LE PARANOIE DI JACKO - IL FRATELLO JERMAINE SVELA IN UN LIBRO LE SEGHE MENTALI DI MICHELINO: “DOPO L’ASSASSINIO DI LENNON, INIZIÒ A ESSERE TERRORIZZATO DALLA FOLLA DI FAN” - TANTI BAMBINI A NEVERLAND? “MICHAEL VOLEVA DISPERATAMENTE DIVENTARE PADRE, MA PURTROPPO NON AVEVA MAI TROVATO LA DONNA GIUSTA” (VABBE’) - SULLA SUA MORTE: “IL MEDICO NON HA CAPITO CHE STAVA SUCCEDENDO QUALCOSA DI IRREPARABILE” (CHIEDERSI PERCHÉ UN DOTTORE VIVESSE CON LUI A TEMPO PIENO, NO?)...

Giuseppe Videtti per "la Repubblica"

Per dimostrare la grandezza di suo fratello Michael, scomoda Orazio: «Ho costruito un monumento più incorruttibile del bronzo e più alto delle piramidi. Non morirò, gran parte di me sopravvivrà. Continuerò a crescere grazie all´approvazione dei posteri». Jermaine Jackson ha voluto dire la sua mentre l´attenzione dei media è concentrata sul processo a Conrad Murray, il dottore accusato di essere responsabile, per incuria, della morte del re del pop.

E ancora una volta il quarto dei figli di Joseph e Katherine Jackson, convertito alla fede islamica e ribattezzato Muhammed Abdul Aziz, si dimostra, come già all´epoca della tragedia, il più equilibrato di una dinastia tormentata da eccessi e abusi fin dal 1968, quando i Jackson 5 entrarono nel mondo del pop - lui aveva 13 anni, Michael 9.

«Quando da Los Angeles vidi la conferenza stampa londinese del lancio di This is it (la serie di concerti che Michael non avrebbe mai iniziato), mi resi conto che qualcosa non andava», confessa Jermaine Jackson, 56 anni, in "You are not alone Michael" (Ed. Touchstone, 448 pagg.), il libro appena pubblicato negli Usa.

Che la portata del repertorio di Michael sia monumentale è ormai cosa acclarata e aspettarsi da Jermaine una risposta esauriente sulle fragilità della star sarebbe troppo, ma il suo racconto aiuta a comprendere perché Jacko fosse arrivato a cinquant´anni geniale e indifeso, convinto che accogliere bambini nella magione di Neverland e dormirci insieme fosse una cosa del tutto naturale.

E proprio dal cataclisma che le accuse e il processo per pedofilia scatenarono tra i fan e la famiglia Jackson parte il racconto di Jermaine: «Lo ripetevo a me stesso guardandomi nello specchio: Michael è innocente al mille per cento. In una settimana ero stato testimone della sua disintegrazione fisica. A 46 anni l´agile corpo del ballerino era diventato fragile come quello di un vecchio; camminava a fatica, il passo vacillante, lo sguardo disorientato; era magro, macilento».

Non bastò l´assoluzione a rimetterlo in sella, la risoluzione del caso in via extragiudiziale lasciò ombre pesanti. Jermaine confessa: «Sarei stato disposto a rapirlo - ed avevo in mente un piano - e a nasconderlo all´estero piuttosto che farlo marcire in carcere. Se l´America avesse crocifisso mio fratello per un crimine che non aveva perpetrato, non saremmo mai tornati».

Il racconto di Jermaine è troppo tenero e appassionato per essere obiettivo. Narra di una riunione di famiglia il 14 maggio del 2009 (poche settimane prima della morte del fratello) in cui tutti si erano riuniti per festeggiare allegramente i 60 anni di nozze di Joseph e Katherine, trascurando il fatto che sua madre più di una volta aveva fatto richiesta di divorzio. «Michael si presentò in forma smagliante e anzi si rammaricava di aver firmato un contratto per soli dieci spettacoli».

Ma tra le righe si legge una storia diversa: «Il suo incubo incominciò dopo l´assassinio di John Lennon. Iniziò a essere terrorizzato dalla folla di fan che si accalcavano intorno alla sua limousine, tremava ogni volta che vedeva uno di loro mettersi la mano in tasca. La paura diventò paranoia, e quella fu la ragione principale per la quale cercò solitudine altrove e si mise alla ricerca di un posto isolato, lontano dalla città», scrive Jermaine nel capitolo su Neverland, il ranch che diventò il paradiso di Michael e, per l´opinione pubblica, il castello degli orrori.

La presenza di tanti bambini a Neverland è giustificata dal fatto che «Michael voleva disperatamente diventare padre, ma purtroppo non aveva mai trovato la donna giusta», ammette più goffo che ingenuo Jermaine, mentre in altre parti del libro racconta che durante i tour dei Jackson 5 il fratellino aveva assistito alle effusioni amorose dei fratelli più grandi con le fan che finivano nella camera da letto dei loro beniamini.

Quanto alle ultime ore dell´artista, Jermaine sostiene che la negligenza di Murray è stata fatale. «La nostra famiglia non riesce ad accettare il misterioso declino di Michael e il fatto che un medico non avesse compreso che stava succedendo qualcosa d´irreparabile». Ma la famiglia davvero non si era mai chiesta perché un dottore vivesse con lui a tempo pieno e addirittura ne vigilasse il sonno?

 

MICHAEL JACKSON AI TEMPI DI 'BAD' 1987L'ULTIMA FOTO DI JACKOMICHAEL JACKSON MICHAEL JACKSONMICHAEL JACKSONMICHAEL JACKSONLA FAMIGLIA DI MICHAEL JACKSON AL PROCESSOYOU ARE NOT ALONE MICHAEL JERMAINE JACKSON CON LA BIOGRAFIA DI SUO FRATELLO MICHAELLA FAMIGLIA JACKSON AL COMPLETO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO