2025pulci0311

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DEL “FATTO QUOTIDIANO”: “IL GENOCIDIO È FALLITO E NETANYAHU HA PERSO”. QUINDI È UFFICIALE: IL GENOCIDIO NON C’È STATO - GIAN CARLO CASELLI E VITTORIO BAROSIO SULLA “STAMPA”: “DOBBIAMO PERÒ AGGIUNGERE CHE CIÒ VALE OGGI, MA POTREBBE ESSERE RIBALTATO DOMANI, ‘SE DIVENTASSE LEGGE’ LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE FRA PM E GIUDICI”. DOBBIAMO PERÒ SEGNALARE, ILLUSTRISSIMI, CHE È GIÀ DIVENTATA LEGGE…

Dalla rubrica “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicata da "Il Foglio" – Estratto

 

raniero la valle

Netanyahu. Titolo dato dal Fatto Quotidiano a un editoriale di Raniero La Valle, novantaquattrenne ex senatore ed ex deputato della Sinistra indipendente: «Il genocidio è fallito e Netanyahu ha perso». Quindi è ufficiale: il genocidio non c’è stato. [9 ottobre 2025]

 

Se. Gian Carlo Caselli e Vittorio Barosio in un editoriale sulla Stampa: «Dobbiamo però aggiungere che ciò vale oggi, ma potrebbe essere ribaltato domani, se diventasse legge la separazione delle carriere fra Pm e giudici». Dobbiamo però segnalare, illustrissimi, che è già diventata legge. [31 ottobre 2025]

 

il fatto quotidiano genocidio fallito

Schwa. Nella rubrica Giù la maschera, sulla prima pagina del Giornale, Luigi Mascheroni prende in giro con arguzia una deputata del Movimento 5 stelle che alla Camera ha difeso «le studentesse e gli studentessi» e conclude, a proposito dei pentastellati: «Non solo non hanno mai aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno. Ma neanche un dizionario».

 

Purtroppo, però, fin dall’incipit Mascheroni inciampa proprio sul genere: «Noi, che siamo patriarcali dentro, pensavamo di non dover mai rimpiangere gli asterischi, la Schwa, la direttora, la ingegnera, la medica, la assessora...».

 

Ahi, ahi. Sul dizionario schwa è sostantivo maschile invariato. (In astratto, il rubrichista potrebbe aver scritto «la schwa» con intento ironico, considerati i successivi sostantivi maschili concordati al femminile.

 

gian carlo caselli

In tal caso, come c’insegnò Mario Cervi, un direttore del Giornale con il quale Mascheroni scrisse un libro, vale sempre la lezione che fu impartita da Indro Montanelli allo stesso Cervi: “Usa l’ironia con parsimonia. I lettori non la capiscono”»). [31 ottobre 2025]

 

Nomen. «E sapete cosa invoca il premier belga Bart De Wever per tracciare la sua insuperabile linea (omen nomen) rossa?», si chiede Paolo Valentino sul Corriere della Sera. Sembrerebbe un gioco di parole sul cognome De Wever, che in olandese significa «il tessitore». Ma, a parte che non si capisce che cosa c’entri una linea con la tessitura, in latino si dice ancora «Nomen omen», composto di nomen («nome») e omen («presagio»), non «Omen nomen». [20 ottobre 2025]

 

bart de wever

Coltello. Nadia Boffa su Huffpost: «Il filmato mostra i soldati di Sde Teiman che prendono da parte un detenuto, lo circondano con scudi antisommossa per impedirgli di vedere, mentre viene accoltellato al retto con un oggetto appuntito». Quando si dice prendere qualcosa di punta. [31 ottobre 2025]

 

Niente. Nel suo editoriale di prima pagina, Maurizio Belpietro, direttore della Verità, sostiene che nel caso della Flotilla «gli aiuti c’entrano niente». Niente e nulla sono due pronomi indefiniti che «hanno forza di negazione solo quando sono preposti al verbo di modo finito: niente gli basta, nulla mi sorprende.

 

roberto burioni

Quando sono invece posposti, richiedono sempre, nel buono stile moderno, la negazione: non gli basta niente, non mi sorprende nulla; non sarebbe quindi ben detto: “Gli basta niente”, “Mi sorprende nulla”». (Aldo Gabrielli, Dizionario Linguistico Moderno). Perciò bisognava scrivere: «Gli aiuti non c’entrano niente».

 

Nel medesimo periodo, fa capolino il ben noto conflitto permanente di Belpietro con le virgole: «L’aspetto più incredibile è che ormai a tutti appare chiaro come la missione umanitaria per portare cibo a una popolazione affamata, in realtà sia tutt’altro». Il segno di punteggiatura dopo «affamata» separa il soggetto («la missione umanitaria») dal verbo («sia»). [2 ottobre 2025]

 

luigi mascheroni

Po’. In un trafiletto dedicato alle condizioni di Alberto Trentini, detenuto da quasi un anno nelle carceri del regime venezuelano, F.B. sul Corriere della Sera conclude così: «Nella visita dei giorni scorsi l’ambasciatore italiano in Venezuela lo ha trovato un dimagrito ma in buone condizioni». Fa un po’ senso. [10 ottobre 2025]

 

Solecismo. Il virologo Roberto Burioni in un editoriale sulla Repubblica: «Insomma, i social sono costruiti più per litigare che per apprendere, e dobbiamo prendere atto non solo di questo, ma anche il fatto che sono in mano a individui ricchissimi che rivaleggiano per ricchezza e potere con gli Stati sovrani».

 

Dobbiamo prendere atto anche del fatto che il virus del solecismo (uso errato di forme linguistiche in morfologia o in sintassi) dilaga fra gli scienziati che si credono capaci di scrivere. [1° novembre 2025]

 

d di repubblica tradimento

Possibile. Marco Bresolin sulla Stampa: «Per questo l’esecutivo sta facendo il possibile per vedere se è possibile anticipare il tutto». Ci pare impossibile. [21 ottobre 2025]

 

Abitanti. Mara Gergolet, corrispondente del Corriere della Sera da Berlino, afferma che «il Nordreno-Vestfalia non è solo la più popolosa regione tedesca», ma anche «la terra delle tante città che quasi senza interruzione si succedono una all’altra.

 

mara gergolet

Ben 13 hanno più di 250 mila abitanti (tutta l’Italia ne ha 14)». Invece l’Annuario statistico italiano 2024 dell’Istat specifica che a contare oltre 250.000 abitanti sono solo 12 Comuni, nel nostro Paese, in cui risiede il 15,2 per cento della popolazione. Non 14. [29 settembre 2025]

 

Infedeltà. Titolo dal sito di D della Repubblica: «Claudio F.: “Per vendicarmi di una donna che mi aveva rifiutato in passato, ho tradito mia moglie”». Una scusa la si trova sempre. [21 settembre 2025]

 

Alberto Trentini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?