marianne faithfull

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA A 78 ANNI LA DIVINA MARIANNE FAITHFULL, L’ATTRICE E CANTANTE PIÙ SCANDALOSA E TRASGRESSIVA DI SEMPRE, LA PRIMA A PRONUNCIARE LA PAROLA “FUCK” IN UN FILM, SIMBOLO DI UN’INTERA GENERAZIONE, QUELLA LEGATA AI ROLLING STONES, ALLA LONDRA DROGATA E TRASGRESSIVA DI FINE ANNI ’60 - È GIÀ UNA STAR COME CANTANTE QUANDO INIZIA IL CINEMA E IL TEATRO, MA TRA I FILM SBAGLIATI E IL TUMULTUOSO RAPPORTO CON MICK JAGGER, NEGLI ANNI ’70 RINUNCIÒ AL CINEMA. RITORNA DAVVERO NEGLI ANNI '90, ORMAI LONTANA DAI TEMPI DELLA RAGAZZA SPECCHIO DELLA SUA GENERAZIONE…

Marco Giusti per Dagospia

 

marianne faithfull 8

“Io sono io e questo è tutto quello che voglio essere”, diceva nelle interviste a solo vent’anni, quando era il simbolo di un’intera generazione, quella legata ai Rolling Stones, alla Londra drogata e trasgressiva di fine anni ’60. “Hanno cercato di prendermi tutto, ma hanno fallito”.

 

Pure la divina Marianne Faithfull, l’attrice e cantante più scandalosa e trasgressiva di sempre, la prima a pronunciare la parola “fuck” in un film, “Il complesso del sesso” di Michael Winner, a distruggere la propria reputazione con una Ofelia fischiatissima al cinema, in “Hamlet” di Tony Richardson con Nicol Williamson, mai arrivato da noi, la prima a reinventarsi al cinema a sessant’anni come sex worker, a far diventare la sua voce così roca e piena di sapienza da poter fare il narratore in “Dune” di Denis Villeneueve quando da giovane i critici le scrivevano “non può recitare con quella voce”, se ne va, a 78 anni.

marianne faithfull nuda sotto la pelle

 

“Tutto quello che non ho capito della nuova generazione”, diceva Jack Cardiff, grande direttore della fotografia e regista del suo primo film da protagonista, lo scandaloso “Nuda sotto la pelle” o “The Girl on the Motorcycle", dove recita nuda con Alain Delon e passa da un uomo all’altro, “Marianne Faithfull me lo dice con uno sguardo senza parlare”.

 

mick jagger marianne faithfull 1

C’è stato Mick Jagger, certo, un rapporto tormentato iniziato quando aveva solo 17 anni un matrimonio alle spalle con un attore, John Dunbar, e un figlio in arrivo, una famiglia pesante, la madre era Ava von Sacher-Masoch la baronessa austriaca Erisso, il nonno addirittura Leopold von Sacher-Masoch, il padre un docente di italiano a Londra, Glynn Faithfull. Lei rispondeva ai giornalisti professandosi cristiana e maoista (“mi ricordo che mia madre mi spiegava perché non potessi essere comunista o qualcosa del genere”).

 

“Potrebbe diventare una grande star”, diceva all’epoca Jack Cardiff, “ma non mi sembra che sia interessata”. Nata a Hampstead, Londra, nel 1946, è già una star come cantante quando inizia il cinema e il teatro un po’ marginalmente. La troviamo in “Tre sorelle” di Cechov a teatro al West End. In Italia gira addirittura un musicarello diretto da Alberto Cavallone nel 1966, “Z2 operazione Circeo”, scritto dall’appena scomparso Sergio Bazzini, lo sceneggiatore di Ferreri. Con lei si esibiscono Orietta Berti, i Giganti, Sergio Endrigo, Gene Pitney. Qualcuno l’ha visto?

marianne faithfull

Poi, grazie ai Rolling, la troviamo in “Made in Usa” di Jean-Luc Godard con Anna Karina, Jean-Pierre Leaud e Laszlo Szabo e in “Anna”, altro film interpretato da Anna Karina, diretto da Pierre Koralnik, scritto e musicato da Serge Gainsbourg. Compared nei video dei Beatles (“All You Need Is Love”) e dei Rolling (“We Love You”). Tra il 1968 e il 1969 il cinema inglese la Lancia come una possibile star. E’ la protagonista di “Il complesso del sesso”, film sulla Londra degli eccessi e della pubblictà diretto da Michael Winner con Orson Welles, Oliver Reed, Carol White e lei.

 

E’ lì che fa scandalo il fatto che dica per la prima volta in un film inglese “fuck”. C’è chi vuole tagliare l’intera scena. Verrà oscurata nell’audio (oops! Che ha detto?). E fa ancora più scalpore nel film tutto suo “Nuda sotto la pelle” o “The Girl on the Motorcycle", diretto da Jack Cardiff, tratto da un romanzo di André Pieyre de Mandiargues ispirato alla figura della sua amica Anke Eve Goldmann, che davvero girava in moto tra Francia e Inghilterra e si era costruita una tuta di pelle che indossava totalmente nuda.

