cecilia bartoli

PEREIRA GIU’ DALLA SCALA, SALTA IL CARTELLONE - DOPO L'ANNUNCIO DELL'ADDIO DEL SOVRINTENDENTE (MA NON SI SA SE DAL 2020 O DAL 2022) RIVOLTA DELLE STAR - CECILIA BARTOLI SI DICE SCIOCCATA DALLA DECISIONE DI NON CONFERMARE PEREIRA: “IN QUESTE CIRCOSTANZE NON RITIENGO DI POTER COLLABORARE CON IL TEATRO...”

pereira bartoli

Piera Anna Franini per “il Giornale”

 

Altro che quota 100. Quella del sovrintendente del teatro d' opera è professione da over 65. Lo sta ricordando la guerra di successione scaligera. Alla Scala se ne va Alexander Pereira, 72 anni, mentre è in arrivo Dominique Meyer, 64 anni.

 

L' avvicendamento è ancora da definire, i due manager potrebbero lavorare in tandem con deleghe differenti fino al 2022 così da consentire a Pereira di seguire le due stagioni da lui programmate. Il contratto scade il 16 febbraio 2020, un tempo si ipotizzava una proroga di altri cinque anni, quindi si passò a due, ora c' è chi freme per rispettare il contratto e punto.

 

giuseppe sala alexander pereira

La tempra di Pereira da one man show, che prima decide e poi informa, ha creato tensioni nel cda dove comunque c' è chi non l' ha mai amato dal primo giorno, e da allora si impegna per disarcionarlo. I vizi di forma hanno così vinto sulla sostanza di una conduzione dove le luci vincono sulle ombre, vedi i bilanci in pareggio, il rilancio dell' Accademia, l' aumento della produttività, gli spettacoli per bambini, l' apertura della Scala alla città. Il presidente del cda, sindaco di Milano, sta sentendo le due parti, e venerdì prossimo si delibera.

 

cecilia bartoli

L' ipotesi di un mancato prolungamento del mandato di Pereira sta scatenando le prime reazioni. Cecilia Bartoli, la cantante italiana più conosciuta internazionalmente, ha cancellato gli appuntamenti con la Scala: il «Giulio Cesare» era il primo impegno, e avrebbero dovuto seguire nel 2020 «Semele» e nel 2021 «Ariodante», tutte di Haendel. La Scala ha reso pubblici i messaggi scambiati con il marito della cantante: «Caro Alexander - si legge - Cecilia è scioccata dalla decisione di non confermarti. In queste circostanze non ritiene di poter collaborare con il Teatro alla Scala.

 

Cecilia è solidale con te. Semplicemente non apprezza la decisione e preferisce pensare ad un altro progetto con te in un altro posto». La reazione ricorda quanto siano determinanti le relazioni personali e il grado di intesa che un manager di teatro costruisce con gli artisti. In tal senso, gli anni contano.

 

alexander pereira

Per il resto: possibile che non si registri un cambio generazionale alla dirigenza dei teatri d' opera? Nei teatri di serie A, l' unica figura anagraficamente disruptive è quella di Matthias Schulz, classe 1977, alla guida della Staatsoper Unter den Linden di Berlino. Schulz ha studiato pianoforte al Mozarteum ed economia all' università di Monaco, a 22 anni era già nella squadra del Festival di Salisburgo. A dimostrazione che esistono quarantenni con competenze ed esperienza. Nella migliore delle ipotesi, si passa agli over 50. A Vienna, sta per arrivare il 55enne Bogdan Roscic, ne ha 56 Alex Beard dell' Opera House di Londra e 58 Nikolaus Bachler, al timone dell' Opera di Monaco.

 

Eppure l' azienda-teatro d' opera si sta trasformando. Sono cambiate le richieste del pubblico e le modalità di far quadrare i bilanci, evolvono i profili professionali di chi, a diverso titolo, muove la macchina teatrale. Cosa si chiede al sovrintendente del secondo millennio?

 

alexander pereira 1

 

 

Molto dipende dalla tipologia del teatro: di tradizione? con proiezione internazionale? europeo? del Far West o del Far East? Una cosa è sicura: ci si aspetta un servizio alla Marchionne. A partire dalla garanzia di una dedizione assoluta, che negli Stati Uniti viene messa nero su bianco: «C' è una clausola nel mio contratto per la quale devo essere disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7», spiega Peter Gelb, sovrintendente del Met di New York. Gelb per tanta dedizione riceve due milioni annui di stipendio. Altri i numeri in Europa: lo stipendio di Pereira, fra i più alti del vecchio mondo, è di 240mila euro.

Il sovrintendente deve sapersi districare nella giungla dei diritti-doveri dei lavoratori alias trattare con sindacati. Deve essere molto ferrato in tema di marketing del Duemila, guai poi a sottovalutare i millenials e i nuovi stili di vita per cui certe formule di abbonamenti sono obsolete.

 

pereira bartoli

Deve essere un leader, però guai a scavalcare il cda. Ma il requisito numero uno è essere un eccellente fund-raiser, come - tra gli altri - ricorda Marica Errico, direttore del dipartimento Management dell' Accademia della Scala. Pensiamo alla Scala: solo 1/3 del bilancio deriva da soldi pubblici, il resto viene da botteghino e sponsor. La Scala costa più di prima, ha assunto e prodotto molto nell' era-Pereira, il bilancio s' è sempre chiuso in pareggio anche grazie ai capitali privati portati da lui.

pereira chailly

 

 

Dominique Meyer riuscirà nell' arduo compito? Viene da un teatro, la Staatsoper di Vienna, dove i soldi pubblici ammontano a 63,24 milioni, la vendita di biglietti genera 35,38 milioni di euro, mentre le donazioni sono irrisorie, pari a 3,08 milioni. Si fa notare che la Staatsoper è sempre piena come l' uovo, mentre la Scala ha problemi di riempimento. Ma siamo in Austria, e lì si va pazzi per due cose: musica e sci. Da noi neppure i membri del cda consumano il prodotto che amministrano, slavo eccezioni. Poche.

pereira chaillyariadne pereiraALEXANDRE PEREIRA daniela de souza e alexander pereiradaniela weisser alexander pereira PEREIRA WHITENER 1alexander pereiraSalvini con Francesca Verdini e Pereiradominique meyer

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…