vasco rossi 0c-u1100837330718zdb-1024x576@lastampa.it

UN VASCO SPAZIALE PER MODENA PARK!  IL PRIMO LUGLIO L'ATTESO MEGASHOW PER FESTEGGIARE I 40 ANNI DI CARRIERA DEL “BLASCO” - IL PALCO SARÀ ALTO COME UN PALAZZO DI OTTO PIANI, LUI FA LE PROVE IN PUGLIA – INTANTO MODENA SI PREPARA PER LA CARICA DEI 220MILA TRA APPELLI A USARE LA BICI E VIGILANTES - VIDEO

 

Marinella Venegoni per la Stampa

 

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

E così è arrivato brillantemente ai 220 mila biglietti venduti. Cliccatissimo Wikipedia, tutti lì a cercare di capire se davvero è record mondiale, questo di Vasco Rossi annunciato nei giorni scorsi con il tutto esaurito: pare proprio di sì, subito dietro di lui (per «spettatori paganti in concerto unico») si annoverano i 188 mila per Tina Turner a Rio De Janeiro nel 1988 e - sempre lì - i 198 mila degli A-ha invece nel '98.

 

Modena Park, il primo luglio, sarà dunque una Rio de noantri, però un po' di più. Un compleanno musicale tondo, 40 anni di lavoro nella musica, merita di essere festeggiato così, più che alla grandissima: non tutti ci riescono, anzi non ci è riuscito finora nessuno.

 

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

La sua band di sempre Curioso che capiti in Italia e non a Londra, e curiosissimo che capiti a un italiano, per noi alquanto esterofili. Stravagante, se ci si pensa, che tanto tifo vada in massa a questo maturo ragazzo di paese dall' eloquio corrente e dalle battute fulminanti, che ha raccontato la propria vita in rock vivendola, e costringendo tanta gente a identificarsi. Così tanta, che il concertone verrà trasmesso in diretta in 140 cinema sparsi per l' Italia, e i conti sui fans di Vasco si alzeranno ancora.

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

Il tempo ormai stringe. Vasco sta facendo le prove segretissime al chiuso, in Puglia, e intanto al Parco Ferrari di Modena il palco cresce, sarà alto come un palazzo di otto piani, scenografia di ferro, effetti luci, schemi enormi: 5 sul palco (quello centrale gigantesco), altri piazzati ovunque per agevolare la visione ai 220 mila.

 

Il concerto durerà «più di tre ore», come ha detto lui stesso; roba alla Springsteen, con collaboratori storici come Maurizio Solieri con Braido per un duello di chitarre alla Anni 90, e Gaetano Curreri che lo spinse a scrivere canzoni.

 

È un compleanno, dunque ogni momento di questi 40 anni di canzoni vaschiane sarà ricordato. La scaletta è in fabbricazione: ma uno che ha scritto 176 canzoni e inciso 17 dischi di inediti (più vari sparsi in diversi album) avrà davvero l' imbarazzo della scelta. Ci sarà Jenny è pazza , il primo singolo del '77?

 

Di certo sì Albachiara che chiude da sempre ed è del '79. Ci sarà Colpa D' Alfredo con i suoi versi non politically correct? E Liberi liberi del 1989, che non fa mai? Lo scopriremo solo vivendo, come canta il poeta Mogol.

La band è quasi la solita: Vince Pastano e Stef Burns alla chitarra, Matt Lang alla batteria. Rocchetti alle tastiere e Golinelli al basso, Innesto al sax, Nemola a trombe e tastiere. Clara Moroni ai cori. Il prode Elmi, al solito, supervisor.

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

I 46 mila parcheggi Alcune cose sono certe, quelle pratiche. La sicurezza innanzitutto, priorità dei nostri tempi duri, con i suoi segreti e montagne di telecamere, con sicurezza ormai attiva da qualche giorno. E 46 mila parcheggi per chi verrà in auto, pratica abbastanza scoraggiata e anche scomoda, perché non ci saranno mezzi e toccherà camminare per chilometri.

