1- LA MORTE E LE SCIAGURE IN GENERALE HANNO UN SOLO MERITO: AIUTANO A RIDISEGNARE LA GRADUATORIA DELLE PRIORITÀ. PER QUESTO NON SERVONO TANTI COMMENTI SUL TERREMOTO IN EMILIA. BASTA APRIRE GLI OCCHI, PENSARE AI DIBATTITI DEI MESI SCORSI SU ARTICOLO 18 ED EUROBOND, PER DIRNE UN PAIO, E POI RIFLETTERE TRENTA SECONDI 2- NON SONO STATO, IO! “UN GOVERNO DOVREBBE CHIEDERSI PERCHÉ LE FABBRICHE CROLLINO SULLA TESTA DEI PROPRI DIPENDENTI, PIÙ FRAGILI DELLE CHIESE DEL CINQUECENTO” 3- E ORA QUANTI AMICI DI PARAPONZO PONZELLINI STANNO TREMANDO, ANCHE AL GOVERNO? 4- LINGOTTI IN FUGA! IL PATRIOTTISMO DELLA NOSTRA CLASSE DIGERENTE: “SPARITI IN UN ANNO 200 MILIARDI DI EURO. E’ LA PASSIVITÀ BANKITALIA VERSO L’EUROSISTEMA NEL 2011” 5- MONTI, UN PETTININO PER RIDURRE LO SPREAD DEI CAPELLI ARGENTATI DEL CENTROZUCCA

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- NON SONO STATO, IO
La morte e le sciagure in generale hanno un solo merito: aiutano a ridisegnare la graduatoria delle priorità. Per questo non servono tanti commenti a ciò che ci mette sotto il naso il terremoto in Emilia. Basta aprire gli occhi, pensare ai dibattiti dei mesi scorsi su articolo 18 ed Eurobond, per dirne un paio, e poi riflettere trenta secondi.

"Emilia, la nuova strage di operai. Capannoni distrutti sotto accusa. ‘Non volevamo perdere il posto'. Cento scosse e 16 morti: 13 erano nelle fabbriche" (Repubblica, pp. 2-3). "Sotto accusa" sono i capannoni, ovviamente, che verranno processati e puniti duramente. Scatto d'orgoglio del ministro alle pensioni: "Quei capannoni accartocciati. Fornero: altrove non succede. Polemica sulle strutture crollate. La difesa di Confindustria" (Corriere, p. 1).

Il Cetriolo Quotidiano non va tanto per il sottile e titola in prima pagina "Schiacciati dalle fabbriche. Risparmiavano sulla sicurezza". Silvia Truzzi racconta "i capannoni di carta e la gara a chi risparmia sulla sicurezza" (p.3). Scrive bene Stefano Feltri: "Un governo interessato alla crescita dovrebbe intervenire subito per evitare il collasso economico, ma anche chiedersi perché in una Regione così civile sembra normale che le fabbriche crollino sulla testa dei propri dipendenti, più fragili delle chiese del Cinquecento" (p.1).

Elegia da Ventennio a colori su Libero: "Una vita nell'azienda. Sepolti nella fabbrica. L'amore per il lavoro uccide gli imprenditori. Sono morti sul campo. Sono morti insieme con i loro operai" (p. 7). Ma come, fino a ieri ci avete raccontato che morivano per colpa di Equitalia e adesso la colpa è "l'amore per il lavoro"? Padroncini del vapore, mettersi d'accordo.

Un po' patetico anche il lamento degli orfani di Bertolaso e della Cricca, a cominciare da Libero: "E la Protezione civile? Per far fuori Bertolaso han fatto sparire lo Stato. I nuovi decreti hanno ridotto al minimo i margini di intervento del corpo, con il risultato di aggravare l'emergenza" (p. 5).
Ed ecco la risposta dei Sapientoni di Stato: "Oggi il Consiglio dei ministri. Possibile aumento della benzina" (Stampa, p. 8).

2- IL VOLO DELLE PENNE D'ORO
L'unico muro che resiste intatto a terremoti e sciagure è quello delle banalità d'autore. Su Repubblica, impreziosito da un tondino verde con il marchio "La mia Emilia", Michele Serra racconta "I contadini e gli operai della mia terra ferita" (p. 1-15)

3- PARAPONZO PONZELLINI, IL BANCHIERE DI TUTTI
E ora quanti amici del "gioviale banchiere" stanno tremando, anche al governo? "Bpm, arrestato il banchiere Ponzellini. Indagato Milanese. I pm milanesi: ‘Mazzette per 5,7 milioni'. Coinvolti Romani e La Russa. Quel prestito da 125 milioni al re delle slot machines. Corallo, uomo legato al pidiellino La Boccetta, che ha portato via un pc davanti alla Guardia di Finanza". "Quell'allievo di Prodi folgorato da Bossi. Professore senza laurea, simbolo del berlusconismo. Collezionista di Ferrari e poltrone" (Cetriolo Quotidiano, pp. 6-7). E l'anno scorso, qualcuno aveva nominato Ponzellone Ponzellini Cavaliere del lavoro.

"Paolo Berlusconi, Romani, Santanché. ‘Tutte le pratiche del presidente'. ‘Fondi alle slot machine di Corallo, favorito da Milanese con una legge'. La società Visibilia della Santanché non sembra finanziabile, ma Cannalire fa pressioni per concedere il credito" (Repubblica, p. 17).

