CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - IL “CORRIERE DELLA SERA”: “DOPO LA PROCLAMAZIONE UFFICIALE A ‘GOVERNATORE DI VENERDÌ’, STEFANI LASCIA UFFICIALMENTE LIBERO UNO SCRANNO IN PARLAMENTO”. SAREBBE ORA INTERESSANTE CAPIRE CHI È IL GOVERNATORE DI SABATO - DAL SITO DI “AVVENIRE”, QUOTIDIANO DEI VESCOVI: “FURTI IN CRESCITA NEI NEGOZI E NEI SUPERMERCATI: ‘LA COLPA È ANCHE DELLE CASSE AUTOMATICHE’”. EGO TE ABSOLVO…
Dalla rubrica “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicata da "Il Foglio" – Estratto
• Wilde. «E Oscar Wilde finì in prigione dopo che Il ritratto di Dorian Gray venne bollato come opera corruttrice: non perché spingesse al vizio, ma perché osava mostrarne il fascino, la seduzione, la decomposizione morale», racconta Roberto Saviano sul Corriere della Sera.
Messa in questo modo, sembra che lo scrittore sia stato incarcerato per lo scandaloso contenuto della sua opera. Non è così.
alberto stefani presidente della regione veneto
Wilde fu arrestato e processato con l’accusa di «atti di grave indecenza», cioè rapporti omosessuali, all’epoca considerati nel Regno Unito un reato in base al Criminal law amendment act del 1885, comunemente noto come emendamento di Labouchère. Il 25 maggio 1895 fu dichiarato colpevole di «gross indecency» e condannato a due anni di reclusione con lavori forzati. [13 dicembre 2025]
• Venerdì. Martina Zambon sul Corriere della Sera: «Dopo la proclamazione ufficiale a governatore di venerdì, Stefani lascia ufficialmente libero uno scranno in Parlamento». Sarebbe ora interessante capire chi è il governatore di sabato. [9 dicembre 2025]
• Distinguere. «Una serie di siti si arrogano il diritto di stabilire ciò che è vero da ciò che non lo è», si scandalizza Maurizio Belpietro, direttore di Panorama, nell’editoriale intitolato «Il giornalismo libero non ha “bollini”». Costruzione sgangherata. «Da» introduce una separazione materiale.
la repubblica il senatore sulla donna sfregiata
«Stabilire», invece, opera una valutazione o una qualificazione logica. Nella grammatica normativa, non si «stabilisce X da Y». Quindi la frase, per essere corretta, abbisognava di un verbo differente: «Una serie di siti si arrogano il diritto di distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è».
Più avanti, fedele al suo ben noto conflitto permanente con le virgole, Belpietro aggiunge: «Siamo una categoria super vigilata, che ormai è costretta pure a misurare le parole, perché a proposito di stranieri, parlare di migranti o di clandestini può essere giudicato discriminatorio». Il segno di punteggiatura dopo «stranieri» appare del tutto incongruo. Non lo sarebbe stato con un’altra virgola dopo «perché». [10 dicembre 2025]
avvenire i furti sono colpa delle casse
• Colpa. Titolo dal sito di Avvenire, quotidiano dei vescovi: «Furti in crescita nei negozi e nei supermercati: la colpa è anche delle casse automatiche». Ego te absolvo. [8 dicembre 2025]
• Deserto. Mirella Molinaro sulla Verità si occupa della donna stuprata a Roma: «A quell’ora la stazione della metro era deserta e non c’era nessuno». Che disdetta. E pensare che di solito i luoghi deserti sono affollati. [10 dicembre 2025]
• Danni. «Mettiamo a repentaglio l’euro con piani illegali di rapina degli asset russi, che dovremo poi restituire e pagare pure i danni», sentenzia Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, nell’editoriale in prima pagina.
Il periodo presenta un’evidente asimmetria: la seconda parte non si collega correttamente al verbo «dovremo», perché «pagare pure i danni» non è sintatticamente coordinato con «che dovremo poi restituire». Bastava scrivere: «Che dovremo poi restituire, pagando pure i danni». [9 dicembre 2025]
• Truppe. Lucia Sgueglia, inviata del Tg3 sul fronte ucraino, nell’edizione delle ore 19 parla di Pokrovsk: «Per prenderla i russi hanno ammassato quasi 200.000 truppe».
Vabbè che in inglese il plurale troops significa «milizie, militari, soldati, truppe», ma Sgueglia dovrebbe tenere conto che si rivolge in italiano agli italiani e che truppa nella nostra lingua significa (specialmente al plurale) «qualsiasi complesso organico di forza militare» o, estensivamente, «il complesso dei soldati semplici», non i singoli militari. Perciò parlare di «200.000 truppe» equivale a dire «200.000 eserciti», che non esistono neppure sull’intera faccia del pianeta. [8 dicembre 2025]
• Convolare. Il Corriere della Sera dedica una notizia (incomprensibile) a Hanan Elatr, la vedova del giornalista Jamal Khashoggi, «che aveva sposato con rito islamico 3 mesi prima della sua uccisione il 2 ottobre 2018 nel consolato saudita a Istanbul, dove si trovava per ottenere i documenti per convolare con la nuova fidanzata, la turca Hatice Cengiz». Un tempo si convolava a giuste nozze. Ora, nell’era dei voli low cost, si convola e basta. [19 novembre 2025]
• Posizione. Titolo dalla Repubblica: «L’ex senatore sulla donna sfregiata / “A qualcuno la moglie piace cotta”». Oscena la frase. Ma la posizione dell’ex parlamentare non è da meno. [24 novembre 2025]
• Nato. M. Me. sul Sole 24 Ore: «Ma l’aumento della spesa militare per la NATO – di cui comunque la Norvegia non fa parte – sollecitato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la crisi russo-ucraina stanno rompendo il vecchio paradigma».
Non solo la Norvegia è nella Nato, ma era addirittura fra i 12 Paesi che il 4 aprile 1949 firmarono a Washington il Trattato del Nord Atlantico che la fece nascere. Non per nulla il predecessore di Mark Rutte, attuale segretario generale della Nato, era Jens Stoltenberg, politico norvegese di primo piano. [14 novembre 2025]
• Io. Rocco Casalino, ex capo comunicazione del Movimento 5 stelle ed ex portavoce del premier Giuseppe Conte, si confida con Emanuele Buzzi del Corriere della Sera: «Eravamo in una sala riservata a Buckingham Palace io, la regina Elisabetta, Trump, Macron e Conte». In quest’ordine, eh. Io e tutti gli altri a seguire. Ma forse voleva dire «Dio», solo che s’è mangiato la consonante. [11 novembre 2025]




