elena di cioccio

“RIVELARE DI ESSERE SIEROPOSITIVA È STATO COME USCIRE DI PRIGIONE” – L’ATTRICE ELENA DI CIOCCIO, OSPITE A "LA VOLTA BUONA", RACCONTA COME HA IMPARATO A CONVIVERE CON L'HIV – “ALL’INIZIO MI VERGOGNAVO DELLA MIA MALATTIA. OGGI INVECE ESSERMI LIBERATA DI QUESTO PESO È UN ENORME SOLLIEVO. NON MI PREOCCUPO PIÙ DEI PREGIUDIZI E DI QUELLO CHE PENSANO GLI ALTRI. SONO PASSATA ATTRAVERSO PSICOLOGI, PSICOTERAPEUTI, GURU, SCIAMANI. OGGI PRENDO UNA PILLOLA SOLA. UNA AL GIORNO. E NON SONO PIÙ INFETTIVA”

Simona Marchetti per corriere.it

 

 

elena di cioccio

Aprire una prigione dove lei stessa si era rinchiusa, temendo il giudizio delle altre persone. Così Elena Di Cioccio si è sentita quando ha deciso di rivelare al mondo di essere sieropositiva da oltre due decenni. E per farlo ha scelto il palcoscenico de “Le Iene”, ma, soprattutto, il romanzo “Cattivo Sangue”, che è poi diventato “ProPositiva - Comicità virale”, lo spettacolo teatrale che sta portando in tour in giro per l’Italia. Fra una data e l’altra, l’attrice milanese ha fatto tappa nel salotto di Caterina Balivo a “La volta buona” e il suo racconto parte dalla scoperta di avere l’Hiv.

 

«Ero andata a fare degli esami del sangue di routine e quando ho avuto gli esiti e il mio medico mi ha detto cosa fosse risultato, mi si è gelato il sangue - ha ammesso la Di Cioccio nell’intervista - . Da quel momento è cambiato tutto, sono cambiata io, la mia vita non è stata più la stessa».

 

elena di cioccio

La scelta di fare coming out, fregandosene dei pregiudizi altrui e di quello che potesse pensare la gente, è stata sofferta ma, alla fine, si è rivelata la sola cosa giusta da fare per se stessa. «All’inizio mi vergognavo della mia malattia - ha sottolineato non a caso l’artista - . Oggi invece essermi liberata di questo peso è per me un enorme sollievo. Negli ultimi due anni non mi preoccupo più di cosa pensano le altre persone, dei loro pregiudizi. Il coming out è stato proprio questo: aprire la prigione che ti sei costruita, perché hai paura degli altri. Ad un certo punto mi sono detta: “Se mi libero di questo segreto, cosa potrà succedermi?” Voglio vivere i prossimi anni libera, anche se sarò libera nel deserto!».

elena di cioccio

 

Come detto, la Di Cioccio aveva rivelato la sua sieropositività durante la puntata de “Le Iene” del 28 marzo dell’anno scorso e quel suo monologo toccante e di grande impatto conquistò tutti. «I primi anni ho negato la malattia con me stessa. Il giorno in cui l'ho saputo, mi sono disintegrata in mille pezzi - erano state le sue parole di quella sera - . Questa roba non mi è arrivata perché me la sono andata a cercare, è arrivata per caso. Negli anni in cui lavoravo a “Le Iene” mi sono sdoppiata in due. Inizialmente, la malattia mi ha fatto pensare che avrei voluto fare tutto quello che sognavo di fare, tra cui fare “Le Iene”.

 

Ma il fantoccio che mandavo fuori era talmente diverso dalla persona vera, che il danno è diventato maggiore. Quando torni a casa c’è la persona vera che sta male. È diventata una stratificazione del disastro. Adesso ho fatto pace con quel pezzo di me… . Se mi chiedi se sono una sopravvissuta, sono passata attraverso psicologi, psicoterapeuti, guru, sciamani. Oggi prendo una pillola sola. Una al giorno. E non sono più infettiva».

elena di cioccio foto di bacco (2)elena di cioccio 2elena di cioccio 16elena di cioccio 14elena di cioccio 3elena di cioccio 12elena di cioccio 13elena di cioccio 15elena di cioccio 6elena di cioccio 11elena di cioccio 10elena di cioccio 7elena di cioccio 9franz di cioccio 1

Ultimi Dagoreport

papa francesco bergoglio balcone policlinico gemelli

DAGOREPORT – QUESTA VOLTA PAPA FRANCESCO HA RISCHIATO DAVVERO DI MORIRE, ED È STATO RIPRESO PER LO ZUCCHETTO: TENERLO IN VITA  HA RICHIESTO UNA ASSISTENZA STRAORDINARIA DA PARTE DELL’OTTIMO STAFF MEDICO DEL POLICLINICO GEMELLI – BERGOGLIO RICEVERÀ LE STESSE PREMURE A SANTA MARTA? UN PRIMO PESSIMO SEGNALE SI È AVUTO NELLA MODALITÀ CON CUI IL PAPA È STATO “OFFERTO” AGLI OCCHI DEI FEDELI DAL BALCONE DELL’OSPEDALE: LO STAFF VATICANO, PER NON FARLO SEMBRARE MALCONCIO, GLI HA TOLTO I NASELLI DELL’OSSIGENO, TANTO CHE BERGOGLIO NON È RIUSCITO A CONCLUDERE LA BENEDIZIONE PER L’AFFANNO…

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - SOPRAVVIVERÀ IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI AL VOTO, PREVISTO PER OTTOBRE, DI CINQUE REGIONI (OLTRE 17 MILIONI DI CITTADINI ALLE URNE)? - TRANNE LA TOSCANA SEMPRE ROSSA, CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA E VENETO SONO TUTTE CONTENDIBILI DAI DUE SCHIERAMENTI - IN PUGLIA LA VITTORIA DEL PD SAREBBE CERTA SOLO CON ANTONIO DECARO – IN VENETO, IL MELONIANO DE CARO SE LA PRENDE IN QUEL POSTO SE ZAIA PRESENTA UN SUO UOMO NELLE LISTE DELLA LIGA VENETA - DA ‘’VIA COL VENETO’’ A “PER CHI SUONA LA CAMPANIA”. DOVE SI È GIÀ IN PIENA SCENEGGIATA NAPOLETANA, STARRING MARTUSCIELLO, PIANTEDOSI, CIRIELLI, DE LUCA – MARCHE? QUASI PERSE - GIORGIA, QUI SI RISCHIA LA SCOPPOLA! CHE FARE? NEL DUBBIO, COME INSEGNA L’ANTICO CODICE DEMOCRISTIANO, MEGLIO RIMANDARE IL VOTO REGIONALE NEL 2026…

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...