ROCCO CASALINO CI SCRIVE: "RIGUARDO ALLA FRASE CHE MI CONTESTI, CONFERMO CHE L’USO DI "AVREI DETTO" È CORRETTO. NON STAVO COSTRUENDO UN PERIODO IPOTETICO DELL’IRREALTÀ, CHE RICHIEDEREBBE IL CONGIUNTIVO (“AVESSI DETTO”), MA ESPRIMEVO UNA VALUTAZIONE RETROSPETTIVA: GUARDANDO OGGI A QUEL CONTESTO PASSATO, INDICAVO CIÒ CHE AVREI RAGIONEVOLMENTE SOSTENUTO" - IL VIDEO DI CASALINO A "OTTO E MEZZO" IN CUI DICE: "UN ANNO FA, SE AVREI DETTO IMPOSSIBILE..."
ROCCO CASALINO A OTTO E MEZZO
VIDEO! - A "OTTO E MEZZO" ROCCO CASALINO TESSE, INSOLITAMENTE, LE LODI A RENZI, MA POI... GLI PARTE LA "CONGIUNTIVITE" E FA UN PASTICCIO CON I TEMPI VERBALI: "UN ANNO FA, SE AVREI DETTO", INVECE CHE “AVESSI” - SAREBBE BENE CHE CASALINO, PRIMA DI DIVENTARE DIRETTORE DEL QUOTIDIANO ONLINE E CARTACEO DEL PRODUTTORE ANDREA IERVOLINO, RIPASSASSE LA GRAMMATICA...
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ROCCO CASALINO
Caro Dago,
riguardo alla frase che mi contesti, confermo che l’uso di “avrei detto” è corretto. Non stavo costruendo un periodo ipotetico dell’irrealtà, che richiederebbe il congiuntivo (“avessi detto”), ma esprimevo una valutazione retrospettiva: guardando oggi a quel contesto passato, indicavo ciò che avrei ragionevolmente sostenuto.
Si tratta di una costruzione comune e pienamente legittima in italiano, usata per rievocare opinioni che all’epoca apparivano naturali. Costruzioni analoghe sono frequenti: «fino a poco tempo fa avrei escluso questa possibilità», «in quel contesto avrei risposto diversamente», o «un anno fa avrei detto l’esatto contrario». In tutti questi casi il condizionale non indica irrealtà, ma segnala un giudizio formulato a posteriori, tenendo conto dei cambiamenti del contesto.
Permettimi di sottolineare che il punto centrale non è la correttezza del tempo verbale, ma il mutamento del quadro politico: ciò che un anno fa sembrava impensabile oggi, dopo i fallimenti del governo Meloni e il rischio di una sua riconferma, appare invece possibile. Ed è su questo, secondo me, che vale davvero la pena concentrarsi.

