raquel welch

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – MAGARI RAQUEL WELCH NON ERA UNA GRANDE ATTRICE. MA PER NOI RAGAZZI CRESCIUTI COL CINEMA CLASSICO DI HOLLYWOOD E ORMAI PRONTI A LASCIAR TUTTO PER LA NEW HOLLYWOOD E IL CINEMA EUROPEO, FU L’ULTIMA GRANDE STAR - A PARTE QUALCHE CASO PARTICOLARE NEI PRIMI ANNI ’70 NON RIUSCIRÀ DI FATTO A USCIRE DAL SUO PERSONAGGIO DI STA, DI RAQUEL WELCH CHE INTERPRETA RAQUEL WELCH… - VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

raquel welch muppet show

Magari non era una grande attrice. Ma dalla seconda metà degli anni ’60 fino ai primi anni ’70, cioè da “Un milione di anni fa” di Don Chaffey, il film che la lanciò in tutto il mondo, a “Il caso Myra Breckinridge” di Michael Sarne, il film che la distrusse, Raquel Welch, per noi ragazzi cresciuti col cinema classico di Hollywood e ormai pronti a lasciar tutto per la New Hollywood e il cinema europeo, fu l’ultima grande star.

 

Glielo disse anche il suo secondo marito e agente, Pat Curtis, la prima volta che la vide. “Wow! Tu sei una movie star”, non un’attrice. E fu lui a farne una icona incredibile del tempo ancor prima che la si vedesse in qualche film.

 

raquel welch laugh in 1

Poco più che ventenne, con un fisico che ancora tutti ricordiamo (i du’ chiodi di Manuel Fantoni…), i giornali riportano i numeri del suo corpo, 37-22-35, Raquel Tejada di La Jolla, California, con padre boliviano e madre irlandese, è chiamata in Inghilterra a sostituire Ursula Andress sul set di “Un milione di anni fa” di Seth Holt, cavernicolo della Hammer Film con i dinosauri che si muovono a passo uno ideati da Ray Harryhausen.

 

Fu la stessa Ursula, stanca di ruoli assurdi e troppo legata. Belmondo, a indicare lei come sua sostituta. Il più bel corpo di Hollywood. Dopo Ursula, certo. Quel che deve fare non è altro che mostrarsi vestita da cavernicola in bikini di pelle di non so cosa con due scarponi di pelliccia ai piedi. Bastano un paio di foto per eccitare tutto il mondo maschile più o meno etero.

 

raquel welch il caso myra breckinridge

E’ probabilmente Pat Curtis a metterla vestita così in croce in una foto ritenuta blasfema e a farne, ancor prima che il film esca la star più invitata e fotografata d’Inghilterra. Al punto che si vede solo lei sui giornali alla prima inglese di “Il volo della Fenice” di Robert Aldrich con James Stewart e all’evento voluto dalla Regina, il Royal Film Performance, che raduna star del calibro di Rex Harrison, Peter O’Toole, Omar Sharif, Julie Christie, Ursula Andress. Sugli otto giornali inglese lei riceve otto foto da prima pagina.

 

“E’ cominciato tutto quando sono venuta in Inghilterra per Un milione di anni fa”, dirà poco dopo, “sembrava che non si potesse lanciare un evento senza chiamarmi”. Eppure nessuno l’ha ancora vista recitare. Ha però un contratto con la Fox, che l’ha voluta protagonista con Stephen Boyd dello stravagante “Viaggio allucinante” di Richard Fleischer, dove fa parte dei medici rimpiccioliti che navigano dentro il corpo di un uomo e indossa una tutina che lascia vedere molto, e che produce “Un milione di anni fa”, film che vedemmo uno dopo l’altro.

