossare il doppiopetto dell’imprenditore e ha iniziato a fare quello che i manager chiamano «cost saving», una sorta di battesimo della spending review interna.

 

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

Per farlo ha chiamato un consulente specializzato. Zerostudio’s ha affidato «l'attività di analisi dei costi industriali e di budget alla società di consulenza esterna Lc Management (di Luigi Calicchia). In particolare a quest’ultima è stato assegnato incarico di provvedere ad un controllo di gestione mirato che ha permesso nel 2013 di creare efficienza per migliorare la marginalità».

Aldo Busi Cinzia Monteverdi Aldo Busi Cinzia Monteverdi Cinzia Monteverdi Cinzia Monteverdi

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO