2022pulci2803

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - DONATELLA DI CESARE SUL “FATTO QUOTIDIANO”: “TEMERARIE PAROLE DI ‘JOHN’ BIDEN, FORSE UNO DEI PEGGIORI PRESIDENTI AMERICANI”. NOSTALGIA (CANAGLIA) DI KENNEDY? IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI CONTINUA A CHIAMARSI JOSEPH BIDEN, MEGLIO NOTO COME JOE - DALL'EDIZIONE WEB DELLA “GAZZETTA DELLO SPORT”: ‘SE MANCINI NON CONTINUA, CANNAVARO IN POLE. POI GATTUSO O DE ZERBI. IL CAPITANO DEL ‘20006’ POTREBBE ARRIVARE CON LIPPI D.T. DI TUTTE LE SQUADRE AZZURRE”. QUESTI CREDONO PROPRIO DI ESSERE ETERNI…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

STEFANO LORENZETTO

Donatella Di Cesare sul Fatto Quotidiano: «Temerarie parole di John Biden, forse uno dei peggiori presidenti americani». Vittorio Macioce sul Giornale: «John Biden parla dalla frontiera dell’Occidente».

 

Nostalgia (canaglia) di Kennedy? Il presidente degli Stati Uniti in carica attualmente continua a chiamarsi Joseph Biden, meglio noto come Joe Biden.

 

joe biden a varsavia 2

***

Il coltissimo Mephisto Waltz persevera diabolico su Domenica, inserto culturale del Sole 24 Ore. Stavolta parla della «distruzione dei libretti rossi dei tempi di Mao». Non risulta che sia mai avvenuta la rottamazione del manuale contenente le massime del Grande Timoniere.

mao zedong

 

Casomai erano alcuni suoi lettori a distruggere libri, cose e vite altrui. Fra l’altro, l’operazione vagheggiata da Mephisto Waltz si sarebbe rivelata alquanto improba: Citazioni dalle opere del presidente Mao Zedong, meglio noto come Libretto rosso per il colore della copertina e il piccolo formato, fu stampato in 800 milioni di copie, il che – stando al Guinness world records 1995 – ne fa l’opera più diffusa nella storia dell’umanità dopo la Bibbia (5 miliardi di copie) e il Corano (800 milioni).

 

messaggio disk full di windows

Mephisto Waltz ci offre anche un saggio delle sue stravaganti cognizioni informatiche: «Al pari della memoria di un computer che, quando viene introdotta un’ulteriore informazione, se è già zeppa, ne caccia fuori a caso un’altra».

 

Non è così. Quando lo spazio sul disco fisso si avvicina all’esaurimento, nulla viene cancellato. Semplicemente Windows rallenta sino a far comparire un messaggio di errore, che invita l’utente a liberare spazio, data l’impossibilità di memorizzare nuovi file. Quantomeno accade così nei pc utilizzati dagli umani. Per quelli in dotazione nelle Malebolge non sapremmo.

la repubblica qual'è

 

***

Nella pagina che apre la sezione Cultura della Repubblica, Lara Crinò intervista il dissidente cinese Ai Weiwei, «grande nome dell’arte contemporanea». Domanda finale: «Qual’è la lezione che possiamo trarre degli antichi?». Fatevi una cultura.

 

***

Lucetta Scaraffia scrive sulla Stampa: «I poveri bambini dispersi dal mercato degli uteri in Ucraina sono le vittime di una distorta idea dei diritti individuali».

 

lucetta scaraffia foto di bacco

Ne nasce un dibattito. «Le madri surrogate ucraine non sono vittime, molte di loro raccontano una storia di libertà.