 

 

raquel welch john richardson un milione di anni fa

E intanto arriva in Italia per girare un film con Marcello Mastroianni, l’attore più cool del momento, “Spara forte, più forte… non capisco”, diretto da Eduardo De Filippo, che fu un disastro mai visto, stroncato dai critici americani, un episodio di “Le fate” diretto da Mauro Bolognini con Jean Sorel. Ma gira anche un film di grandi colpi da noi, “Colpo grosso alla napoletana” di Ken Annakin con Robert Wagner, che prese il posto di Warren Beatty, Vittorio De Sica, Edward G. Robinson, che vedemmo due anni dopo la lavorazione.

 

raquel welch colpo grosso alla napoletana.

In Italia, Dino De Laurentiis le ha offerto nel 1966 il ruolo di Giuseppina in "Waterloo" a fianco di Richard Burton e Peter O'Toole come Napoleone e Nelson. Ma non se ne farà nulla. Eravamo troppo piccoli, invece, per vederla nelle scarse vesti della diavolessa che turba Dudley Moore in “Il mio amico il diavolo” di Stanley Donen, o come prostituta della Belle Epoque nel suo episodio di “L’amore attraverso i secoli" diretta da Michael Pfleghar.

 

Al di là della riuscita dei film, il suo culto nasce e si sviluppa interamente in Europa. “Non sono io espatriata”, dice nelle interviste, “è il cinema americano che espatria”. I suoi film americani, girati chissà quando, sono parecchio deludenti, come “Fathom, bella, intrepida e spia” di Leslie Martinson con Tony Franciosa, o il polveroso western “Bandolero” di Andrew McLaglen con James Stewart e Dean Martin, o il giallo “La signora nel cemento” di Gordon Douglas con Frank Sinatra, dove non la smette mai di entrare e uscire dalle piscine in bikini.

 

 

raquel welch e jim brown el verdugo

Funziona meglio in Europa, dove si fa davvero il cinema. E qui funziona non come attrice, ma come Raquel Welch che fa Raquel Welch. Lo sapevamo tutti, del resto. Fa faville nel western girato in Almeria “El verdugo” o “100 Rifles” di Tom Gries, grazie a due scene chiave. Quando si fa la doccia vestita di una sola camicia per eccitare gli uomini della ferrovia. E quando si scopa Jim Brown, in una delle prime scene di sesso tra un nero e una bianca che sia mai stata girata dagli americani.

 

Lo stesso Jim Brown racconterà con molti particolari la scena di sesso con Raquel. Nel tentativo di muoversi verso una direzione diversa rispetto al cinema classico, accetta il ruolo della protagonista, già uomo, nel disastroso, ma innovativo “Myra Breckinridge”, un progetto dei due giovani produttori della Fox, Richard Zanuck, figlio del potente Darryl, e David Brown tratto dal romanzo di Gore Vidal. Affidato alla regia prima di Bud Yorkin, che avrebbe voluto usare il copione dello stesso Vidal, poi del giovane inglese Michael Sarne, che per la Fox aveva girato il curioso “Joanna”, e usa il copione di David Giler, si rivela un flop sotto ogni livello, anche se recupera accanto a Raquel Welch sia John Huston che la divina Mae West nel suo ritorno ala cinema dopo anni di assenza.

 

raquel welch un milione di anni fa

 

Sarne, malgrado i tanti disastri nati sul set, non poteva essere contestato a causa del contratto che ne prevedeva la rimozione solo a riprese ultimate, e era sostenuto da Zanuck jr nella sua personale lotta contro il potente padre Darryl. Il film verrà massacrato non solo da tutti i critici americani, ma anche da Gore Vidal e impedirà a Raquel Welch quella svolta moderna verso la New Hollywood che lei si aspettava.

 

A parte qualche caso particolare nei primi anni ’70, penso a “La texana e i quattro fratelli Penitenza” di Burt Kennedy dove fece scalpore il suo look di pistolera nuda che sotto il poncho indossava solo il cinturone con la pistola, la sua Milady del suo dittico “I tre moschettieri” e “Milady” con la regia di Richard Lester, o “Party selvaggio” di James Ivory, non riuscirà di fatto a uscire dal suo personaggio di star, di Raquel Welch che interpreta Raquel Welch.

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