Godono i cuginetti separati di Libero, che sotto il titolo piazzano tre belle foto degli amici del Giornale e scrivono: "Nell'ordinanza spuntano la Santanché, gli ex ministri Romani e La Russa, e l'imprenditore Paolo Berlusconi" (p. 14). Che spasso, certi regolamenti di conti. Ma onestamente quella fotona della Santadechè, manco fosse il centro dell'inchiesta, sembra un po' esagerata. Comunque ognuno gode come può.

Il Corriere delle banche non smentisce il proprio Dna e pubblica con grande evidenza la posizione ufficiale della Bpm, "sollecitata" dalla Consob a emettere un comunicato stampa. "La banca: per noi nessuna conseguenza" (p. 28). E ovviamente l'istituto si considera "parte offesa".

Ormai è la nuova moda delle società, dal calcio ai telefoni: quando arriva la magistratura, si scoprono tutte "parti offese". Offese dalle "poche mele marce" che un destino cinico e baro aveva messo ai loro vertici per anni. Una sola domanda: ma il famoso credit crunch? Ponzellini e la sua Bpm avevano risolto il problema. Per i soldi, basta pagare.

4- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
"La Banca d'Italia è sobria da sempre, non solo da novembre, e non ama le iperbole. Ma tra le righe della prime Considerazioni finali di Ignazio Visco si coglieranno domani la fatica e l'orgoglio di un annus horribilis, anche se lui non lo chiamerà così". Sulla Stampa, la prosa di Tonia Mastrobuoni ci introduce così all'assemblea di Via Nazionale con annesso struscio di sedicente classe digerente ("Visco, primo anno in trincea. Il 2011 si è chiuso con banche più solide dopo le ricapitalizzazioni", p. 30). Nelle prime file a Palazzo Koch, ci sarà il consueto parterre di condannati e indagati, di oggi e di domani.

5- AVVISI AI NAVIGATI
Metroweb vuole cablare le 30 principali città italiane, con l'aiutone statale della Cassa depositi e prestiti, e Berna-bebè spaventa il governo del Rigor Montis con lo spauracchio del Conquistador straniero. Si presta volentieri Massimo Mucchetti, con regolare intervista sul Corriere delle banche creditrici: "Bernabè: Telecom è un bersaglio. Faccio appello al governo (...) Nel 2007 America Movil di Carlos Slim l'avrebbe volentieri pagata molto di più. I concorrenti vorrebbero la nuova rete a nostre spese per affittarla a basso prezzo. Negli anni '90 il gruppo pubblico fu aggredito perché voleva cablare l'Italia per consentire le trasmissioni tv via cavo, osteggiate dai sostenitori di Rai e Mediaset. La Cdp in Metroweb? Bene la concorrenza, meglio un accordo" (p. 37).

Mascherato da marchetta, imbarazzante siluro del Giornale di Famiglia al Monti Trilaterale: "Obama chiama, Monti risponde. E arrivano i droni per uccidere. Asse di ferro. L'Italia si guadagna il favore di Washington. Dal Congresso Usa il via libera alla vendita di 6 aerei senza pilota al nostro Paese. Roma e Londra uniche alleate a usare questi velivoli nella lotta al terrorismo" (Giornale, p. 18). E' vero, costano un po'. Ma è già allo studio una soluzione molto tecnica. Aumentare la benzina?

6- LINGOTTI IN FUGA
Su Mf, pezzo assai illuminante sul patriottismo della nostra classe digerente e sulla fuga di capitali: "Spariti in un anno 200 miliardi di euro. A tanto ammonta la passività Bankitalia verso l'eurosistema nel 2011. Pesano crisi e spread. Da luglio è in corso un forte deflusso di pagamenti verso Germania e Paesi Bassi, che hanno aumentato i loro crediti a 430 miliardi. Che però, in caso di euro-crac, diverranno carta straccia" (p. 4).

7- DUE CUORI E UNA CASETTA
"Ecco la villa venduta da Daccò: 220 metri quadri con piscina. Formigoni: è solo una casetta. E avverte: ‘Se mi indagano non mi dimetto" (Repubblica, p. 19). Solo che Paolo Berizzi va a Porto Cervo a dare un'occhiatina alla ‘casetta' acquistata dall'amico del Celeste, Alberto Perego, e s'imbatte in questa villa "Li Grazii", "una dimora da sogno, 13 vani, piscina a sbalzo e vista mozzafiato su golfo del Pevero e sulla baia di Cala Volpe, un gioiello acquistato a un prezzo fuori mercato (3 milioni) grazie anche al milione di euro uscito dalle tasche dello stesso Formigoni". Il valore della proprietà, secondo gli allibiti vicini, sarebbe circa il triplo.

8- LOMBROSIANI PER SEMPRE
Ritagliare e rimirare la sequenza fotografica pubblicata dal Corriere delle Sciure a pagina 26. Vi si nota un anziano signore con i conti bene in ordine che impugna un pettinino da tasca per ridurre lo spread tra i capelli argentati del centrozucca e le due pallide stempiature. Si aiuta con la mano sinistra per stirare e ripartire equamente le risorse tricologiche disponibili. Un gesto che ricorda tanto il suo predecessore, il bizzarro nano con la testa catramata.

9- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Esodati, si riaccende lo scontro. L'Inps: ‘Una soluzione per tutti'. Camusso contro la Fornero: accordo o niente riforma" (Repubblica, p. 25). "Fornero: per gli esodati soluzione in due tempi. Camusso: ‘Questo è disprezzo per i lavoratori" (Messaggero, p. 21). Mancano i soldi per rimediare alle cazzate dei tecnici. Ma non si potrebbe aumentare ancora un po' la benzina?

colinward@autistici.org

 

 

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