1- UNO ACCUSA I GOVERNI PASSATI, COME UN BERLUSCONI O UN PRODI QUALSIASI. L’ALTRO FA BATTUTINE NEGAZIONISTE, NELLA SPERANZA DI SOPRAVVIVERE AD ANDREOTTI. A RIGOR MONTIS E BELLA NAPOLI, SALTANO TUTTI I PROGETTI DI INCIUCIONE TECNICO PER LA PROSSIMA LEGISLATURA E PRIMA O POI TOCCHERÀ AFFRONTARE LE ELEZIONI POLITICHE. A MENO DI SCHIERARE GENERALI E BANCHIERI DI FRONTE AI SEGGI ELETTORALI 2- CON I PARTITI ALLO SBANDO, LA CRISI ECONOMICA CHE FA RAGIONARE LA GENTE,A LORSIGNORI FAREBBE MALEDETTAMENTE COMODO IL RITORNO DI UN QUALCHE TERRORISMO, LO SPIONAGGIO DELLA RETE, IL DIVIETO MORALE DEL DISSENSO E DELLE CONTESTAZIONI “CHE SE NO AIUTIAMO I VIOLENTI”. CHE CI SIA IN GIRO UN LEADER POLITICO COME GRILLO CHE DICE AI SUOI DI NON ANDARE IN TELEVISIONE, QUESTO SÌ CHE È EVERSIONE

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - LO STRANIERO CHE E' IN LORO...
Uno accusa i governi passati, come un Berlusconi o un Prodi qualsiasi. L'altro fa battutine negazioniste, nella speranza di sopravvivere ad Andreotti. A Rigor Montis e a Re Giorgio Banalitano, le uniche urne che danno sui nervi sono quelle italiane. Saltano tutti i progetti di inciucione tecnico per la prossima legislatura e prima o poi, anche giù da noi, toccherà affrontare le elezioni politiche. A meno di schierare generali e banchieri di fronte ai seggi elettorali.

"Crisi, Monti accusa i governi passati: ‘La colpa di tanti drammi umani è di chi ha ridotto l'economia così. Il premier contro Berlusconi: ‘E senza rigore sarebbe peggio'. La Lega: ‘E' vergognoso che il premier speculi sulle disgrazie delle persone'. Il Cavaliere minaccia di rompere con il governo: ‘E' inaccettabile accusarci per i suicidi'" (Repubblica, pp. 2-3). "Poi si muove Gianni Letta - è vivo! - e la smentita di Monti evita la crisi".

Gode il Giornale di Feltrusconi, che sente odore di sangue rappreso: "Dai Silvio, molla Monti. Il messaggio degli elettori è stato chiaro. Non si vota un partito che sostiene un governo che ti perseguita senza darti in cambio nulla. La conseguenza non può che essere una. E il Professore si lava pure le mani nel sangue dei morti di crisi" (p. 1).

Sul Cetriolo Quotidiano, invece, Antonio Padellaro ragiona a mente fredda sulla crisi di nervi di Re Giorgio e Rigor Montis: "Chissà, forse il boom di Grillo ha scompigliato il sottile disegno quirinalesco della grande coalizione, pietra angolare della prossima legislatura tecnica e costituente" (p.1).

2 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
Ma quando esce dai confini italici, è un fiume in piena di idee il nostro Super Eroe con la tutina della Trilateral. Ne dà conto Illustrato Fiat con un sedicente retroscena: "Il professore in Europa con la ricetta per crescere. Subito lavoro flessibile e saldo dei debiti di Stato ed enti locali" (Stampa, p. 3).

3 - L'ISOLA DEI QUIRINALISTI...
"Quando un cronista sintetizza i risultati elettorali dei candidati grillini con la parola ‘boom' (la voce onomatopeica divenuta sinonimo di crescita rapida e impetuosa) e ne chiede un parere a Giorgio Napolitano, la replica è secca (...). Una risposta ironica (...). Pensare infatti che sia questo il solo segnale uscito dal test amministrativo ed enfatizzarlo - con responsabilità pure dei mass media, par di capire - come una ‘valanga' o, appunto, ‘un boom', è secondo lui fuorviante" (Corriere, p. 6). Il nostro sogno? Giornali privi di cronisti e interamente scritti alla Marzio Breda.

Intanto il famoso governo della spending review sta per sfornare la sedicente "riforma dell'editoria" (Corriere, p. 19), ovvero la solita leggina-mancia per i giornali che nessuno compra. Dopo il caso Lavitola, in effetti, bisogna chiamarla "riforma".

4 - QUANTO FAREBBE COMODO UN PO' DI SANO TERRORE...
Con i partiti allo sbando, la crisi economica che fa ragionare la gente e molti segni di vitalità in giro per la nazione, a Lorsignori farebbe maledettamente comodo il ritorno di un qualche terrorismo, lo spionaggio della Rete, il divieto morale del dissenso e delle contestazioni "che se no aiutiamo i violenti". Che ci sia in giro un leader politico come Grillo che dice ai suoi di non andare in televisione, questo sì che è eversione, per esempio. E allora occhio alle croniche sul ferimento di Adinolfi a Genova. "Si indaga per terrorismo. Un superteste ha visto chi ha sparato" titola Repubblica (p. 20), andando dietro a un equivoco e a una stronzata delle agenzie.

L'equivoco è che se si vogliono piazzare microspie e intercettare telefoni, ovviamente, bisogna contestare un reato più pesante (tanto è contro ignoti) e non bastano le lesioni aggravate. La stronzata è quella del superteste, che non esiste perché i due passanti che hanno visto qualcosa raccontano di due uomini di media corporatura, caucasici, con il casco integrale e che non hanno detto una parola. Sai che aiuto. Poi leggi il pezzo del bravo Massimo Calandri e scopri che in realtà "c'è anche la pista aziendale e uno scenario legato agli appalti nell'Europa dell'Est".

5 - IL CAINANO E LE OLGETTINE DI PALAZZO...
Parla a ruota libera Valterino Sette Monnezze, l'uomo che con i suoi verbali guiderà lo smaltimento finale della paccottiglia del Berlusconi "uomo di Stato". "Lavitola: ‘Da Berlusconi un milione per comprare il senatore De Gregorio. Comincioli (tanto è morto, ndr) si occupava di far trasferire parlamentari al centrodestra. Soldi pronti per Dini, Mastella e Pallaro" (Corriere, p. 29). "Lavitola: ‘Preparai il dossier su Fini per ingraziarmi Berlusconi e il Pdl'. Interrogato a Napoli: ‘Così gestivo il passaggio di senatori al centrodestra'" (Repubblica, p. 22). "Sos Lavitola: Silvio sono nella cacca" (Cetriolo, p. 12).

6 - LE FAMOSE FIGURE DI CULATELLO...
Il governo viene battuto su un meritorio emendamento del democratico Roberto Giacchetti che vieta il doppio stipendio ai giudici fuori ruolo e ne limita un po' lo sconcio. E il Pd di Culatello Bersani che fa? Si astiene per non fare un dispetto alla casta togata che ci ha regalato i vari Frattini, Papa e compagnia mandarineggiante.

7 - MA FACCE RIDE!
"Il governo: benzina meno cara di 5 centesimi. Il sottosegretario De Vincenti incassa l'impegno dei petrolieri, possibile il blocco dell'Iva". Sotto, sempre su Repubblica (p. 28), ci si trastulla verso la famosa terza settimana con quest'altra "notizia": "Il Tesoro chiede rigore sui compensi. Eni: ‘Sono più bassi della media'. L'amministratore delegato in quota Letta Letta-Bisignani ammonisce il mercato: "Già limati i carburanti, ma deve scendere anche il mercato della raffinazione". Lui, della raffinazione, non fa parte. Fa parte dei raffinati, semmai.

colinward@autistici.org

 

 

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