cinquanta sfumature basinger

1. MA QUALE “CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO”! IL PRIMO FILM SADOMASO DI MASSA FU “NOVE SETTIMANE E MEZZO”: CON KIM BASINGER E MICKEY ROURKE, LA STORIA DI UN INFERNO VERO 2. GIÀ VIETATO IN MALESIA, PER ALCUNE ORGANIZZAZIONI AMERICANE E CANADESI, IL FILM ROMANTICIZZA LA VIOLENZA SESSUALE. “NON C’È NIENTE SBAGLIATO NEL BDSM MA IL LIBRO RENDE ROMANTICO GLI ABUSI DI UN UOMO”. SI PREVEDONO PROTESTE ALLA PRIMA DEL FILM 2. IL LIBRO È STATO DIVORATO DA OLTRE 100 MILIONI DI PERSONE, E I NEGOZI DI SEX TOYS SI ASPETTANO CLIENTI IN CERCA DI FRUSTE, MANETTE E ACCESSORI FETISH, TRA CUI "ULTIMATE DATE NIGHT SET" (152$), UN PACCHETTO ESTREMO CON IL VIBRATORE "GREEDY RABBIT"

VIDEO - IL TRAILER DI “50 SFUMATURE DI GRIGIO”

 

 

da http://i100.independent.co.uk

 

nove settimane e mezzo primo sadomaso mainstreamnove settimane e mezzo primo sadomaso mainstream

Il film “Cinquanta sfumature di grigio” è già stato vietato in Malesia, ma ora partono all’attacco anche gli attivisti di organizzazioni americane e canadesi con la campagna “#50dollarsnot50shades”. Secondo loro, il film romanticizza la violenza sessuale e le relazioni violente: «I soldi che darete al film, ai biglietti per il cinema, ai pop corn e alle baby-sitter, potreste invece donarli alle vittime di abusi e di violenza domestica, come quella resa glamour in “Cinquanta sfumature di grigio”. Non c’è niente sbagliato nel BDSM ma il libro rende romantico un uomo che compie abusi». Si prevedono proteste alla prima del film.

 

pigiama fifty shades of greypigiama fifty shades of grey

Intanto il “Daily Star” riporta che la azienda “Brewer Innis & Gunn” ha realizzato un afrodisiaco chiamato “50 Shades of Green”, in occasione di San Valentino e dell’uscita del film. Contiene alcol, ginseng, luppolo verde, ginkgo biloba, tutti nutrienti che promettono eccitazione sicura. Ogni bottiglia costa la bellezza di 30 sterline.

 

lingerie per san valentinolingerie per san valentino

“The Nation” rivela che i negozi di “sex toys” si preparano a fare grandi affari. Il libro è stato divorato da oltre 100 milioni di persone, e ci si aspettano clienti in cerca di fruste, manette e accessori fetish. Nei “sex shop” americani si trova di tutto. A “Babeland”, catena presente a New York e Seattle, sono arrivati una ventina di nuovi oggetti marcati "Fifty Shades", tra cui "Ultimate Date Night Set" venduto a 152 dollari, un pacchetto estremo che contiene il vibratore "greedy rabbit". Le sedi di Soho e Manhattan hanno registrato un aumento di vendite del 40%. Le “sfere del piacere” citate nel libro sono schizzate al 500%.

 

lingerie bondagelingerie bondage

L’autrice E.L. James ha prontamente disegnato la lingerie a tema, che si vende in qualsiasi “Tesco”. La linea natalizia era rivolta alle casalinghe, non si mostrava particolarmente sexy, e includeva normali pigiami con disegnata una mascherina fetish. La linea ideata per San Valentino è molto più spinta, e si ispira alla tecnica di legatura giapponese nota come “Shibari”.

 

Helen O’Hara per “The Telegraph”

 

Si è scritto e detto molto sul bestseller “Cinquanta sfumature di grigio”, ma non è il primo film erotico mainstream. La stessa sorte toccò a “Nove settimane e mezzo”, la cui autrice  si nascose dietro pseudonimo. Si trattava della giornalista Ingeborg Day, con un passato oscuro alle spalle.

lingerie fifty shades of greylingerie fifty shades of grey

 

Figlia di una SS nazista, trasferita da piccola negli Stati Uniti, ha dovuto affrontare la morte del figlio di sette anni e un divorzio. Poi a New York è diventata direttrice di una rivista femminista e, proprio in questa fase, ha avuto quella relazione perversa raccontata nel libro, semi-autobiografico.

 

Anche in quel caso la pubblicazione attirò lettrici donne e il film regalò il successo mondiale. Mentre su “Cinquanta sfumature di grigio” le notizie girano veloci, su “Nove settimane e mezzo” molto ancora resta segreto.

 

kim basinger in nove settimane e mezzokim basinger in nove settimane e mezzo

“Cinquanta sfumature di grigio” ha una regista che ha protetto e consultato il cast, in “Nove settimane e mezzo” il regista fece vivere un inferno alla sua protagonista, per ritrarre al meglio la sua relazione sadomaso. Kim Basinger interpretava una donna in carriera, con un lavoro di responsabilità (come Ingeborg Day), che provava piacere nell’arrendersi completamente ad un uomo che la manipolava e la teneva in manette.

kim basinger nel film nove settimane emezzokim basinger nel film nove settimane emezzo

 

 

Era un rapporto che si spingeva oltre i limiti, così come era stato il rapporto vissuto dall’autrice, che usava il libro per riprendersi dalla tempesta emotiva che l’aveva investita. Usò lo pseudonimo per proteggere la sua famiglia dallo scandalo. Non era scontato come oggi che un produttore si proponesse per l’adattamento cinematografico, ma Zalman King saltò su quel treno. Odiava che il suo film fosse definito “soft core” o pornografico, preferiva “thriller erotico”. Scrisse anche la sceneggiatura, con sua moglie Patricia Knop, e questa collaborazione aiutò a porre enfasi sui desideri e sulle fantasie sessuali femminili.

el james disegna la sua linea di lingerieel james disegna la sua linea di lingerie

 

Arrivò poi il regista  Adrian Lyne, che invece di descrivere le perversioni di una coppia snob newyorkese, decise di trasformarla in una storia d’amore. Il primo scontro fra Lyne e Zalman riguardò l’attore protagonista. Zalman non voleva Mickey Rourke perché era un tipo problematico, un mezzo mascalzone. Lyne lo voleva perché era pericoloso e affascinante, e non temeva le donne, aveva un istinto animalesco.

dal film cinquanta sfumature di grigiodal film cinquanta sfumature di grigio

 

Il ruolo femminile se lo contendevano Kathleen Turner, Isabella Rossellini e Teri Garr, ma alla fine fu assegnato a Kim Basinger, il cui provino fu così difficile che uscì dall’ufficio in lacrime. Le riprese durarono 10 settimane, la storia si sviluppò in ordine cronologico per essere fedele alla verità. A Rourke fu ordinato di perdere peso.

 

campagna contro cinquanta sfumature di grigiocampagna contro cinquanta sfumature di grigio

Lui e la Basinger, non dovevano assolutamente comunicare fuori dal set perché, se fossero diventati amici, si sarebbe persa la tensione sullo schermo. Kim fu quasi isolata: non doveva recitare, doveva reagire. Raccontò l’attrice: «Ero come un nervo scoperto. Una scena in particolare fu drammatica, quando dovemmo fare un gioco sadico, un patto suicida. Il mio personaggio doveva mandare giù delle pillole letali, e non sapeva che fossero di zucchero».

 

In quella scena Kim doveva sembrare devastata invece appariva bellissima. Allora il regista convocò in segreto Rourke e gli chiese di provocare Kim. L’attore la strattonò, la schiaffeggiò e la fece piangere. La scena venne bene ma fu tagliata perché, a quel punto, il personaggio maschile lo odiavano tutti.

 

bondage per san valentinobondage per san valentino

Nei 18 mesi di editing non si riuscì a condensare bene la mole di materiale. Seguirono problemi di post-produzione e di distribuzione. La stampa americana gli fu ostile, lo ritenne un prodotto monotono e adolescenziale, fu un flop al box office, ma in Italia, in Francia e altrove fece il boom. Era stata scoperta una nicchia di spettatori, quella che presto andrà a vedere “Cinquanta sfumature di grigio”.

neinte scena del tampone in cinquanta sfumature di grigioneinte scena del tampone in cinquanta sfumature di grigio

 

Ingeborg Day non scrisse più, non commentò l’uscita del film, non si fece pubblicità, e si suicidò nel 2011. 

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