IL PROVINO? UNA SCUSA PER UN POMPINO - QUANDO VICTORIA SILVSTEDT DETTE IL BENSERVITO A WEINSTEIN: “VENNE NELLA MIA STANZA D’ALBERGO CON LA SCUSA DI UN PROVINO, MA LE SUE INTENZIONI ERANO ALTRE. ‘GRAZIE, NON MI INTERESSA QUESTA COSA’, RISPOSI…” – “CHIRURGIA PLASTICA? ODDIO, NO. HO TROPPA PAURA DEGLI AGHI. SOLO UNA VOLTA, DA GIOVANISSIMA, MI RIFECI IL…”
Fabrizio Barbuto per "Novella 2000"
Victoria Silvstedt su Novella 2000
Se Barbie potesse scegliere di incarnarsi, probabilmente lo farebbe nel corpo di Victoria Silvstedt. Quasi un metro e ottanta di altezza, forme mozzafiato e una chioma bionda che restituisce tanta luce quanto la sua personalità.
La showgirl svedese, oggi 50enne, tenne banco per parecchio tempo nella tv nostrana, ma la sua fama valicò anche i confini europei, a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000. A quel tempo fu scelta quale testimonial di brand come Nike a Guess, ma non solo: in veste di top model calcò le passerelle per Christian Dior, Chanel, Giorgio Armani, Valentino…
Il suo curriculum vanta anche esperienze da attrice, conduttrice e valletta. Quanto a oggi, fa la cantante e gode di ottimi riscontri: nel novembre 2024 è stata confermata come una delle partecipanti al Melodifestivalen 2025, il processo di selezione svedese per l’Eurovision Song Contest.
Inoltre, ha partecipato al Melodifestivalen con la canzone Love it, brano che ha riscosso grande successo. Si distingue per il talento Victoria, oltre che per la prorompente avvenenza. Nel 2006 la rivista britannica FHM la collocò al 39esimo posto nella classifica delle donne più sexy del mondo.
victoria silvstedt un maresciallo in gondola
Del resto, ne fece girare di teste… Qualche esempio? Il giornalista americano Chris Wragge, suo ex marito, col quale fu sposata sette anni. Ma è soprattutto l’attuale relazione di Victoria a richiamare l’attenzione della stampa: la showgirl è stata più volte fotografata in compagnia di un noto magnate svizzero. Su di loro non si sa di più. Abbiamo raggiunto Silvstedt a Monte Carlo, dove vive da tempo.
Victoria, la tua nuova casa, Monte Carlo, è emblema di lusso e ricchezza. Sono ideali che ti rappresentano?
«Solo in parte. Sono per lo più una donna semplice, che non perde di vista i veri valori; soprattutto la famiglia... La mia vita si divide tra Francia e Svezia, dove vivono i miei, che vado spesso a trovare. Diciamo che sono 60 per cento semplicità, 40 per cento lusso. Cerco sempre di tenere a mente quanto sia fortunata. C’è voluto molto per arrivare fin qua, ho lavorato sodo, ma i sacrifici mi hanno ripagata».
Nel corso della tua carriera ti è capitato di posare senza veli, è memorabile la copertina di Playboy del 1997 nonché un calendario, nel 2003… Te ne sei pentita?
«Per mia natura non rimpiango niente, soprattutto in questo caso. Dopo quella copertina la mia popolarità esplose in tutto il mondo. Una casa di produzione cinematografica mi offrì un contratto e la TV mi propose dei lavori bellissimi. Fu un trampolino di lancio, figuriamoci se me ne pento».
Ti è mai capitato di vivere la tua bellezza come una condanna?
ASHLEY JUDD - VINCE VAUGHN - HARVEY WEINSTEIN
«Tutt’altro! La maggior parte di ciò che ho, l’ho conquistata grazie alla bellezza... Anche la mia gentilezza ha fatto sì che mi venissero spalancate le porte. Ho un carattere solare, positivo e porto rispetto a chiunque; non faccio la star, insomma. Anzi, penso sia soprattutto la mia cordialità, ancor più della bellezza, a permettermi di stare ancora in alto e lavorare».
Sei fidanzata? Si chiacchiera di sì…
«Di questo preferisco non parlare, ho molto riguardo della mia vita privata. Confermo solo che sì, nella mia vita c’è un uomo, ma non do approfondimenti su di lui; su di noi».
Negli ultimi anni si è molto parlato di abusi e molestie nello showbiz. A te è mai capitato di subirne?
«Sì, è capitato, ma sono stata abbastanza forte da difendermi. Quando vivevo a Los Angeles, Harvey Weinstein venne nella mia stanza d’albergo con la scusa di un provino, ma le sue intenzioni erano altre. “Grazie, non mi interessa questa cosa”, risposi. Lo showbiz è un ambiente pieno di situazioni piacevoli, ma ce ne sono anche di sporche e bisogna imparare a difendersene».
Che rapporto hai con il tuo corpo? Ti capita di ricorrere alla chirurgia estetica?
«Oddio, no. Ho troppa paura degli aghi. Solo una volta, da giovanissima, mi rifeci il seno. Lo scorrere del tempo lo tengo a bada con le sane abitudini: sport e cibo salutare».
Solare, spumeggiante, positiva… è così che appare Victoria Silvstedt, ma hai mai sofferto di depressione?
«Potrei rispondere di sì, in un certo senso. La separazione da mio marito mi fece stare molto male. Fu un periodo in cui mi interrogai a lungo e mi rimproverai di aver sbagliato. Per di più, per ragioni di lavoro, mi dividevo tra Roma e Parigi, non avevo il tempo di vedere uno psicologo. Quel dolore era tutto sulle mie spalle. Fu un vero e proprio burnout. Per due anni non feci altro che tormentare me stessa: “Oddio, che cosa ho fatto?!”, mi chiedevo».
Perché tra te e il tuo ex marito finì?
«Ero presa dal lavoro e lui provava a convincermi a diventare l’angelo del focolare, la donna di casa. Voleva un bambino, io non mi sentivo pronta a questo passo».
Oggi ti consideri una donna felice?
«Sì, perché sono consapevole di ciò che ho avuto e ho. Il mio passato e il mio presente si incontrano su un sentiero di gratitudine, si danno la mano e proseguono assieme, verso un futuro che immagino splendido».
victoria silvstedt ezio greggio un maresciallo in gondola
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