 

marianne faithfull 7

I ragazzi del tempo impazzivano quando tirava giù la lampo. Io, accidenti, ero troppo piccolo per vedere il film, vietatissimo ai 18 anni, al cinema. All’epoca fece scalpore. Venne anche interpellato il vecchio nonno paterno di lei, il Maggiore Theodore Faithfull di 86 anni, che non vedeva la nipote da 12 anni (“Not my cup of tea at all”). Purtroppo già rispetto a questo film i critici e i giornalisti inglesi incominciarono a dire cose sgradevoli su di lei, forti dei problemi di droga legati ai Rolling. A teatro fa scandalo esibendosi alla Royal Court in “Early Morning” di Edward Bond, che descrive la storia d’amore tra la Regina Vittoria, interpretata da Moira Redmond, e Florence Nightingale, interpretata da Marianne Faithfull.

 

Ma il disastro fu la sua partecipazione al flop dell’”Hamlet” di Tony Richardson come Ofelia tra l’Amleto di Nicol Williamson e il Claudio di Anthony Hopkins. A teatro aveva fatto scalpore, Marianne aveva pure avuto una storia col protagonista. Ma al cinema, pur lanciatissimo, fu un disastro, che non solo tagliò le gambe a Nicol Williamson, grande promessa del teatro inglese, ma anche a Marianne Faithfull. Del resto lei già era stata al centro di una serie di scandali assieme al fidanzato Mick Jagger.

marianne faithfull 6

 

Vennero arrestati a casa di lui, a Chelsea, e portato in prigione per uso di droghe. Andò peggio, quando lei accompagnò Mick Jagger in Australia sul set di un altro film di Tony Richardson, “Ned Kelly”. Anche se la versione ufficiale era quella di un malore improvviso in albergo, le voci più ricorrenti, negate da Jagger, erano quelle di un tentativo di suicidio coi tranquillanti nel Chevron Hotel di Sydney. Nel novembre del 1968 Marianne perde il bambino che aspettava da Mick Jagger.

marianne faithfull 5

Tra i film sbagliati e il tumultuoso rapporto con Mick Jagger, negli anni ’70 Marianne rinunciò a diventare una star del cinema e si dedicò solo a cantare nei video o a fare piccole partecipazioni nelle serie tv, come il biopic su W. Somerset Maugham, dove interpreta Anne Torel, o nei corti d’autori, come il pur fenomenale “Lucifer Rising” di Kenneth Anger dove è Lilith. La troviamo nei film più disparati, nell’horror “Ghost Story” di Stephen Weeks e nello spionistico “Assault on Agathon” diretto in Grecia da Laszlo Benedek con Nico Minardos e Nina Van Pallandt.

 

Ritorna davvero al cinema nel 1992 in “Presenze” di Rusti Lamorade, dove la sua voce roca e profonda avrà finalmente modo di svettare, o nel curioso “When Pigs Fly” diretto da Sara Driver con Alfred Molina. Negli anni ’90, ormai lontana dai tempi della ragazza specchio della sua generazione, si reinventa per il cinema, la troviamo in “Shopping”, diretto da Paul W.S.Anderson con Jude Law e Sadie Frost, in un video dei Metallica.E , soprattutto, nel super-trasgressivo “Intimacy” di Patrice Cheareau dove gli attori Mark Rylance e Kerry Fox fanno sesso sul serio.

marianne faithfull 4

 

Tornerà al successo interpretando il ruolo dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, chi altro avrebbe potuto farlo?, in “Marie-Antoinette” di Sofia Coppola. Fu allora che ci siamo accorti davvero di lei. E tornerà ad essere il massimo della trasgressione nel successivo “Irina Palm” di Sam Garbarski dove è protagonista nel ruolo di una nonna sessantenne che per salvare il nipotino malato diventa sex worker. Solo l’attrice che aveva sdoganato “fuck” nel cinema inglesa avrebbe potuto fare Irina Palm, si disse.

marianne faithfull 7marianne faithfull ph schifano 1marianne faithfull ph schifanoalain delon marianne faithfull 2alain delon marianne faithfull 1marianne faithfull 9marianne faithfull mick jagger keith richardsmick jagger marianne faithfull (2)alain delon marianne faithfullmarianne faithfull alain delon nuda sotto la pelle alain delon marianne faithfullalain delon marianne faithfull 1marianne faithfull alain delon nuda sotto la pelleMarianne Faithfull marianne faithfull BY GERED MANKOVITZ gered mankovitz marianne faithfull marianne faithfull mick jaggerdavid bailey marianne faithfullmarianne faithfull ph schifano (3)marianne faithfull ph schifano (2)MARIANNE FAITHFULL alain delon marianne faithfull mick jagger marianne faithfull 10marianne faithfull 1marianne faithfull 3marianne faithfull 2alain delon marianne faithfull mick jaggermarianne faithfull 8alain delon marianne faithfull covermarianne faithfull il complesso del sesso

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO