costanzo proietti

“LAVORARE CON COSTANZO? PRIMA ME FACCIO FRATE” - L'ALTRA SERA CICCIOBAFFO NON HA RESISTITO AL "COCCODRILLO", CON ANNESSE LACRIME , DI GIGI PROIETTI IN APERTURA DEL SUO SHOW SU CANALE5. COSTANZO HA TRALASCIATO PERÒ DI RINFRESCARE LA MEMORIA DEL PUBBLICO QUANDO SCIPPO' IL POSTO DI GIGI ALLA DIREZIONE DEL TEATRO BRANCACCIO, NEL 2007 - "NON È STATO CARINO SCOPRIRE CHE PRENDEVA IL MIO POSTO APPENA 48 ORE DOPO L´INCONTRO PER METTERE IN CARTELLONE IL SUO SPETTACOLO. NESSUNO PRETENDE DA COSTANZO UNA CARINERIA, MA MI ASPETTAVO COME MINIMO UNA TELEFONATA, E INVECE NIENTE" - "E' STATO UN GOLPINO ALL'AMATRICIANA" - VIDEO

 

https://rtl-cdn.thron.com/shared/plugins/embed/current/rtl/13b66304-54b5-4365-880a-02476d65deee/y8yzmw

 

Mariano Sabatini su Facebook

PROIETTI ALDO FABRIZI SILVANA PAMPANINI

Il senso di Costanzo per l'amicizia... L'altra sera l'anchorman non ha resistito al "coccodrillo" - con annesse lacrime - di Gigi Proietti in apertura del suo show su Canale5. Ha tenuto a ricordare, senza tema di smentita ora, la sua grande amicizia, addirittura sostenuta dalla vicinanza di pianerottolo, con l'attore romano appena scomparso.

 

Costanzo ha tralasciato però di rinfrescare la memoria del pubblico in seguito al cambio della guardia (obbligato) alla direzione del teatro Brancaccio, nel 2007. «Non reciterò mai i miei spettacoli sotto la direzione artistica di Costanzo, me faccio frate, prima» ha dichiarato ironico Proietti.

costanzo proietti

 

«Non reciterò mai i miei spettacoli sotto la direzione artistica di Costanzo, me faccio frate, prima» ha dichiarato ironico Proietti (fonte Repubblica). «Se lo facessi le mie figlie non mi guarderebbero più in faccia» ha aggiunto l´attore. «Non è stato carino scoprire che prendeva il mio posto appena 48 ore dopo l´incontro per mettere in cartellone il suo spettacolo. Nessuno pretende da Costanzo una carineria, ma mi aspettavo come minimo una telefonata, e invece niente.

 

PROIETTI E DARIA NICOLODI

E dire che un tempo eravamo amici. È stato un golpino all´amatriciana. Ho saputo che Costanzo ha detto di non aver avuto il tempo per farmi una chiamata e che magari "ce lo diremo in un´altra vita". Beh, trovo molto offensiva questa dichiarazione, devo confessare che quando l´ho letta ho fatto gli scongiuri e mi sono pure toccato. Non so lui, ma io le cose preferisco dirle in questa, di vita». Sul pianerottolo Gigi gli avrebbe fatto lo sgambetto, altroché amicizia!

costanzo proietti

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/02/gigi-proietti-intervistato-da-gomez-a-la-confessione-quella-volta-che-trovai-maurizio-costanzo-direttore-del-brancaccio-al-posto-mio/5988577/

 

 

BRANCACCIO, PROIETTI ATTACCA: «MI HANNO SCIPPATO»

Da ilmessaggero.it

 

PROIETTI E SAGITTA ALTER

«E' chiaro che io non mi metto a lavorare sotto la direzione artistica di Costanzo, me faccio frate, prima!». Trascinato da quel «dolore e stupore» che lo ha colto ieri quando ha appreso, a sorpresa, la notizia della sua sostituzione alla direzione del teatro di via Merulana con Maurizio Costanzo, Gigi Proietti si lascia andare.

 

«A me personalmente mi provocano dei danni enormi - aggiunge - io avevo due spettacoli in produzione al Brancaccio». Il popolare attore, parlando a RadioCittaFutura, è netto nelle sue affermazioni: «Qui non ci sono né complotti né nient'altro: è successo che un proprietario non vuole avere più contatti col Comune perché c'avrà altri interessi economici. Qualcuno gli ha offerto di più e lui ha dato a Costanzo la direzione artistica».

 

 

proietti costanzo

Quindi Proietti torna ad attaccare Costanzo: ««Il nemico vero, in quest'operazione del Brancaccio, del Teatro a Roma, del comune di Roma e di Gigi Proietti, è Costanzo. Io ho coraggio di dire la mia opinione e dico che se qualcuno mi avesse detto in quel teatro c'è la direzione artistica di Costanzo, siccome devono rinnovare il contratto perché non la prendi tu? Io ne sarei stato onorato, ma avrei rifiutato o, quantomeno, avrei fatto una telefonata, prima. Per cui il nemico, in senso metaforico (ma mica tanto metaforico), l'avversario culturale di questa situazione è Costanzo».

 

 

proietti gaber costanzo

«Sta di fatto - continua l'attore - che io non farò più il mio spettacolo che avevo già messo in cartellone, se la cosa rimane in questi termini. E invece del mio spettacolo ci sarà il suo spettacolo, che sarà sicuramente bellissimo, piacerà molto al pubblico, con Platinette e Calissano! Sul fatto che cambierà la cifra estetica non ci sono dubbi e non voglio dire se in meglio o in peggio».

 

«Non ho padrini politici e ogni volta devo ricominciare sempre da capo e da solo...Ma vorrei tanto leggere l'opinione di chi segue la mia attività da anni, che credo potrebbe esprimersi su ciò che sta accadendo nei nostri teatri». Così Gigi Proietti aveva già commentato stamani il passaggio della direzione artistica del Teatro Brancaccio a Maurizio Costanzo, che si insedierà al suo posto il 1 agosto.

proietti

 

«Non solo nessuno mi ha detto niente, ma sono dispiaciuto, stupefatto e addolorato - aggiunge - Ho fatto tanto e sono contento dei risultati raggiunti. Se ora qualcuno mi dice "vattene" e ha il potere di dirmelo, me ne vado, mica posso incatenarmi al Brancaccio. È la vecchia storia del cuculo: quando viene adocchiato un nido fatto bene, ci si mette qualcun altro».

 

Poi aggiunge: «Ci tengo a dire che nessuno si azzardi a affermare che c'è responsabilità del sindaco. Il sindaco è quello che insiste più di tutti perché io resti al Brancaccio e vuole che si faccia di tutto perché io ci resti, perché sennò qui strumentalizziamo politicamente pure i cessi pubblici. Che nessuno mi tocchi il Sindaco. È una dichiarazione di voto, quasi, la mia».

gigi proietti

 

gigi proietti foto di bacco (2)

Direttore artistico del Brancaccio fino a fine luglio, Proietti aveva già preparato il prossimo cartellone: «La stagione mi è stata scippata. Per quanto mi riguarda, non potrò far altro che avvertire le compagnie che il cartellone 2007-2008 non mi riguarda più». Oltre a dire che una cosa simile gli era già successa anni fa, quando chiusero il suo laboratorio teatrale («dal quale sono usciti tanti nuovi talenti del palcoscenico»),

gigi proietti duccio trombadori emilia costantini

 

Proietti ricorda di aver fatto «nascere ex novo anche il Brancaccino, il ridotto del teatro che non esisteva prima». Da tre anni, inoltre, è anche direttore del Globe Theatre, palcoscenico elisabettiano nel cuore di Villa Borghese: «un'altra scommessa vinta, abbiamo sempre il tutto esaurito». In cartellone al teatro romano per la prossima stagione era già previsto anche uno spettacolo di Costanzo, "A un passo dal cielo", scritto con Vaime.

proietti 1proietti muralevittorio gassman gigi proiettigigi proiettigigi proiettisandrelli proiettivittorio gassman gigi proietti

gigi proietti walter veltroni francesco rutelli foto di baccointervento di gigi proietti foto di bacco

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...