Mentre è suggerito il treno, visto che la stazione è a un chilometro solo da Modena Park: ce ne saranno molti straordinari, di treni. Il primo luglio, per Modena, ci si sposterà soltanto a piedi. Degli alberghi ormai è inutile parlare, gli ultimi che ci hanno provato hanno trovato posto a Rimini.

Intanto le piante piantate per fare ombra crescono, si preparano i campi di volley, ci saranno ristoranti e parchi giochi per bambini. I biglietti stanno arrivando nelle case di chi li ha comprati, e dopo tanto dibattere pare che le contestazioni sul secondary ticketing, con il metodo adottato, siano state pochissime. Adesso è il tempo di aspettare Vasco.

 

BICI E DISPENSE PIENE DI CIBO MODENA SI PREPARA ALL' ASSEDIO DEI SUOI 220 MILA FEDELISSIMI

 

Franco Giubilei per la Stampa

 

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

L' aria sulfurea del rock' n'roll soffia su Modena sull' onda di un antico adagio dal sapore machista, che più o meno recitava «chiudete in casa le vostre figlie» tutte le volte che una band maledetta faceva tappa per un concerto e i musicisti si trasformavano in diavoli tentatori a caccia di ragazzine.

 

Per il concertone di Vasco al Parco Ferrari, l' ex autodromo, giustamente rinominato Modena Park per l' occasione, l' invasione di 220 mila persone, 40 mila in più della popolazione locale, se non è sindrome da assedio poco ci manca, tant' è vero che sono scattati gli appelli alla cittadinanza, soprattutto i residenti della zona Nord della città, dove andrà in scena il megashow del Komandante.

 

VASCO ROSSI 1VASCO ROSSI 1

E allora ecco cinque suggerimenti divulgati su apposita pagina Facebook e attraverso volantini diffusi nelle zone calde, perché il primo luglio non si trasformi in una Caporetto: usare la bici, raccomandazione che a Modena casca a fagiolo, grazie alla particolare confidenza degli indigeni con le due ruote, usate abbondantemente anche in tempi normali, oppure spostarsi a piedi. Poi la raccomandazione più inquietante, perché dà l' idea della forza dell' impatto che si abbatterà sulla città sotto l' urto dei citati 220 mila: si consiglia caldamente di fare la spesa nei giorni precedenti il concerto, in considerazione dell' assalto ai supermarket da parte dei fans, che presumibilmente si scatenerà nelle giornate a ridosso del concertone.

 

VASCO ROSSI 2VASCO ROSSI 2

Per le visite a parenti e amici vale lo stesso principio, molto meglio sbrigare la pratica prima che il casello di Modena Nord cominci a rovesciare avanguardie ed esercito dei fan del Blasco. E siccome in una situazione del genere, senza precedenti a Modena come nel resto d' Italia, l' auto servirà solo a imbottigliarsi in ingorghi infiniti, molto meglio dimenticarsela in garage o nel cortile di casa. L' ultimo invito pressante è a informarsi bene, per assorbire in tempo gli elementi utili a non restare impantanati nel Grande Evento del rock italiano, quel tributo che Vasco e la città hanno fortemente voluto a Modena perché è da qui che il rocker da Zocca mosse i primi passi ormai quarant' anni fa.

 

 

Il caso ha voluto che il teatro del concerto, dove lo scheletro di un palco colossale già troneggia da qualche giorno, si trovi poco lontano dallo Snoopy, storica discoteca che verso la metà degli Anni Settanta vedeva un giovane Vasco salire in console come dj, lui che già trasmetteva per Punto Radio Zocca, l' emittente privata del suo paese.

 

E mentre Modena si prepara al più grande compleanno musicale che la patria ricordi, qualcuno nella sindrome da assedio ci è cascato in pieno, se è vero che al quartiere Madonnina e in altre zone nei paraggi del Parco Ferrari ha pensato addirittura di ingaggiare dei vigilantes a protezione dell' abitazione, pur di sentirsi al sicuro. Perché è vero che il rock non fa più paura, ma i suoi adepti, quando sono una moltitudine, generano inquietudini difficili da dominare razionalmente.

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)