“REPUBBLICA” È SOLO L’ANTIPASTO – COME DAGO-DIXIT, L’ARMATORE GRECO THEODORE KYRIAKOU VUOLE ESPANDERSI IN ITALIA, E OLTRE AL GRUPPO GEDI DI ELKANN NEL SUO MIRINO CI SAREBBE ANCHE L’INGRESSO NEL MERCATO TV ITALIANO CON L’ACQUISTO DI “SKY” O “LA 7”. DA QUESTO DERIVA LA PREOCCUPAZIONE ESPRESSA DALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI MEDIASET PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE SI È DETTO DISPIACIUTO “CHE UN PEZZO DI STORIA DELLA EDITORIA NAZIONALE” COME GEDI “VADA A UN GRUPPO STRANIERO”
Non solo Gedi: nel mirino di Antenna Group ci sarebbero anche Sky o La7. L’ingresso nel mercato televisivo italiano sarebbe infatti uno degli obiettivi del gruppo mediatico guidato da Theodore Kyriakou, l’investitore greco che sta trattando con Exor per l’acquisto del gruppo editoriale Gedi.
Probabilmente da questo deriva la preoccupazione espressa dall’Amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, che si è detto dispiaciuto “che un pezzo di storia della editoria nazionale” come Gedi “vada a un gruppo straniero”, parlando nella celebre conferenza stampa di fine anno che si è tenuta la sera di mercoledì 10 dicembre nella sede Mediaset di Cologno Monzese, a Milano.
Theodore, oltre a essere presidente del gruppo mediatico, è anche il principale azionista del Kyriakou Group (K Group), la holding lussemburghese che raggruppa le partecipazioni della famiglia in vari settori: marittimo, mediatico, immobiliare e finanziario. L’imprenditore greco fa parte inoltre del Comitato consultivo internazionale dell’Atlantic Council (il think tank statunitense fondato nel 1961 per promuovere la leadership americana e promuovere accordi internazionali basati sul ruolo centrale della comunità atlantica nell’affrontare le sfide del XXI secolo), del Consiglio di amministrazione della Georgetown University, del Comitato consultivo del Centro per il commercio internazionale e la gestione (Cibam) dell’Università di Cambridge e del Comitato consultivo aziendale del programma Mba internazionale dell’Università di Economia e Commercio di Atene.
THEODORE KYRIAKOU IN QATAR ALLA CENA CON DONALD TRUMP E AL THANI
Si è laureato con lode alla Georgetown University in Fisica e Commercio internazionale e ha ricevuto la medaglia Treado per la Fisica. Le attività armatoriali, immobiliari e finanziarie del gruppo di famiglia sono gestite dal fratello maggiore di Theodore, Xenophon. K Group gestisce e finanzia attività armatoriali tramite Athenian Sea Carriers – Athenian Holdings, di cui Xenophon è direttore. Il gruppo include poi investimenti immobiliari sia come proprietà diretta sia tramite veicoli-holding.
Le comunicazioni ufficiali del gruppo elencano “real estate” tra i settori strategici; spesso questi investimenti vengono gestiti tramite società veicolo e partnership locali o internazionali. K Group dichiara inoltre attività di asset management e ha annunciato nel giugno 2024 una collaborazione con la Qatar Investment Authority per un fondo da circa un miliardo di dollari destinato a investimenti in Grecia e all’estero.
Al momento, non esistono dati ufficiali sul valore consolidato dell’intero gruppo, né sui singoli rami di attività. Il valore della flotta di tanker (attualmente dieci, secondo quanto riportato dal sito aziendale), può aggirarsi tra i 200 milioni e un miliardo di dollari, ma si tratta solo una stima. Non sono neanche disponibili i dati sulle attività immobiliari, divise in numerose società. La famiglia Kyriakou però ha una storica attività armatoriale che risale al 1852, quando fondò un proprio gruppo marittimo globale.
Il gruppo mediatico è nato nel 1988, quando la famiglia ha iniziato a espandersi anche in altri mercati. L’anno successivo il governo greco ha incoraggiato lo sviluppo di emittenti private, permettendo alla famiglia Kyriakou di espandere ulteriormente la portata mediatica del gruppo. Nel decennio successivo, il gruppo mediatico ha ampliato la propria presenza non solo in Grecia, ma anche negli Stati Uniti e in Australia. Tuttavia, la vera trasformazione in un gruppo internazionale nel settore è iniziata nei primi anni 2000, con l’acquisizione di Nova Television Bulgaria per 3 milioni di dollari, venduta poi nel 2008 per 970 milioni.
Antenna si è quindi espansa nell’Europa sud-orientale, con la conseguente acquisizione e ristrutturazione di una serie di canali televisivi in Slovenia, Romania, Serbia, Montenegro e Grecia. La diversificazione del portafoglio internazionale è proseguita con le prime partecipazioni in Spotify, Twitter e Facebook prima della loro quotazione in Borsa.
THEODORE KYRIAKOU - FOTO LAPRESSE
Sotto la guida del suo presidente, Theodore Kyriakou, Antenna Group è diventato un investitore internazionale strategico, attirando partner di livello mondiale dal Canada al Medio Oriente. Kyriakou è anche investitore e membro del consiglio di amministrazione di Raine Group, la banca d’affari globale con sede a New York specializzata in tecnologia, media, telecomunicazioni e sport. Il gruppo mediatico raggiunge attualmente 140 milioni di persone attraverso le proprie piattaforme e complessivamente un pubblico di 500 milioni tramite i propri partner internazionali. La spinta del gruppo verso l’Italia fa parte quindi della strategia di espansione della famiglia Kyriakou nel mercato dell’Europa occidentale.
JOHN ELKANN IN REDAZIONE A LA STAMPA DOPO L ASSALTO DEI PRO PAL
pier silvio berlusconi-3
urbano cairo - presentazione palinsesti la7 - foto lapresse


