
QUANDO BAUDO SE NE ANDÒ DA MEDIASET, REGALÒ A BERLUSCONI UN... PALAZZO – L’INTERVISTA DEL 2023 IN CUI SUPER-PIPPO RACCONTAVA L’ESPERIENZA AL BISCIONE: “’FESTIVAL’ CON LA CUCCARINI FU UN SUCCESSO ENORME. MA POI DECISI DI RESCINDERE L’ESCLUSIVA. ANDAI DA BERLUSCONI A DIRGLI CHE VOLEVO ANDARMENE E LUI MI CHIESE DI CEDERGLI UN PALAZZO DI MIA PROPRIETÀ. MI HA FREGATO. IO VOLEVO TRATTARE, MA SULL’ATTO C’ERA GIÀ SCRITTO TUTTO. IN QUELLA PALAZZINA DI FRONTE ALLA FAO CI MANDARONO IL TG5. ENRICO MENTANA LA CHIAMAVA PALAZZO BAUDO…”
Estratto dell'articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera” – intervista del giugno 2023
Di seguito alcuni stralci dell’ultima intervista al Corriere di Pippo Baudo, in cui ricordava come Silvio Berlusconi nel 1987 lo avesse convinto a lasciare la Rai e a firmare un contratto in esclusiva con l’allora Fininvest. Un ingaggio da 50 miliardi di lire per 5 anni.
Il primo incontro?
«Mi volle conoscere, andai a incontrarlo ad Arcore e mi disse che mi voleva come direttore artistico delle sue reti. Io tentennavo perché lui aveva Mike Bongiorno, ma mi tranquillizzò dicendomi che lo aveva fatto presidente. A quel punto accettai».
Quel ruolo così importante la mise in cattiva luce con chi già c’era?
il palazzo che pippo baudo regalo a berlusconi per rescindere il contratto con mediaset nel 1988
«Alla fine mi accettarono tutti, anche perché […] non volevo fare il vero direttore artistico: non mi andava di fare il maestrino con la penna rossa che corregge i compiti agli alunni».
Qualcuno la prese di punta? Chi le fece la guerra?
«Ufficialmente nessuno si lamentò».
Ufficialmente no, ma tra le righe, magari Ricci...
«Beh Ricci sì. Lui ce l’aveva da sempre con me e quella diventò un’altra occasione per attaccarmi».
Su Canale 5 fece «Festival» con Lorella Cuccarini...
«Fu un successo enorme. Quando arrivavano gli ascolti, la prima telefonata al mattino me la faceva lui».
lorella cuccarini pippo baudo brigitte nielsen festival su canale 5
A gennaio 1988 decise di rescindere l’esclusiva, anche a costo di una penale mostruosa (si parla di miliardi) e dell’inattività per un anno, come previsto dal contratto.
«Andai da Berlusconi a dirgli che volevo andarmene e lui mi rispose che dovevo pagargli una penale come risarcimento. Sapeva che non avevo tutti quei soldi, allora mi chiese di cedergli un palazzo di mia proprietà.
Io ormai mi ero fissato, volevo andarmene e gli dissi che andava bene, che ci saremo rivisti più avanti per firmare. Lui mi stoppò: firmiamo subito. Aprì una porta ed entrò un notaio. Aveva previsto tutto».
Insomma Berlusconi l’ha fregata, il palazzo valeva miliardi...
pippo baudo raffaella carra silvio berlusconi
«Eh sì, mi ha fregato. Io volevo trattare, ma sull’atto c’era già scritto tutto, anche le particelle catastali. In quella palazzina di fronte alla Fao ci mandarono il Tg5. Enrico Mentana la chiamava Palazzo Baudo».
L’impatto di Berlusconi fu sottovalutato a Viale Mazzini?
«La Rai del monopolio si sentiva imbattibile, la vulgata era che il fenomeno sarebbe finito nel nulla. Invece poi la tv pubblica dovette misurarsi con la concorrenza e fu un bene. Le tv di Berlusconi hanno spronato la Rai a cambiare pelle […]».
lorella cuccarini pippo baudo brigitte nielsen festival su canale 5
lorella cuccarini pippo baudo
pippo baudo lorella cuccarini foto lapresse
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SILVIO BERLUSCONI RAFFAELLA CARRA PIPPO BAUDO