 

La scrittrice Helena Janeczek interviene sul caso della GPA (gestazione per altri)», titola qualche giorno dopo il quotidiano torinese. Janeczek osserva: «Il dramma nasce dunque tanto dalla legge ucraina che consente agli stranieri spostati e eterosessuali il riconoscimento presso le rispettive ambasciate dei bambini nati con la GPA, quanto dal fatto che sia illegale all’estero». Senza volerlo, con un refuso, spostati anziché sposati, ha dato ragione a Scaraffia.

helena janeczek vincitrice del premio strega 2018 (9)

 

***

Titolo sotto la testata di Domani: «Contestato in Polonia Salvini, ammiratore di Putin “convertito”». Putin si è convertito? No? Si è convertito Salvini? Allora bisognava scrivere «ammiratore “convertito” di Putin».

 

***

Don Marco Pozza, che di mestiere dovrebbe fare il cappellano nel carcere Due Palazzi di Padova ma s’è un fiantìn (un pochino) montato la testa – come dicono in Veneto – da quando ha cominciato a intervistare il Papa su Tv2000 e a dargli del tu, celebra i 9 anni del pontificato bergogliano.

 

SALVINI IN POLONIA MEME

Ecco i passi salienti del panegirico su Specchio della Stampa. «Un pontificato, quello di Papa Francesco, che in questi anni ha tessuto assieme la bellezza di una narrazione collettiva con la brutalità di un casting».

 

E poi: «Quel minuto monolocale di Santa Marta nel quale giace una riserva di profezia difficilissima da arginare». E poi: «La verità ama i tempi lunghi per dipanarsi come una matassa». E poi: «Ad ogni starnuto stagionale, gli confezionano il coccodrillo funebre: quanta voglia hanno che muoia! Lui, generale d’armata, rimanda al mittente: “Mai fare i conti senza l’oste, belli miei!”».

don marco pozza bergoglio

 

E poi: «Guaiti, nitriti, ruggiti, muggiti, grugniti: la Chiesa è un gregge variopinto con molte voci». E poi: «Il generale ha semplicemente appeso al Cupolone lo striscione: “Fine dei travestimenti. Viva i lineamenti”».

 

E poi: «Il mare è mosso, agitato, imbroglione: eppure lui si salva. Sarà per il fatto che, se non conosci il mare, non sarà la divisa a salvarti. Soprattutto in giornate in cui il diavolo t’accarezza i capelli». Non lo diciamo a lei, reverendo soldato Pozza, ma alla sua lingua: riposo!

 

esplosione a kharkiv

***

Il Corriere della Sera racconta, da Kharkiv, «seconda città dell’Ucraina e una tra le più martoriate dall’invasione russa», la storia di Alevtina Shernina, 91 anni. «“Provo una rabbia disumana – dice la nuora Natalia – per il fatto che ha iniziato la sua vita a Leningrado sotto l’assedio, morendo di fame, vivendo nel freddo e nella fame, e sta finendo la sua vita in circostanze simili”».

gazzetta dello sport il capitano del 20006

 

Se è morta di fame, ci pare scontato che vivesse nella fame. Meno scontato è che fosse morta nascendo e che ora stia finendo la sua vita di nuovo, segno che era almeno risuscitata.

 

***

Secondo Nicola Borzi, che lo scrive sul Fatto Quotidiano, la holding Exor «tra le altre attività controlla Ferrari, Juventus, Louboutin e Gedi, il gruppo editoriale che pubblica Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e un’altra quarantina di testate».

john elkann foto mezzelani gmt 146

 

Oltre ai tre giornali citati, in realtà Gedi controlla otto quotidiani locali, un trisettimanale e cinque periodici. Totale: 17 testate (erano 18 fino a qualche giorno fa, quando è stato ceduto ad altro editore L’Espresso). Anche volendo aggiungere le quattro radio, si arriverebbe a 21, grosso modo la metà di quanto scritto da Borzi.

 

***

Titolo dall’edizione web della dello Sport: «Se Mancini non continua, Cannavaro in pole. Poi Gattuso o De Zerbi. Il capitano del 20006 potrebbe arrivare con Lippi d.t. di tutte le squadre azzurre». Questi credono proprio di essere eterni.

palazzi distrutti a kharkiv

 

 

kharkiv dopo i bombardamenti 3

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...