MENTRE I CONCORRENTI DI “X-FACTOR” E “AMICI” VANNO ALLA GRANDE, QUELLI DI “THE VOICE” NON RIESCONO A VENDERE DISCHI - RECORD STAGIONALE PER “ALTA INFEDELTÀ”, IL FANTA-REALITY DI REAL TIME SULLE CORNA

Marco Castoro per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

j axj ax

Un sorcio verde o la volpe a cui hanno tolto l’uva? J-Ax ha cominciato subito con un botto il suo nuovo programma nella seconda serata di Raidue. E non dal punto di vista degli ascolti, visto che si è fermato al 5,51% di share, nonostante l’ottimo traino di Pechino Express. Ha sparato a zero sul talent della stessa rete che lo ospita. “Avete presente The Voice? È quel talent in cui i talenti musicali non faranno mai dischi di successo”.

 

Niente male come discorso di apertura del suo nuovo programma. Qualche maligno avrà pure pensato: J-Ax dice così forse perché non sarà più lui il giudice di The Voice.  Niente affatto. Il rapper conduttore ha centrato il problema. Tra tutti i talent in circolazione The Voice è sì il più giovane, ma anche quello il cui vincitore ha venduto meno dischi, diventando un anonimo.

premio tv the voicepremio tv the voice

 

Come mai? Bisognerebbe chiederlo ai produttori della Toro che sono responsabili del casting, o all’Universal, la casa discografica che dovrebbe spingere i concorrenti. Morale della favola: o dai casting emerge poco o nulla, oppure chi deve lanciare il disco se ne frega dei vincitori. In pratica l’unico personaggio che è emerso dal talent di Raidue è Suor Cristina. Bravissima. È finita in tutte le prime pagine per le sue performance canore. Poi quando ha inciso il disco l’ha venduto solo in Ungheria.

 

noemi e dany petrarulonoemi e dany petrarulo

Ma non tutti i protagonisti dei talent hanno avuto la stessa sorte. The Kolors e Fragola sono andati bene anche coi dischi. Prima di loro Emma, Annalisa, Alessandra Amoroso e  Annalisa. Evidentemente però a X Factor e Amici sono molto più efficienti di quanto lo siano a The Voice. Nel talent di Sky ci pensa la Sony a lanciare in orbita i migliori. Ad Amici Maria De Filippi gestisce meglio di tutti i suoi pupilli.

 

mika xfactormika xfactor

Negli ultimi anni li ha piazzati ovunque. Dear Jack e The Kolors a Baraonda, la casa discografica di Rtl, il network radiofonico più ascoltato. In precedenza Annalisa è stata presa in consegna dalla Warner, Alessandra Amoroso da Sony, Emma e Marco Carta da Universal, Valerio Scanu da Emi.

 

Ora però lo scenario potrebbe cambiare, soprattutto per quanto riguarda gli accordi con Baraonda e Rtl. Mediaset di recente ha acquistato il 44% del Gruppo Finelco di cui fanno parte tre network molto importanti come Radio 105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio. Quindi il Biscione potrebbe fare da chioccia a tutti i migliori cantanti di Amici. Del resto di programmi musicali, anche importanti, ne vanta parecchi.

 

PROCESSO PER POCHI

xfactor 9  8xfactor 9 8

Ancora un lunedì da dimenticare per la squadra capitanata da Enrico Varriale. Il Processo del lunedì, tornato quest’anno su Raitre, non decolla. Resta noioso e ingessato.

Neanche i colpi di tacco di Andrea Scanzi riescono a far divertire il pubblico a casa. In pratica pure il calciofilo che lo guarda finisce per cambiare canale quando comincia Tiki Taka su Italia 1.

 

Dalle 23:30 alle 23:59, periodo in cui sono in onda entrambi i programmi, Pierluigi Pardo supera Varriale, pur essendo partito dopo. Lunedì scorso +104 mila spettatori e +0,75% di share. Se poi si prende in esame il target commerciale (15-64 anni) Tiki Taka raddoppia rispetto al Processo: 6,46% contro 3,75%. E una media di 258.000 spettatori in più.

 

alta infedelta'alta infedelta'

L'ALTA INFEDELTÀ PIACE A TUTTI

alta infedelta' 7alta infedelta' 7

Record stagionale per Alta Infedeltà, lo scripted reality di Real Time che racconta storie di amore infedele e che va in onda nella fascia access prime time. L’ascolto medio è stato 465.000 telespettatori con l’1,7% di share sul totale individui (che sale al 4,6% sul target di riferimento donne 20-49). Il programma prende il telespettatore perché è fatto bene. Il racconto delle storie, che poi in fondo hanno sempre un comun denominatore, va via fluido e piace perché sembra una bibita da bere tutta d’un sorso.

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