bossetti19

TUTTA LA NEBBIA DEL CASO YARA - PIROSO A DAGOSPIA: “NON SO SE BOSSETTI SIA COLPEVOLE O INNOCENTE MA I CRONISTI GIUDIZIARI SI SONO SPIAGGIATI SULLE POSIZIONI DEGLI INQUIRENTI. LO STRACITATO CASO TORTORA NON HA INSEGNATO NULLA…”

Antonello Piroso Antonello Piroso

Lettera di Antonello Piroso a Dagospia

 

Caro Roberto,

citarsi addosso con "io l'avevo detto" è al tempo stesso sempre un po' comico, un po' triste, comunque un po' patetico. Epperò mi consentirai di esprimere un divertito stupore nello scoprire, attraverso la cronaca articolata e puntuale che ne fai sul tuo sito, che ora ci sono colleghi che si sono sentiti "usati" dalla pubblica accusa nel caso Yara (cioè da magistrati e investigatori che hanno messo alla gogna il presunto assassino Bossetti).

 

Chiariamo subito una cosa: io non so se Bossetti sia innocente o colpevole, vedremo quali prove al di là di ogni ragionevole dubbio i pm esibiranno. Il punto è con ogni evidenza un altro: in questa vicenda, come in tantissime altre, la Muta - cioè i cronisti squinzagliati sul caso - si è spiaggiata come una balena sulle posizioni degli inquirenti.

 

il  furgone davanti la palestra di yara che non era di bossettiil furgone davanti la palestra di yara che non era di bossetti

Solo dopo svariate settimane si sono cominciate a udire flebili voci avanzare qualche perplessità. Peccato il circo Barnum del circuito mediatico-giudiziario con il suo "crucifige! crucifige!" fosse in tournée con il consueto spettacolo fin da subito, con tanto di diffusione del video dell'arresto nel cantiere il 16 giugno 2014 (al video taroccato del furgone saremmo arrivati in seguito).

 

Il 23 giugno, invitato a prendere la parola in un convegno della Rai, spesi parole dure - il video è su youtube - sul trattamento della vicenda fatto anche dai tg del servizio pubblico, citai i 9 minuti, un terzo della sua durata complessiva, del Tg3 sul caso, definii il tutto "macelleria mediatica, altro che diritto di cronaca", per poi sentirmi accusare, una volta sceso dal palco, di presunzione e pessimo gusto per essere salito in cattedra e aver criticato i giornalisti Rai a un convegno della Rai!

il furgone di massimo bossettiil furgone di massimo bossetti

 

Il fatto è che lo stracitato caso Tortora, in questo ha ragione Il Foglio, non ha insegnato nulla. Né alcuno ricorda il dubbio sollevato dal solo Enzo Biagi qualche giorno dopo il clamoroso arresto (anche lì esibito a favore di telecamere) del presentatore: "Scusate, e se per caso fosse innocente?". 

 

Immagino la replica: quando sono le istituzioni a parlare, quando è lo Stato in prima persona a puntare l'indice accusatorio, difficile resistere alla sudditanza psicologica. 

E allora ecco il giovane Bruno Vespa, già in video 46 anni fa, 1969, annunciare l'arresto di Pietro Valpreda definito in diretta "colpevole" della strage di piazza Fontana ("scivolone di cui ho fatto ripetutamente ammenda" ha scritto in suo libro, tra un plastico e un altro a Porta a Porta). 

giampietro  lago  dei risgiampietro lago dei ris

 

Ecco Barbapapà Eugenio Scalfari che soavemente ammette, a proposito della pubblicazione di carte su inchieste più o meno scottanti, "certo, il magistrato che viola il segreto istruttorio potrebbe fornirmi materiale non attendibile, ma se dovessi verificarlo tutto non pubblicherei più niente". 

 

Ma il tema è proprio questo: il rapporto con le fonti, che possono essere inquinate. 

furgone  davanti la palestra di yara che non era di bossettifurgone davanti la palestra di yara che non era di bossetti

La sera prima di essere assassinato, l'inviato del Corriere della Sera Walter Tobagi al Circolo della Stampa di Milano metteva in guardia i colleghi: stiamo attenti, per ansia da scoop, a non trasformarci in involontari strumenti di chi ci usa per scopi torbidi, non dichiarati e tutt'altro che disinteressati, rendendoci così complici di quella che anni dopo un magistrato in una sentenza ha bollato come "la suggestione collettiva generata dai mass media", la Muta appunto (nel caso specifico, si parlava del coro che aveva dipinto Marco Tronchetti Provera come il capo di una specie di Spectre che intercettava da mane a sera il Paese tutto). 

 

Ma in Italia, si sa, vige la presunzione di colpevolezza. Perchè "se lo scrivono i giornali, se lo dice la tv, dove c'è fumo ci deve essere pure l'arrosto", e quindi a chi finisce nel tritacarne, all'accusato, si augura -con un'inversione dell'onere della prova- di poter dimostrare la propria innocenza. 

 

L'ARRESTO DI ENZO TORTORAL'ARRESTO DI ENZO TORTORA

Quando in un vero Stato di diritto dovrebbe essere l'apparato giudiziario a dimostrare la colpevolezza dell'accusato con prove certe, inoppugnabili, incontrovertibili, invece di limitarsi a chiedere, come i magistrati napoletani della retata anti-camorra: "E adesso, caro Tortora, ci dimostri di NON essere mai stato sulla luna".

Grazie dell'ospitalità, caro Dago, e appuntamento al prossimo giro di giostra.

Antonello Piroso

 ENZO TORTORA ENZO TORTORA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…