de filippi

"POSSIBILE CHE L'UNICA VERA NOVITÀ IN PALINSESTO VENGA AFFIDATA ALLA CONCORRENZA?" - RIVOLTA A VIALE MAZZINI PER LA PRESENZA DELLA DE FILIPPI CHE CONDURRA’ UNA SERATA EVENTO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, CON FIORELLA MANNOIA E SABRINA FERILLI - L'USIGRAI FRIGNA: “LA RAI HA 12 MILA DIPENDENTI. OFFENSIVO CHE NON SI SIANO TROVATE LE PERSONE GIUSTE” - MA TOLTE LE RACCOMANDATE, LE MEZZE PIPPE, LE CARIATIDI INFILATE DURANTE LA PRIMA REPUBBLICA, COSA RESTA?

Michela Tamburrino per la Stampa

 

de filippi

E dire che Stefano Coletta, il direttore di Rai1, aveva presentato il suo fiore all'occhiello mai immaginando di scatenare un putiferio. Che invece c'è stato. Il 25 novembre, il giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, Rai1 propone una serata evento, lo show «Siamo così», rivolto alle donne.

 

A condurlo ci saranno Maria De Filippi, Sabrina Ferilli e Fiorella Mannoia, dovutamente ringraziate per aver colto questa sfida. Pochi metri più in là invece si consumava la rivolta delle donne e degli uomini Rai che fino a quel momento si erano sentiti dire che la centralità dell'azienda non è seconda a nessuno e che proprio a quelle risorse, che nulla hanno da invidiare ad altri, bisognava rivolgersi da oggi in poi. Un modo anche per risparmiare sui cachet vista la situazione generale e la richiesta di moratoria sui compensi.

de filippi ferilli mannoia

 

Possibile, si sono detti i giornalisti e gli osservatori interni, che in tutta l'azienda non si sia trovato alcuno in grado di condurre quello show? Che l'unica vera novità in palinsesto venga affidata alla concorrenza? Almeno, chiamare artisti già sotto contratto con la Rai. In molti si chiedevano perché fare questo regalo ai competitor visto che anche Sabrina Ferilli è spesso impegnata in programmi Mediaset.

 

Insorge l'Usigrai, per bocca del segretario Vittorio Di Trapani: «È davvero insopportabile questa idea per la quale c'è sempre bisogno di cercare altrove. In Rai ci sono donne e uomini che si sono contraddistinti per il loro impegno costante su questo tema. Trovo offensivo che tra 12 mila dipendenti non si siano trovate le persone giuste».

sabrina ferilli

 

Fa un discorso diverso Karina Laterza, presidente della Commissione Pari Opportunità della Rai: «Il vero punto sta nel capire la scelta del messaggio che si vuole portare. Lì bisogna essere molto attenti perché è un punto basilare. Detto questo, credo che serva dare visibilità al tema. A di là di tutto la Rai non può fare una questione di persone interne o esterne.

 

fiorella mannoia

La Rai riguarda tutto il Paese e la rete ammiraglia è vocata ad attrarre il massimo dell'attenzione. Ripeto - conlude -, l'importante è dare un segnale dai contenuti corretti. Credo che Maria De Filippi, non immediatamente collegata a temi sociali, possa aprire l'audience e portare quel pubblico meno avvezzo a riflettere su questo tema»

 

AMADEUS E DE FILIPPI ECCO LA RAI POST-COVID

VALERIA ARNALDI per il Messaggero

 

IL CALENDARIO Amadeus, confermato alla guida del Festival di Sanremo, di nuovo con Fiorello, ma in altre date: la kermesse si terrà dal 2 al 6 marzo sperando di realizzarla nella formula consueta, senza distanziamento. Antonella Clerici che torna su Rai1, dal 7 settembre, dal lunedì al venerdì, alle 12, con È sempre mezzogiorno, che della cucina fa spunto narrativo, e The Voice Senior, in prime time, dal 13 novembre, per cercare del talento tardivo.

 

stefano coletta foto di bacco

Poi, Mara Venier con Domenica In, dal 13 settembre, che si arricchirà di spazio per l'attualità. Grande evento, il 25 novembre, in prima serata, sempre su Rai1, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con Maria De Filippi, Sabrina Ferilli, Fiorella Mannoia. Stessa rete per Ciao Maschio, il sabato dal 21 novembre, condotto da Nunzia De Girolamo.

 

L'OBIETTIVO Su Rai2, il 5 ottobre, in prima serata, Unposted, docufilm su Chiara Ferragni, primo di una serie di lunedì dedicati al cinema. Il lungometraggio sarà seguito da un dibattito condotto da Simona Ventura.

stefano coletta foto di bacco (2)

 

E su Rai 3 torna Fabio Fazio con Che tempo che fa ma non si escludono ulteriori impegni. Tra riconferme e novità, intrattenimento e informazione, i nuovi palinsesti Rai post-Covid - «I più difficili nella storia recente di Viale Mazzini», secondo il presidente Marcello Foa - presentati ieri, della ripartenza fanno filosofia, motore e obiettivo. Dopo i mesi difficili della pandemia, la Rai, come affermato dall'ad Fabrizio Salini, è pronta «ad accompagnare il Paese nella fase del rilancio e della crescita».

AMADEUS E FIORELLO CON LA PARRUCCA

 

Di più, «ad accendere il motore della ripartenza tenendolo su di giri». A sottolineare lo spirito di azienda e programmazione è pure Amadeus: «Il festival 2021 non sarà il mio Sanremo bis, ma la prima edizione post-Covid: una vera e propria ripartenza non solo per il mondo della televisione, ma anche della musica». Precederanno la rassegna Sanremo Giovani - il 17 dicembre in prime time - e Ama Sanremo, per seguire le selezioni, dal 22 ottobre al 19 novembre, in seconda serata. E su RaiPlay, Diodato, vincitore della passata edizione del festival, sarà protagonista della docuserie Storie di un'altra estate, tra musica e ricordi.

 

fiorello diodato amadeus

Lo spunto dei palinsesti è, forse, proprio nel nuovo rapporto creatosi in questi mesi tra spettatori e schermo. Parole chiave, inclusività, approfondimento, leggerezza, memoria, futuro. Non è un caso che, per la prima volta, la presentazione sia stata avviata, partendo da Rai Ragazzi. Tra le proposte, ogni venerdì, Green Meteo, con le previsioni raccontate ai più giovani.

 

L'APPROFONDIMENTO Ampio lo spazio per l'informazione, composto valorizzando i giornalisti interni. Su Rai1, si va da Unomattina, con Monica Giandotti e Marco Frittella, a Storie italiane con Eleonora Daniele, fino a Oggi è un altro giorno con Serena Bortone. La vita in diretta, dal 7 settembre, sarà condotta da Alberto Matano. Da solo. Stefano Coletta, direttore Rai1 spiega la promozione in solitaria dopo la conduzione con la Cuccarini: «Matano va da solo perché ho deciso di strutturare il palinsesto in chiave giornalistica tout court. Ho pensato di far rientrare Lorella nella sua specialità ossia l'intrattenimento.

antonella clerici 1

 

Nella mia ipotesi, c'è lo Zecchino d'Oro ma stiamo parlando anche di altro». Mi manda RaiTre, passa da Salvo Sottile, conduttore della scorsa edizione, a Lidia Galeazzo e Federico Ruffo. Molti i programmi di approfondimento, da Seconda linea, giovedì su Rai2, a Titolo Quinto, venerdì su Rai3. La formula di Domenica In non si tocca. E soprattutto non si tocca Mara Venier.

 

«La domenica di Rai1 resterà la cassaforte degli ascolti - aggiunge Coletta - Mara Venier, durante il Covid, ha portato avanti il programma in studio da sola, e ha ottenuto risultati migliori dello scorso anno». «Devo tutto a La Vita in diretta - afferma la Venier - sono molto felice di riportare l'attualità a Domenica In».

 

Tra le riconferme, Milly Carlucci con Ballando con le Stelle, per cui si stanno studiando piani alternativi, come balli a un metro di distanza - nel cast, Elisa Isoardi, che poi potrebbe avere un programma settimanale - e Carlo Conti con Tale e Quale Show. Ancora, Amadeus con I soliti Ignoti, Flavio Insinna con L'eredità, Alberto Angela con Ulisse.

 

mara venier si commuove a domenica in

I CACHET Nuovi spunti per la seconda serata, che sarà ricondotta a orari più tradizionali. Nessuna riduzione negli investimenti, tagli invece ai cachet. «In questo momento di grandissima difficoltà per tanti, la revisione dei compensi credo sia una proposta giusta e sana», dichiara Salini.

 

Tra gli eventi, Roberto Bolle il primo gennaio su Rai1, Enrico Brignano, dal 15 settembre per cinque puntate su Rai2 con Un'ora sola vi vorrei, Ranieri con Oggi è un altro giorno, Massimo Ranieri a novembre su Rai3. Rai Gold, a 10 anni di attività, guarda alle produzioni dell'Estremo Oriente. Ricca l'offerta di Rai Documentari, da Mediterraneo a Dante. Sorpresa per Radio2 che si fa visual su RaiPlay.

maria de filippimaria de filippi si commuove ad 'amici' 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...