TE LA DO IO LA DIETA! - PAOLO VILLAGGIO METTE IN PADELLA I NUOVI “TORTURATORI” DELLA NOSTRA ESISTENZA: IL “LUMINARE” DA TALK-SHOW CHE TEORIZZA UNA VITA DI MERDA MA SENZA TRIPPE - “QUESTO CURIOSO ANIMALE HA POCHI CAPELLI, POCHI SOLDI, RACCONTA AGGHIACCIANTI BARZELLETTE” - “HA FATTO L’UROLOGO DILETTANTE, AVEVA ANCHE IL RICETTARIO. DEI SUOI PAZIENTI, TRE SONO DIVENTATI IMPOTENTI, UNO È MORTO E L’ALTRO SI PISCIA ADDOSSO IN PUBBLICO…”

Paolo Villaggio per Il Fatto Quotidiano

L'altra sera a un talk-show c'era un luminare potentissimo, che urlacchiava alla Hitler sugli errori alimentari che imperversano in Italia. Aveva il tono preoccupato di un buon padre di famiglia: "Figlioli - diceva - siamo entrati nel numero delle nazioni più povere d'Europa e questo ci deve spaventare, però abbiamo conservato le pericolosissime abitudini alimentari di quando eravamo ricchi e da queste dobbiamo difenderci con molta attenzione.

L'età media si è allungata di vent'anni ma, purtroppo, sono aumentati in maniera esponenziale i guai fisici, per molte ragioni: il poco movimento, un'alimentazione insensata, troppo ricca di grassi e di zuccheri, il diabete mellito e le malattie cardiovascolari, ictus e infarti miocardici, tutti sono la prima causa di morte e di invalidità permanenti.

Quindi vi prego figlioli - e qui aveva il tono di una mamma - imparate a mangiare poco e bene e soprattutto non usate più l'automobile, dormite seduti appoggiati a un muro o sdraiati su una tavola e i più anziani e previdenti su una bara di legno. Vi consigliamo due ore di piscina al giorno, quattro di corsa veloce, due di bicicletta su pista e l'ideale sarebbe partecipare anche senza sponsor al Tour".

Nel primo spot si obbligavano i bambini, parcheggiati di fronte al televisore dalle madri, che in cucina sussurrano frasi mielose all'amante, a desiderare merendine, farcite di topi e interiora di mucche pazze.

Secondo spot. Un trentenne obeso, pelato, seduto su una macchina di lusso, sta fumando accanitamente. A un semaforo si affianca un'utilitaria. Al volante c'è una strafiga. Lui le fa gli occhi da pesce, lei fa le labbra da cernia, scende con due gambe lunghissime. Abbandona l'utilitaria in quarta fila. Lui si china per aprirle galantemente la portiera e gli scappa un peto impercettibile, ma devastante. Le accende una sigaretta con un accendino di similoro di un Kg e parte sgommando verso un orizzonte d'amore e di felicità. È chiaro che quel tipo di macchina è irresistibile e fondamentale per rimorchiare.

Torniamo in studio. Riprende implacabile il monologo del grande luminare: "Amici, io vi voglio bene, evitate ogni tipo di farmaco, vitamine, tranquillanti, sonniferi, dormite su lastre di marmo d'estate o su graticole accese d'inverno. L'alcool è il diavolo. Tutte le notti uscite con delle mazze da baseball in bande di trenta, quaranta igienisti a sfasciare nei bar, ristoranti, pizzerie ogni tipo di bottiglia, anche quelle di Coca-Cola. Nelle birrerie sradicate le infernali macchine per la birra alla spina. Vietato il vino anche ai sacerdoti nel celebrare la messa.

Vietati ferocemente, con possibilità da parte dei reali carabinieri di bastonare in pubblico i trasgressori. Pericoli mortali: burro, olio, latte, spaghetti, pomodori, pane, tutta la frutta, riso, ortaggi, salse, uova, carne (consentita solo carne umana anche se di uomini di colore). Vietata quella di maiale, pollame, anatre, tacchini, passeri, colombi, ogni tipo di pesci. Mai cibi conservati, surgelati o comunque impacchettati. Consentita acqua tiepida mai gasata, mai bibite gassate e con coloranti. Solo fieno, biada, carrube". Interviene til conduttore: "Signor luminare non le sembra una dieta... equina?".

Il luminare: "Figlioli in ascolto, non vi dovete preoccupare perché potrete farvi fare dai vostri medici di base, le impegnative per farvi fare dagli istituti di igiene il permesso di cagare in mezzo alla strada, senza l'umiliante sacchetto che hanno imposto ai cavalli delle botticelle in piazza di Spagna. Però vi consiglio un corso da un logopedista per imparare a nitrire". Con questi consigli, i molti dietologi dilettanti, che imperversano qui da noi torturano l'italiano medio.

Questo curioso animale ha pochi capelli, pochi soldi, racconta agghiaccianti barzellette, corteggia tutte le donne sposate che vede. Sparla di tutti i suoi migliori amici, ha due figli deficienti e una moglie stupida che è l'amante del farmacista sotto casa. Come fa le tagliatelle la sua mamma non le fa nessuno al mondo. Ha fatto l'urologo dilettante per una decina d'anni, aveva anche il ricettario. Dei suoi pazienti, tre sono diventati impotenti, uno è morto e l'altro si piscia addosso in pubblico.

Purtroppo ha una pancia da malato di fegato e, al posto del pene, ha un buco nero. Per guarire da questa anomalia umiliante ha girovagato tra psicologi, dietologi , ladri, truffatori e frati che non fan miracoli. Fino a che, un giorno maledetto, un tale che rantolava invece di respirare gli ha detto: "Ma perché non va da Salimbeni, le cambierà la vita". Quattro ore dopo stava già per suonare il campanello.

Non ha fatto in tempo. Ecco alle sue spalle il mitico Salimbeni in persona: "Non parliam di diete che non ci credo. Mi facci tre tentativi: a Fatima, colla Madonna nera di Czestochowa e alla Beata Vergine del Carmelo. Se non funziona... Lei vuol perdere peso, vero? Vadi subito dal suo macellaio e si faccia tagliare una gamba!" . E l'italiano medio: "Ma... lei è pazzo?". "Certo, non l'ha capito? Mi segua!". E s'è buttato dal quinto piano.

 

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