gad lerner maurizio belpietro

A TUTTO GAD – LA RAI PRECISA CHE IL COMPENSO DI LERNER PER “L’APPRODO" SARÀ DI 69MILA EURO LORDI PER L’INTERO PROGRAMMA, CIOÈ QUANTO AVEVA DETTO LUI IERI E CIRCA 14MILA EURO A PUNTATA – BELPIETRO: “PERCHÉ LA RAI PAGA UN COMPENSO SUPERIORE A QUELLO DI VESPA PER PROGRAMMI CHE NON CONQUISTERANNO CERTO L’OSCAR DELLO SHARE?”

GAD LERNER LEGGE LA VERITA'

“SE GUADAGNASSE 30MILA EURO A PUNTATA IL SUO COMPENSO SAREBBE OLTRE IL TRIPLO DEL MIO” – ANCHE BRUNO VESPA INFILZA GAD LERNER IN UNA LETTERA A “LA VERITÀ”: “È VERO CHE FA SOLTANTO CINQUE PUNTATE, MA IL TRIPLO È IL TRIPLO, E RAI 1 NON È RAI 3. IO NE GUADAGNO MENO DI DIECI E NON VENGO PAGATO PER OGNI TRASMISSIONE STRAORDINARIA. E SE, COME DICE LUI, IL COMPENSO È DI 14MILA EURO, PRENDEREBBE IL 40-45% IN PIÙ DI ME…”

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/ldquo-se-guadagnasse-30mila-euro-puntata-suo-compenso-sarebbe-oltre-204890.htm

 

Precisazione su costi "L'approdo"

Comunicato stampa

 

Gad Lerner

In merito a indiscrezioni sul programma "L'approdo" in onda per 5 puntate da domani su Rai3, la Rai precisa che si tratta di una nuova serie, in linea con le precedenti già realizzate da Gad Lerner sulla stessa rete. Il compenso complessivo riconosciuto a Gad Lerner è di 69.000 euro lordi per l'intero programma. Lerner è autore, conduttore di studio del programma (una produzione interna Rai) e realizza interviste sul campo. Il suo compenso totale è comprensivo di un periodo di preparazione e ideazione della trasmissione. Detto valore è rimasto invariato dal suo rientro in Rai nel 2016.

 

Tutti gli altri costi sono relativi all’utilizzazione di maestranze e scenografie del Centro di produzione televisivo di Torino, dove "L’approdo" viene realizzato, al fine di avere il contributo di dipendenti e squadre di lavoro interne in un centro di eccellenza Rai che andrà sempre più valorizzato: in tal senso, i costi delle squadre di lavoro sono dipendenti dal limitato numero di puntate del programma.

 

A TUTTO GAD

Luca Bottura per “la Repubblica”

 

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (2)

P roblema: il giornalista Gad Lerner, per la trasmissione che da domani gli parte su Raitre, percepirà 69.000 euro lordi. Pari a 34.800 euro netti circa. Il compenso è relativo a un lavoro di sei mesi. Lerner quindi, giornalista dal valore di mercato piuttosto importante, verrà remunerato con 5.733 euro al mese, cioè 310.200 euro in meno rispetto alla cifra che La Verità , il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, che è come se Giampiero Mughini dirigesse Il Romanista , gli ha attribuito ieri in prima pagina tra frizzi e lazzi di scherno. Matteo Salvini, che ha additato Lerner sulla base delle cifre errate fornite da Belpietro, ha ricevuto invece per cinque anni di legislatura europea, dove si recava con la frequenza di un treno della Metro A a Roma, e cioè due volte in un lustro, circa 19.000 euro netti al mese, per un importo pari a 1.140.000 euro, ossia 1.105.200 euro più di quelli che Lerner riceverà per lavorare davvero. Sulla base della cifre fornite, calcoli il lettore la superficie della presa per il culo, sapendo che corrisponde all' aria della faccia tosta di chi non ha mai fatto una mazza in vita sua e ancora parla.

gad lerner

 

2 – GAD LERNER GIOCA COL SUO STIPENDIO MA NON TIRA FUORI IL CONTRATTO RAI

Maurizio Belpietro per “La Verità”

 

Di buon mattino, Gad Lerner si è dato da fare per contenere le reazioni di chi paga il canone Rai alla notizia, pubblicata in esclusiva dalla Verità, del costo per cinque puntate in seconda serata dell' Approdo.

 

Trecentomila euro sono una bella somma, che gli operai (nome di una non proprio fortunata serie di puntate che il giornalista ha condotto sempre sulla televisione pubblica nel 2017) non vedono in una vita. Il collega di Repubblica invece li vedrà in cinque settimane per un' oretta e mezza di trasmissione. Mica male no?

maurizio belpietro veronica gentili (2)

 

Non male anche la reazione delle persone normali alla notizia che il blasonato collega incasserà dall' ex Telekabul di curziana memoria il lauto compenso.

Dunque, come dicevo, di buon mattino Gad si dà da fare per cercare di smentire. Ma la sua non è una smentita. No, il commentatore radical-chic non smentisce: esulta. Via Twitter esordisce con «Evviva! @Belpietrotweet mi ha dato l' aumento, 60 mila euro a puntatao sarà la sua ennesima #Fakenews? Voi che dite?». I punti di domanda sono necessari, perché non si sa mai che il sottoscritto se la prenda e metta in mano la faccenda agli avvocati, come sono soliti fare i compagni, in particolare i giornalisti di sinistra.

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (1)

 

 Ma, affari legali a parte, se c' è uno che può rispondere alla domanda che Lerner ha lanciato con un tweet è proprio lo stesso Lerner. Il quale non deve interrogare gli internauti, ma basta che dia uno sguardo al suo contratto e sono certo sarà in grado di dare una risposta precisa circa il compenso e il costo della trasmissione che la Rai gli ha affidato. Alla Verità ne risulta da fonte qualificata una, e l' abbiamo fornita ai lettori, pronti a ribadirla anche oggi.

 

GAD LERNER

Ma il tema non è l' entità della somma, che pure mi pare ragguardevole, quanto il paragone con ciò che la stessa Rai paga ad altri conduttori per trasmissioni di maggior successo. Ieri abbiamo infatti confrontato il costo a puntata dell' Approdo con quello di Porta a Porta, il programma in onda su Rai 1. La cifra, abbiamo scritto, è esattamente il doppio. Notizia che qui conferma lo stesso Bruno Vespa, il quale precisa che se anche il compenso di Lerner fosse di 14.000 euro a puntata (resta da capire se netti o lordi), si tratterebbe pur sempre del 40-45 per cento in più di quanto percepito da lui. Inoltre Vespa conduce una trasmissione che in seconda serata su Rai 1 fa il 12 per cento, mentre risulta che l' ultimo programma di Lerner su Rai 3 abbia racimolato appena il 3 per cento, chiudendo nel maggio dello scorso anno con poco più di 600.000 spettatori.

maurizio belpietro direttore del quotidiano la verita (2)

 

Perché allora, per dei programmi che certo non conquisteranno l' Oscar dello share, la Rai paga a Lerner un compenso superiore a quello di Vespa, che pure da anni intrattiene al meglio gli ascoltatori della Rai? Qual è il parametro che porta a ritenere il barbuto comunista con il Rolex, come ormai egli stesso si autodefinisce, più apprezzato - per lo meno nella retribuzione - del collega di Rai 1?

 

GAD LERNER INTER

Intendiamoci: io non sono per la compilazione di liste di proscrizione. No, quella è una specialità di Lerner, che dovendo svolgere sulla televisione di stato un servizio pubblico, si preoccupa di scrivere su Repubblica chi sia da eliminare e chi no e, ovviamente, quelli da bandire sono tutti giornalisti che non militano a sinistra, tra i quali non poteva mancare il sottoscritto.

 

No, non voglio cacciare nessuno. Mi domando solo perché viale Mazzini paghi Lerner più di Vespa e, di concerto, mi interrogo su un altro aspetto. Ma se il simpatico giornalista, noto per aver sorvolato le campagne del Piemonte disastrato a bordo dell' elicottero di Gianni Agnelli e aver solcato i mari con lo yacht di Carlo De Benedetti, non brilla mai quanto ad ascolti, al punto che le sue trasmissioni oscillano fra il 3 e il 5 per cento, perché la tv di Stato continua ad affidargli programmi che la maggioranza dei telespettatori disdegna?

gad lerner 1

 

Il collega ha lavorato per La 7 e a un certo punto Urbano Cairo lo spostò in una fascia in cui non facesse danni, sostituendolo con il più spigliato Corrado Formigli. Dopo una serie di puntate al 3 per cento, anche la seconda serata della tv generalista sembrò troppo e Lerner approdò su Laeffe, cioè la televisione della Feltrinelli.

 

Esperienza durata senza fasti una sola stagione, ma chiusa quella, grazie a Daria Bignardi, rifece capolino sulla Rai, da cui se ne era andato ai tempi delle vacche grasse della tv di Colaninno, con i risultati che sono noti. Ecco, c' era proprio bisogno? Capisco che Lerner, avendo detto addio a Repubblica perché il giornale non gli dava il giusto risalto e l' adeguato compenso, fosse in cerca di uno stipendio, ma perché se il collega è di sinistra se ne deve sempre fare carico la Rai?

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO