LE PUGNETTE FANNO DIVENTARE CIECHI E PURE POVERI - QUANTI MASCHIETTI SOGNANO LA STORIA FUGACE, MAGARI ONLINE? - E COSÌ PRIMA TI RITROVI A PARLARE CON UNA BIONDONA TUTTA CULO E TETTE CHE TI CHIEDE DI SPOGLIARTI, E IL SECONDO DOPO, QUANDO SEI A UCCELLO DI FUORI, QUELLA TI IMPONE DI PAGARLA PER NON DIFFONDERE IL VIDEO DI TE CHE FAI LO ZOZZONE DAVANTI A UNA WEBCAM - IN FRANCIA UN PAIO DI VITTIME SI SONO SUICIDATE...

Giampiero Martinotti e Michela Marzano per "la Repubblica"

La solitudine genera anche illusioni, può far credere che dietro una webcam ci sia davvero una possibile anima gemella o qualcuno disponibile per una semplice avventura. L'industria del sesso fa lauti profitti su Internet, ma adesso la criminalità ha trovato una nuova attività legata al sesso e all'isolamento amoroso: il ricatto.

Basta approfittare degli sprovveduti, di chi crede di aver sedotto in due minuti una bella donna dalle forme prorompenti e che è talmente illuso da spogliarsi immediatamente davanti a una webcam, per poi ritrovarsi filmato e ricattato.

Le Monde ha dedicato una pagina al fenomeno, i forum pullulano di gente che si lamenta della propria ingenuità. Sulla rete c'è di tutto: ricattatori, pedofili, delinquentelli di provincia. E la solitudine spinge i più fragili a credere a tutto pur di toccare il sogno di un vero amore.
La tecnica per ricattare giovani, giovanissimi e maturi dei due sessi è sempre la stessa: bisogna sedurre l'interlocutore, dargli fiducia, fargli credere di essere di fronte a qualcuno di affidabile.

Poi tutto diventa uno scherzo da ragazzi: quando lui o lei si spoglia, qualsiasi programmino consente di filmare tutto. A quel punto, arriva il ricatto: le immagini saranno messe in rete a meno di un pagamento via Paypal o Western Union per destinatari situati in Africa o nei paesi dell'ex Unione sovietica. E per farvi pagare tutti i mezzi sono buoni: un ragazzo racconta a Le Monde di aver ceduto di fronte all'immagine di una bella donna formosa che gli chiedeva di spogliarsi e di mostrare il proprio sesso. Detto fatto, ovviamente, poiché gli uomini cedono molto più facilmente all'illusione: la donna l'ha minacciato immediatamente di accusarlo di pedofilia, di inviare il video ai suoi contatti.

Migliaia di persone si ritrovano nella stessa situazione. I ricattatori non esitano a mandare ai poveretti messaggi di finti procuratori della Repubblica della Costa d'Avorio o di altri paesi, non mollano la preda. Alcuni siti, come Badoo.com, sembrano particolarmente utilizzati, ma ce ne sono centinaia e centinaia, più o meno indifferenti a quel che succede tra chi si connette: in fondo, le vittime sono in gran parte maggiorenni, anche se pare in crescita il numero degli adolescenti che cadono nella trappola.

E' un meccanismo pericoloso. I poliziotti specializzati lo riconoscono: di fronte alla minaccia di vedere un video che li ritrae con tanto di nome e cognome in costume adamitico diffuso in tutto il pianeta, la gente si spaventa, accetta di pagare. E i ricatti a volte possono essere esosi. Secondo Vincent Lemoine, capo della cellula che si occupa
di questi casi, in Francia ci sarebbero almeno due suicidi esplicitamente legati a questo tipo di ricatto.

La vergogna, l'impossibilità di pagare, il semplice terrore della pubblicità per persone virtualmente esuberanti e concretamente timide può spingere a passi estremi. Gli adolescenti, sempre più numerosi a chattare e a discutere sui forum, stanno diventando una preda fin troppo facile per le organizzazioni criminali, anche se in estate sono soprattutto gli adulti a cadere in trappola: chi resta solo in città è più esposto degli altri alle illusorie tentazioni della rete.

 

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