luca barbareschi

ROSICATE BARBARESCHE - I TEATRI ITALIANI INSORGONO PER I 4 MILIONI L’ANNO STANZIATI PER L’ELISEO. E BARBARESCHI: ‘CI SONO DEI CINEMA-TEATRO, DEI PERACOTTARI CHE VANNO IN GIRO A LAMENTARSI...NON SONO UN PRIVILEGIATO, HANNO FINANZIATO UN POLO DI ECCELLENZA’ - PADOAN: ‘LA COMMISSIONE HA VOTATO A FAVORE NONOSTANTE IL PARERE NEGATIVO DEL GOVERNO’

1. "NON HANNO FINANZIATO ME, MA UN POLO DI ECCELLENZA"

Camilla Tagliabue per il Fatto Quotidiano

 

BARBARESCHIBARBARESCHI

Buonasera signor Barbareschi, disturbo?

Sì (e ride, ndr). Guardi non ho voglia di parlare di nulla. Le dico solo questo: sono molto felice che esistano persone responsabili in questo Paese che hanno aiutato a salvare il teatro Eliseo.

 

Ringrazio tutti i Tric italiani (i Teatri di rilevante interesse culturale, di cui l' Eliseo fa parte, ndr) che hanno telefonato per complimentarsi. Dopodiché se ci sono dei cinema-teatro, dei peracottari che vanno in giro a lamentarsi Oltretutto hanno mandato una lettera a Padoan in cui citano i Teatri Riuniti, cosa per cui i Teatri Uniti di Servillo li hanno diffidati dal citarli. Siamo alla barzelletta.

luca barbareschiluca barbareschi

 

Oltre a quella, c' è una lettera dell' Agis e di altre associazioni di categoria che annunciano dimissioni in massa dalla Consulta per lo Spettacolo del ministero

Magari si dimettesse Fontana (il presidente dell' Agis, ndr): farebbe un favore a tutti, non avendo fatto nulla negli ultimi anni. A parte lo sfogo, certo non si deve dimettere; però dimentica una cosa, che Platea (Fondazione che riunisce teatri Nazionali e Tric, ndr), in un verbale scritto, ha applaudito l' emendamento all' Eliseo.

 

Ma la domanda è: quando una nave affonda non siete contenti che qualcuno ha trovato una scialuppa per salvare la gente e farla lavorare? Mi auguro che anche loro riescano a far funzionare i rispettivi teatri. Dopodiché, se si vuol parlare della legge, ci sediamo a un tavolo, facciamo un forum. Però porto i conti di tutti, e mi divertirò perché io non ho nulla da nascondere.

 

Quindi non si sente un privilegiato ma quasi un case history ?

luca barbareschi saluta il pubblico presenteluca barbareschi saluta il pubblico presente

Sì assolutamente: questa è la prova che l' Eliseo è un polo di eccellenza ed è rinato grazie a un imprenditore che ci ha creduto e ci ha messo i suoi soldi. Non è che hanno dato i soldi a Barbareschi, li hanno dati a una istituzione di Roma.

 

Però, rispetto ai fondi che elargisce il Fus, 8 milioni è una cifra esorbitante

Lasciamo perdere il Fus (Fondo Unico dello spettacolo, ndr). Per colpa del Fus hanno bloccato per due anni il teatro italiano perché uno ha avuto tremila lire più dell' altro: 110 ricorsi al Tar hanno fatto! Comunque me ne frego di queste beghe, e soprattutto le dico una cosa: questi signori la smettano di telefonarmi privatamente per complimentarsi per poi attaccarmi pubblicamente con una lettera.

 

 

2. "FONDI AD PERSONAM" ALL' ELISEO DI BARBARESCHI I TEATRI ITALIANI INSORGONO

Anna Bandettini per la Repubblica

 

Per primi sono stati oltre quaranta teatri a scrivere una lettera al ministro Padoan dove si parla di "concorrenza sleale".

 

PADOANPADOAN

Dieci domande per chiedere: «Perché lo Stato investe fondi pubblici per uno spazio privato che in soli due anni presenta una perdita?». Ancora più dura (anzi, durissima) l' altra lettera, di Agis (l' associazione generale dello spettacolo), Federvivo, 20 associazioni di categoria e oltre 300 operatori, che parla di «atto legislativo iniquo e inopportuno» e chiede al Parlamento di «porre tempestivamente rimedio».

 

CALENDA PADOANCALENDA PADOAN

Una raffica di proteste e le dimissioni in blocco della Consulta dello Spettacolo hanno scosso il teatro italiano di fronte alla decisione d' incardinare nella cosiddetta "manovrina" approvata ieri alla Camera (ma dovrà passare ora al Senato), un sostanzioso "benefit" per il Teatro Eliseo di Roma diretto da Luca Barbareschi: 4 milioni nel 2017 e altrettanti nel 2018. Otto milioni di euro, che permetterebbero - secondo indiscrezioni non confermate - a Barbareschi di acquistare l' edificio del teatro e fare così un' operazione immobiliare con soldi pubblici. Ma per ora si tratta solo di voci.

 

Mentre è certa la presa di distanza del ministro dell' Economia Padoan: «Il Governo ha espresso parere negativo», dice in riferimento ai due emendamenti "trasversali" in Commissione Bilancio dei deputati Giorgetti e Boccadutri (rispettivamente Fi e Pd) che assegnano gli 8 milioni all' Eliseo, "un regalo" secondo molti. In particolare, il ministro dichiara di aver dato indicazioni al viceministro Enrico Morando di «manifestare con chiarezza in Commissione la contrarietà dell' esecutivo ». Ciò nonostante l' approvazione c' è stata e dopo che un precedente emendamento identico era già stato bocciato.

sergio boccadutrisergio boccadutri

 

«Si è consumato uno degli atti parlamentari più eclatanti in materia di spettacolo dal vivo», tuonano Agis e Federvivo nella lettera sugli 8 milioni «ingiustificabili da tutti i punti di vista».

Denunciano «atti arbitrari e opachi che hanno come unico obiettivo quello di ripianare debiti e deficit gestionali». Stesso tono nella lettera dei teatri uniti:

 

«Non possiamo credere che l' intervento sia "ad personam" e rappresenti un singolo "privilegio" », scrivono al ministro Padoan, dal Teatro Quirino ad Assomusica, dall' Ambra Jovinelli al Sistina, e poi l' Elfo-Puccini, il Ciak, il Menotti, il Carcano, la Cooperativa tutti di Milano, il Duse di Bologna, il Diana di Napoli, l' Alfieri di Torino. «Se davvero si sono trovate coperture econo- miche integrative, chiediamo che si facciano convergere in modo strutturale nel Fus (335 milioni di euro nel 2017 a tutto lo Spettacolo, ndr) attraverso regole che valgano per tutti», scrive l' Agis.

 

Barbareschi su Twitter ringrazia chi lo ha sostenuto: 23 mila spettatori, dice lui.

La storia dei fondi al Teatro Eliseo da lui diretto è terreno di scontro da tempo. Un emendamento al Milleproroghe che destinava ad esso 4 milioni extra- Fus era già stato bocciato in gennaio. In marzo Barbareschi aveva indetto una conferenza stampa in cui aveva dichiarato il deficit e annunciato il rischio chiusura, chiedendo «i 4 milioni che Franceschini mi ha promesso ». Il titolare del Mibact, però, aveva rispedito al mittente la richiesta: «Mai fatta alcuna promessa».

Teatro Eliseo Teatro Eliseo

 

Nel 2016 per la Casanova srl, la società di Barbareschi che gestisce l' Eliseo (ma la nuova intestazione è Teatro Eliseo-Teatro Nazionale dal 1918), sono arrivati 514.831 euro dal Fus, 250 mila dal fondo gestito dal ministro Franceschini, 300 mila dalla Regione Lazio e 100 mila dal Comune. Ora, i 4 milioni del 2017: per fare un paragone è quanto riceve il Piccolo Teatro per un anno (4.363.5444 euro), il doppio dello Stabile di Torino (2.536.597). E questo mentre si aspetta per luglio (se il governo sarà ancora in carica) l' approvazione del nuovo Codice dello Spettacolo, che regolerà anche i contributi al settore con nuove regole.

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…