valentina nappi

S, L’ORGIA DEL SESSO - TUTTO QUELLO CHE AVREMMO DOVUTO SAPERE SUL SESSO E ANCORA NON SAPPIAMO MA QUEST’ESTATE, GRAZIE A “MICROMEGA” CON SIFFREDI E NAPPI E AL “NEW YORK” IN DIFESA DI YOUPORN, SIAMO A CAVALLO (BASSO)…

Mariarosa Mancuso per "La Lettura - Corriere della Sera"

 

valentina nappi valentina nappi

A una volonterosa signorina che chiedeva consigli di scrittura, Edgar Allan Poe rispose che tutto sta nell’azzeccare il tono giusto. Accade in una storia intitolata Come scrivere un racconto per Blackwood , dal nome di una rivista molto popolare nell’800: l’esercizio svolto è un horror che imita Il pozzo e il pendolo . Vale anche per l’argomento dell’estate: sesso & pornografia.

 

valentina nappi valentina nappi

Non è una novità che se ne chiacchieri, sotto l’ombrellone o nel cerchio magico dei social network. Ora possiamo farlo con la complicità di «MicroMega», che al tema dedica il numero uscito a fine luglio: Il corpo della donna tra libertà e sfruttamento . Non cita un illustre precedente, le conversazioni sul sesso dei surrealisti: autocoscienza maschile alla fine degli anni Venti, quando le donne ancora non ci pensavano. Ne ricaviamo che in materia André Breton & company erano molto più confusi dei sedicenni di oggi.

 

valentina nappi valentina nappi

Pezzo forte della rivista, che solitamente ospita allarmi a difesa della Costituzione, un dialogo tra Roberta Torre e Rocco Siffredi: la regista di Tano da morire e di Mare nero , thriller ambientato tra gli scambisti; e l’attore scelto da Catherine Breillat per i suoi porno d’autore Romance e Pornocrazia, genere meno avvincente dei film a luci rosse senza pretese intellettuali. Si capiscono: Rocco Siffredi ricorda che le regole del «Dogma» di Lars von Trier — il manifesto di castità cinematografica che impone solo luci naturali, niente musica d’accompagnamento, macchina da presa a mano — erano già state adottate dal cinema porno.

valentina nappi valentina nappi

 

Qualcosa invece deve essere andato storto nella conversazione tra la pornostar Valentina Nappi e la giornalista Maria Latella. Entrambe aggiungono un secco post scriptum, la prima scomodando Giovanni Pascoli, Tristan Tzara e le rispettive poetiche. Sempre su «MicroMega», Pietro Adamo traccia una storia del porno di massa — dagli anni Sessanta alle videocassette alla rete, passando per il pornochic di Gola profonda (la definizione è del «New York Times») — e spende per le pellicole con Rocco Siffredi il termine «filogino».

la copertina di micromega luglio 2014la copertina di micromega luglio 2014

 

valentina nappi valentina nappi

Andrebbe bene per i futuri film del collettivo «Le ragazze del porno», di cui Roberta Torre fa parte. «Una proposta politica ancor prima che estetica» spiega Tiziana Lo Porto, che ha avuto l’idea di prendere a modello i Dirty Diaries della svedese Mia Engberg. Tra le rivendicazioni, consumo senza vergogna e sguardo d’autrice. Sempre che non valga la teoria secondo cui il porno delle donne già esiste e si chiama «romanzo rosa».

 

In rete circola il trailer di Cinquanta sfumature di grigio , dal bestseller di E. L. James (uscirà il 12 febbraio 2015: l’anticipo su San Valentino serve per la negoziazione di coppia, lo si va a vedere insieme oppure no?). Supersoft: del resto si capiva subito che erano le pratiche sadomaso a rendere accettabile il più classico dei romanzi rosa, certo non il contrario.

 

roberta torreroberta torre

Il settimanale francese «Les Inrockuptibles» esce con lo speciale Sexe 2014 (già qualche mese fa aveva un servizio di copertina dedicato al sesso online — titolo: Il punto 3G ). Perfetto per i lettori che alla teoria e alla filoginia preferiscono il pop, intervista Axel Braun, regista specializzato in porno con supereroi e personaggi dei fumetti. Da Spider-Man ai Puffi a Star Wars (per nerd non puritani: Sheldon nella serie tv The Big Bang Theory avrebbe una crisi isterica).

 

Rocco Siffredi Rocco Siffredi

Ricorda l’esistenza di un semi-nuovo genere letterario a luci rosse, questo sì irrimediabilmente femminile: i porno con i mostri mitologici, i dinosauri o l’abominevole uomo delle nevi. Amazon li ha banditi dal suo catalogo l’ottobre scorso — con l’accusa di zoofilia, niente di meno — ma si trovano comunque in Rete.

 

A corredo, immagini e performance d’artista: i nudi dell’ucraino Sasha Kurmaz, l’orgia con centinaia di attori e attrici porno messa in scena dal giapponese Jin Onashi, i collage anni Settanta di Robert Overby. Non sfugge il food porn , che in questo caso non significa fotografare gli spaghetti prima di mangiarli.

ROCCO SIFFREDI TRA LE PORNOSTAR FOTO ANDREA ARRIGA ROCCO SIFFREDI TRA LE PORNOSTAR FOTO ANDREA ARRIGA

 

Sono pratiche più erotiche, nel senso stretto del termine: oggi anche il porno è specializzato, suddiviso in categorie da maniaci della classificazione. «Les Inrockuptibles» ribadisce il valore liberatorio della pornografia fatta a regola d’arte. Ne era convinta anche Julianne Moore in Don Jon di Joseph Gordon-Levitt: «Non come i film che adesso girano in rete e riducono le donne a pezzi di carne».

 

Difende YouPorn il «New York Magazine», pubblicando a fine giugno un articolo intitolato The Porn Flâneur . Una passeggiata nel regno del porno viene paragonata ai vagabondaggi di Charles Baudelaire tra i boulevard della Parigi ottocentesca: «Entrambi sono spettatori appassionati in cerca di sensuali delizie».

ROCCO SIFFREDIROCCO SIFFREDI

 

il film di cinquanta sfumature di grigio   il film di cinquanta sfumature di grigio

Torniamo in Francia con «Neon», che quando fa inchieste su «La mia generazione» si rivolge ai lettori dai 18 ai 30 anni. Copertina dell’ultimo numero: Le mystère du sexe en 69 savoirs érotiques . Curiosità divise tra pussy facts e zizi facts , la canzone più afrodisiaca — la colonna sonora di Dirty Dancing e il sempreverde Bolero di Ravel — e via libera al calzino: i piedi caldi migliorano le prestazioni. Per i nostalgici («che bello quando il sesso era proibito e non obbligatorio») tornano comodi gli studi di William Masters e Virginia Johnson.

 

il film di cinquanta sfumature di grigioil film di cinquanta sfumature di grigioil film di cinquanta sfumature di grigio il film di cinquanta sfumature di grigio

Li racconta la biografia di Thomas Maier Masters of Sex (appena uscita da Sperling & Kupfer) e soprattutto la splendida serie con lo stesso titolo in onda su Sky Atlantic. Camice bianco, volontari con sensori dappertutto, sex toy con telecamerina incorporata per non perdersi neanche un fremito.

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO