bisignani madron i potenti ai tempi di renzi

POSTA! IL NIPOTE DEL CARDINAL BALDELLI: “LA STORIA SULL’APPROPRIAZIONE DELLA STANZA DA PARTE DI MONSIGNOR SCIACCA E’ INFONDATA”. RISPONDE NUZZI: ''LA VITTIMA E' UN PRETE ANONIMO, MICA IL MONSIGNORE'' - MADRON A DAGOSPIA: "NON E' CHE TARQUINIO ATTACCA BISIGNANI PER QUELLO CHE ABBIAMO SCRITTO SU DI LUI NEL NOSTRO LIBRO? A PENSARE MALE..."

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Egregio Direttore,

LIBRO DI GIANLUIGI NUZZI VIA CRUCISLIBRO DI GIANLUIGI NUZZI VIA CRUCIS

un dovere di verità - anche per rispetto alla memoria di mio zio, cardinale Fortunato Baldelli - impone la smentita di quanto riportato nell’articolo di Franco Bechis del 5 novembre 2015. Testimone quotidiano della vita di mio zio, negli ultimi due anni, sono a precisare che lo zio non ha mai abitato nell’appartamento in Palazzo San Carlo - Stato Città del Vaticano, avendo vissuto - dal suo ritorno dalla Nunziatura di Parigi sino al decesso (2012) - nella casa Paolo VI in via della Scrofa a Roma.

 

Pertanto risulta del tutto infondato quanto riportato nel citato articolo in ordine alla (presunta) appropriazione indebita della stanza e del mobilio (nonché degli oggetti personali, mai presenti nell’appartamento, peraltro in ristrutturazione) da parte di mons. Giuseppe Sciacca, con il quale lo zio aveva rapporti di cordialità e stima.

 

Mattarella e SchulzMattarella e Schulz

Ai sensi della legge sulla stampa, La invito a voler pubblicare, senza indugio e con la prescritta evidenza, questa smentita al fine di assicurare il rispetto della verità ed evitare ulteriore pregiudizio alle persone e Istituzioni impropriamente coinvolte.

Distinti saluti

Antonio Baldelli

 

Risponde Nuzzi

 

Caro Roberto,

La storia assurda e tragicomica dell’appartamento con il buco vede vittima un povero prete morto da tempo e nemmeno citato nel  mio “Via Crucis”.  Quindi non ho ricevuto nessuna smentita e ti prego di correggere subito l’informazione data. Grazie.

Gian Luigi Nuzzi

 

Lettera

Caro Roberto,

nella puntata di “Piazza Pulita” di giovedì 6 novembre il direttore di Avvenire Marco Tarquinio ha pesantemente attaccato Luigi Bisignani, con il quale ho scritto due libri, indicandolo come il burattinaio che avrebbe manovrato i corvi d’Oltretevere nel loro attacco al Papa, specificatamente riguardo alla vicenda del tumore di cui sarebbe stato affetto il Santo Padre.

MADRON ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANIMADRON ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANI

 

Ora, lungi da me fare l’avvocato difensore di Bisignani (che per altro sa benissimo difendersi da solo) ma c’è un limite all’impudenza. Di vero invece c’è che Bisignani è stato tra i primi a smentire la voce della malattia di Bergoglio, e per un motivo molto semplice: il professor Fukushima non ha salvato la vita del papa (non ce n’era bisogno vista l’inesistenza della malattia), bensì quella di Marzia, la figlia di Bisignani operata con successo dal luminare giapponese dopo che nessun altro medico al mondo aveva accettato di farlo data la delicatezza dell’intervento.

 

madron bisignanimadron bisignani

Se Bisignani, per discrezione, non ha mai reso pubblico questo episodio, mi assumo la responsabilità di farlo io convinto che l’amore di verità sia più forte della privacy con cui uno intende difenderla. A questo punto mi viene un sospetto. Visto che ne “I potenti al tempo di Renzi” avevano rivelato

 

come il Papa avesse fatto un lisciebusso  proprio a Tarquinio per la sua gestione dell’Avvenire, cosa per altro mai smentita, tanta acrimonia forse può derivare da lì.

E visto che, a differenza mia, Bisignani è un fervente andreottiano, come diceva il devotissimo Giulio faccio mia la sua massima: “ A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”.

 

Con la consueta simpatia

Paolo Madron

 

Lettera 2

Caro Dago, Mattarella in visita in Vietnam. Quanti si sono accorti che non è in Italia?

Ettore Banchi

 

Lettera 3

Caro Dago, domenica Valentino Rossi partirà ultimo. Ha già piazzato i cecchini sul circuito?

valentino rossi jorge lorenzovalentino rossi jorge lorenzo

Daniele Krumitz

 

Lettera 4

A Napoli un bimbo con due mamme non è una novità. Nei lontani anni 70 gli Squallor cosi' salmodiavano ne “ La Scarognata” :-Aveva due mamme per genitori, manc' nu pate..- L'Arte quella vera è previsione del futuro, e travalica i tempi. I Napoletani sono sempre avanti, alla faccia di Gilletti, tralasciando poi le "criature nire nire", che ivi nascevano già 70 anni or sono.

Il Rosicatore

 

Lettera 5

Obama non chiuda Guantanamo, che ci mettiamo i cardinali che hanno vissuto in 500 metri quadri!

Alan Gigante

 

VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Lettera 6

Caro Dago, a ruba i libri sugli scandali di Vatileaks: pare vendano più di Vangeli e Bibbia assieme.

Luc Nardi

 

Lettera 7

Caro Dago, un "bla bla block". Dopo il programma di Berlusconi, le battute alla Grillo: ma qualcosa di suo, di originale, Renzi non ce l'ha??

John Doe Jr.

 

Lettera 8

Caro Dago, che ipocrita Renzi, risponde a Boeri che non colpirà i pensionati con duemila euro al mese dopo averli già rapinati dei 17 miliardi della Consulta.

Ivan Skerl

 

Lettera 9

Caro Dago, l'industria riparte (+2,3%), ma il bigliettaio è Draghi e non Renzi.

Pavel Righi

Draghi RenziDraghi Renzi

 

Lettera 10

Caro Dago, Obama ha riconosciuto che la pace tra Israele e i palestinesi non è alla sua portata. Ora faccia il bel gesto di restituire il Nobel, così ci sarà qualcosa per cui ricordarlo.

Mauro Soffianopulo

 

Lettera 11

Caro Dago, se in futuro i terroristi potranno contare su complicità all'interno delle fabbriche di aerei, ecco che dagli aeroporti potrebbero partire veivoli con la bomba "dormiente" già innestata e pronta all'uso.

Epa

 

Lettera 12

Caro Dago, dopo l'uscita di Mineo, se ci fosse stato Berlusconi al posto di Renzi, a "Repubblica" avrebbero cominciato a chiedersi: "Ma il premier è ricattabile?".

corradino mineo contestatocorradino mineo contestato

Oreste Grante

 

Lettera 13

Caro Dago, quando ormai tutti erano impegnati a cercare dei kamikaze che tentano di imbarcarsi sugli aerei, i terroristi islamici hanno cambiato tattica. Stavolta la bomba l'hanno mandata da sola, e per noi la situazione si fa ancora più complicata. Piero Nuzzo

 

Lettera 14

Caro Dago, spiace che nonostante il “grande impegno" del Governo, dopo quindici giorni Messina sia ancora senz'acqua. Se Renzi è "impotente", non potrebbe mandare quella "donna bella e decisa" a risolvere il problema?

Licio Ferdi

 

Lettera 15

CORRADINO MINEO MARIA ELENA BOSCHICORRADINO MINEO MARIA ELENA BOSCHI

Caro DAGO, uno che dà il telefono privato suo a Marino, che si tira in curia una Chaoqui, 'sta grande infallibilità non la dimostra. "Santità, da quando vi siete proclamato infallibile, non ne azzeccate una!" Citazione da film di Magni con Tognazzi.

Saluti BLUE NOTE

 

Lettera 16

Luciano scrivendoti una brevissima letterina verga: sparare sul Vaticano "malato".

Luciano! I Virus (chiesae clerotis ndr) non sono malattie, sono la causa delle malattie.

Ottavio Beccegato

 

Lettera 17

Caro dago,

COPERTINA DI OGGI BOSSETTI YARA GAMBIRASIOCOPERTINA DI OGGI BOSSETTI YARA GAMBIRASIO

tutti a condannare il video "tarocco " di Bossetti, ma i giornalisti ora indignati all'epoca hanno preso il tutto, contato i passaggi e messo tutto in prima pagina; ora gridano, ma il comunicato dei Cronisti lombardi è sparito dalla circolazione, cosa più che naturale visto che era frutto solo di rabbia "ma come, vi abbiamo diffuso il video e non ci date le telecamere in aula?".

Leggere per credere.

#volevofarelagiornalista

Impast

 

Lettera 18

Caro Dago, il 6 novembre 1941 Stalin, per la seconda volta in ben tre decenni di dittatura, fece un discorso alla nazione per dichiarare che le truppe ostili tedesche avevano patito perdite per 4.500.000 di uomini (ma de che?!?). E noi qui non possiamo non rilevare con vibrante soddisfazione che lo stesso piglio autoritario, la pari veemenza nell'esposizione e l'identica aderenza alla realtà delle cose li scorgiamo distintamente nell'Amor nostro Cazzaro quando commenta i dati sulla crescita (ma de che?!?).

Aldo Cavallini

 

Lettera 19

massimo bossettimassimo bossetti

Dago darling, miracoli a Milano! In questo inizio meneghino di novembre 2015, quando vedo le foglie morte "qui se ramassent à la pelle" non mi sento triste. Sarà per il tempo soleggiato (ah il dio Sole!) e tiepido e la mancanza di nebbioline autunnali. Sarà che a Milano é stato ufficialmente restituito il titolo di capitale morale per la gran gioia di tutti i meneghini veraci o d'adozione (italiani e italianazzandi di ogni razza, colore e religione).

 

Sarà per il gran successo di Expo e per il "sistema Milano" che ha funzionato come si deve in una città dove l'organizzazione la fa da sovrana. Ieri, persino la Stazione Centrale mi sembrava bella, comoda, pulita e sicura (sorvegliatissima da "security machos" di tutti i tipi). Lo so, non mi capirai Milanofobo come sei, ma Milano é una città strana, una gran mamma apolide e un po' Milf che non ti chiede nulla ma può darti tanto. Una grande capitale europea che come la grande mela (NYC) non dorme mai

e si rinnova sempre. Cestinami pure se mi ritieni troppo sdulcinata. Pace e bene

Natalie Paav  

 

Lettera 21

nel castello la domainenel castello la domaine

E’ imbarazzante la supplica e l’adulazione del tuo Ex Luciano per farti mollare lo scandalo dei rappresentanti in terra della Trinità! Ti consiglia addirittura dei diversivi tipo un colonnello d’Israele che fa il colonello o un carico d’armi che fa il carico d’armi ,sai che notizione…

 

E’ bene invece che i maneggi degli adoratori della Madonna siano messi in evidenza,ancora meglio tra  gay, trans, culi,cazzi e tette , giusto per comprendere a quale livello di santità sono arrivasti questi che auspicano la carità,la solidarietà,la povertà (altrui)e vorrebbero dettare legge in particolare nella sfera sessuale e affettiva. O ripartono da S.Francesco d’Assisi o sono destinati alla trasformazione in una sorta di Scientology. Walk on.

Sanranieri

 

Lettera 22

schiava in gabbia a la domaineschiava in gabbia a la domaine

A Da'

stavorta ce l'ho pure co te, che li mi nonni pe' corpa dell'articoli che pubblicate stanno sempre a litiga', peggio der solito. Ora dirai te, nun leggessero er Dago..eh, ma ormai il guaio è fatto. Co tutte 'ste cazzo de notizie, sur sesso. Pe' comincia' già un ber po' de tempo fa,mi nonna se incazzo' pe' via dell'orgasmi plurimi,dicendo a mi nonno che, tornando sempre a casa imbriaco, lei nun ne ha potuto gode'.

 

E poi tutte le robbe sur BDSM.. li' mi nonno s'è rifatto affermando che quanno je menava, era una situazzione squisitamente erotica in una dinamica de potere e dominio. Capirai! Lei che aveva semplicemente pensato che lui fosse 'no stronzo manesco e basta.E lo sai che è successo? Mo mi nonna, pe' vendetta, co' sta storia dello squirting che avete pubblicato, nun porta più i pannoloni, e dice de avecce autoorgasmi ripetuti. Invece se piscia sotto.Na traggedia.Na famija arovinata.

 

Inzomma 'ste robbe lascetele a li ricchi che l'hanno sempre fatte, i poracci n o, o molto de meno, perché se dovevano arimedia' er pranzo colla cena. Nun stamo a li tempi de Pompei, nel senzo der divertimento, che ar massimo oggi poi anna' cor finto trans a poco, o co' na pora mignottaccia africana, ma niente de più.

in gabbia a la domainein gabbia a la domaine

 

Nessun'appagante fantasia. Quindi 'ste cose lasciamole ai ricchi e noi borgatari limitamese a fa' poca robba classica, che nun semo adeguati pe affronta' nuove e inesplorate frontiere der sesso. Nun ciavemo 'a preparazzione. E te Da' peppiacere, quanno pubblichi ste notizzie mettece n'avvertenza: Attenzione Il sesso nuoce gravemente ai poveracci. Anfatti, perché non li fa godere come i ricchi, ar massimo li fa riprodurre.

Borgataro

 

Lettera 23

ian fleming ian fleming

Caro Dago, se nel 1959 il papà di "007" Ian Fleming pensava che l'omosessualità fosse una malattia psico-patologica, non si può dire che fosse omofobo, ma solo conformista. Come tutti quelli che oggi sono favorevoli ai matrimoni gay: si segue la "moda" per non restare isolati.

