UN BUON AUSPICIO? - IERI LO SPAGNOLO RAFAEL NADAL E’ CROLLATO A WIMBLEDON BATTUTO DAL N° 100 AL MONDO. DOMENICA TOCCHERA A INIESTA E COMPAGNI USCIRE SCONFITTI? - MENO DI VENTI GIORNI FA FESTEGGIAVA SULLA TERRA ROSSA DEL ROLAND GARROS - IERI RAFA HA CAPITOLATO DOPO 5 ORE DI MATCH - INTANTO LE “SORELLE D’ITALIA” FANNO FAVILLE, CANCELLANDO IL NOSTRO TENNIS MASCHILE DALLA SCENA...

Gianni Clerici per "la Repubblica"

La virilità dei machos italici, nel tennis, si è definitivamente assopita, mentre le Sorelle d'Italia li hanno sostituiti. Pare tuttavia che anche quella di Nadal, forse in crisi per gli spread, sia in fiero dubbio. Irriconoscibile, il macho dei machos si è difeso disperatamente, ma invano, dalle insidie alle quali lo sottoponeva uno sconosciuto boemo, Lukas Rosol, n.100 del mondo, che l'ha inchiodato sul Centre Court per cinque ore, arrivando a condurre, spesso dominando, per 2 set a 1, e spaccando letteralmente il povero spagnolo nel quinto.

Quasi tutti gli addetti ai lavori avevano lasciato lo stadio, per assistere ad Italia-Germania, quando Rafa cominciava il match privo del piglio abituale, e riusciva a conservare il primo set, salvandosi da due avversi set point nel tiebreak dell'avvio. Incoraggiato dall'accessibilità del mostro, che non aveva mai incontrato, quell'omone di Rosol iniziava, dall'alto del suo metro e 97, una serie di aces irraggiungibili, doppiati da un diritto mortifero, sino a mettere in pericolo non solo Rafa, ma quei bookmakers che l'avevano offerto a 31. La vicenda pareva talmente paradossale da non poter continuare più di un'oretta.

Con ammirevole umiltà, addentando proietti incandescenti, Nadal riusciva tuttavia a profittare di una pausa del gigante, e a recuperare il quarto. Lì giunti, i due decidevano, insieme al giudice arbitro, di terminare l'incredibile match alla luce dei riflettori, sotto il tetto richiuso. Un nuovo break a favore del boemo nel secondo gioco avrebbe deciso una partita in cui, negli ultimi due turni, Rosol metteva a segno qualcosa come 5 aces. Ma non vorrei che simile inattesissima vicenda mi spingesse a trascurare le Sorelle d'Italia. Cichi Errani e Roberta Vinci avevano contro, guarda caso, due eredi di famiglie costrette a fuggire da paesi vittime della guerra. Una è diventata inglese, anche se di inglese certo non ha il colore, né il nasino, leggiadramente schiacciato.

La famiglia di Anne Keothavong raggiunse l'ospitale Gran Bretagna fuggendo dal Laos sconvolto dalle vicende del contiguo Vietnam, e si inserì felicemente nel tessuto sociale e urbano di Londra. L'altra avversaria, Marina Erakovic, aveva anch'essa sfuggito un conflitto, l'atroce guerra civile che lacerò in pezzetti etnici la Jugoslavia del Maresciallo Tito. Viaggio, il suo, non meno drammatico, iniziato da Spalato e terminato addirittura in Nuova Zelanda.

Ma, per le due ragazze emigrate, non ci sarà nulla da fare contro le Sorelle d'Italia. Salvatasi da Coco Vandeweghe, Cichi è stata rinominata Shorty da qualche collega british. Ma le sue progressioni dal fondo son troppo penetranti e regolari per la povera laoziana di Londra, che dovrà presto limitarsi alla vergogna dei tipici applausi di compassionevole incoraggiamento.

Sul campetto vicino, il 5, Robertina Vinci offre l'abituale spettacolo ai nostalgici del tennis da erba, quello giocato, sino all'avvento di Borg, con le racchette di legno. È la sua, di racchetta, leggerissima, e Robertina la manovra con una maestria ormai insolita, tagliando basso il rovescio e concludendo con voleè che paiono troncare i fili d'erba.

E si rimane increduli nel rendersi conto che un talento simile abbia tardato a manifestarsi solo sulla trentina. Autostima, si chiama probabilmente. Non dimenticherò, alla fine di simili modeste annotazioni, sconnesse dall'inattesa partita di Nadal, il match della Leonessa, ormai risanata, tanto da addomesticare una belvetta quale Kristyna Pliskova, che vinse due anni addietro lo junior. Ma, contro la Schiavone di oggi, sarebbe stata necessaria la collaborazione della gemella di Kristyna, Karolina. E forse insufficente.

 

RAFAEL NADALRAFAEL NADALBELLI SENZA MAGLIETTA- RAFAEL NADALandres iniestaSara Errani FABREGAS Roberta Vinci

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