Raphael Colonna

 

Lettera 24

Caro Dago, abbiamo letto che la primissima cosa fatta dal commissario romano Tronca, è stata quella di spostare la scrivania, posizionata davanti la finestra, e nasconderla. Motivo? Evitare il tiro dei cecchini. Questa è la dimostrazione provata di quanto Marino sia stato presente al lavoro negli ultimi mesi. Si rimane sbigottiti del fatto che una figura istituzionale non abbia capito che a Roma ti uccidono in modo diverso. Le armi da fuoco sono degne dei paesi arretrati, da noi, in special modo a Roma, basta una parola sussurrata, un finto segreto confidato ed anche se non sei colpevole, sei bruciato.

 

marino  buzzi 02JPGmarino buzzi 02JPG

Ne avremo un esempio anche con il processo di Mafia Capitale; vedrete che molte accuse cadranno, per mille motivi. Non perché i reati non siano stati commessi, ma perché il numero dei coinvolti è talmente alto che lo si giustificherà presentandolo come sistema necessario. Ne sa qualcosa Odevaine il quale si è giustificato dicendo che se lo Stato non paga, uno si deve arrangiare.

 

Lui ha ricoperto il ruolo di facilitatore di rapporti; in epoca lontana si chiamavano sensali o mezzani. Insomma uno che aveva le mani in pasta e come spesso accade in Italia, nemmeno dotato del coraggio di dire ho sbagliato sono colpevole. La giustificazione istituzionalizzata che diventa prassi e quindi non punibile.

 

Anche noi nel nostro piccolo lo facciamo, ma non abbiamo la faccia di bronzo (stavo usando altro termine più consono) di vantarcene a mezzo stampa. Siamo in Italia, terra dove tutto è possibile, anche che un condannato per droga diventi un perno della macchina amministrativa della capitale. Incrociamo le dita sperando nel solito terremoto politico che dia speranza al nostro futuro. Saluti

buzzi e marinobuzzi e marino

Pegaso Nero

 

Lettera 25

D'Agostino scusami, ma quando ci vuole, ci vuole. Te lo dico goliardicamente: sei una testa di cazzo. Tanto tu di cazzi te ne intendi! Come puoi accostare,  e correlare in modo assurdo da par tuo nel titolo del tuo "servizio", il fatto che Lavrov ha "marciato" a Parigi, per la vicenda dell'assassinio dei vignettari francesi di Charles Hebdo, con la sacrosanta indignazione di Putin per le vignette antirusse che questi disegnatori francesi hanno fatto.  Ma come si fa ad essere così ipocriti, fatui, e di parte a prescindere? 

 

E' chiaro che a Parigi Lavrov è andato per dire che - nonostante la  evidente spudorata sguaiatezza dei disegnatori che  hanno colpito  al cuore i credenti musulmani puliti, per non parlare delle vignette demoniache contro Papa Benedetto XVI - anche chi ti sputa addosso irridendo ai tuoi valori più sacri, non può essere ucciso per questo. Ma messo in galera sì, aggiungo io. Per quale motivo io devo essere silenziato come cattolico quando uno viene a sporcare la sacralità di Cristo, della Madonna e dei Santi?

 

Sergey Lavrov Sergey Lavrov

Con quale diritto un Chales Hebdo può ferire nell'intimo miliardi di persone e pensare di farla franca? E chi si lamenta di una simile satira viene deriso dai vari professionisti del progressismo, prontissimi però a rivedere le proprie posizioni all'occorrenza e alla bisogna quando gli fa più comodo. Le vignette propalate da Chales Hebdo sulla sciagura russa fanno schifo, sono un affronto non solo per la Russia, ma per ogni uomo di buona volontà.

 

Che poi Putin (uno dei pochi leader  votato dalla stragrande maggioranza del suo popolo, e non mi si venga a dire che i russi sono tutti stronzi quando conviene, mentre erano bravi sotto il PCI ) sia antipatico ai vari dagostini e compagni di merende perchè persegue una linea di governo ispirata ai valori cristiani in materia di cosiddetti diritti civili è tutt'altra cosa. In sostanza siamo alle solite: siccome una cosa non piace agli USA e ad UE che si ritengono solo loro i portatori del progresso (ma de che?) allora tutto il resto è da buttare, combattere con ogni mezzo, sfibrare sino a far prevalere il peggio. Come in questo sito.

vignette charlie hebdo sul disastro aereo russo nel sinaivignette charlie hebdo sul disastro aereo russo nel sinai

Ranieri da Monaco di Baviera (ex Luciano)

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