sammy basso

GIRO DI BASSO: “HO FATTO DA APRIPISTA PER CHI COME ME SOFFRE DI INVECCHIAMENTO PRECOCE” – DOPO L’OPERAZIONE AL CUORE, PARLA SAMMY BASSO: "MI SONO GIOCATO TUTTO MA SONO SORRETTO DALLA FEDE" – I DUBBI DEI MEDICI DI BOSTON E L’INTERVENTO STRAORDINARIO REALIZZATO AL SAN CAMILLO DI ROMA - IL CARDIOCHIRURGO: “ABBIAMO AVUTO UN APPROCCIO DA OROLOGIAI, HO PRESO UN RISCHIO”

Margherita De Bac per il Corriere della Sera

 

sammy basso

«Se fosse stato un ottantenne non lo avrei fatto», scuote la testa il cardiochirurgo Francesco Musumeci. Una settimana fa ha operato Sammy Basso, il ragazzo di 23 anni che, come testimonial diretto, ha rivelato l' esistenza della progeria. Malattia rarissima - cento casi in tutto, cinque in Italia - «perfida e affascinante allo stesso tempo», aggiunge lui tradendo la curiosità dello scienziato, capace di trasformare i bambini in vecchi.

 

Sammy diventò famoso quando fu ospite a Sanremo e adesso raddoppia la popolarità con questo intervento ai limiti del possibile, il primo al mondo. Stava per andarsene, il piccolo grande Sammy, a causa di un restringimento del cuore caratteristico dell' età geriatrica e che in lui invece è comparso nell' età della laurea. «Stenosi calcifica severa della valvola aortica» disostruita per via trans catetere, riporta il bollettino del San Camillo, l' ospedale romano dove il giovane è stato operato.

 

Oggi verrà dimesso e tornerà a Padova dove studia biologia molecolare, primo anno della magistrale, con tanta voglia di diventare ricercatore e sconfiggere la sindrome dell' invecchiamento precoce: «Sono sorretto dalla fede, credo nell' esistenza di qualcuno molto più grande e saggio di noi, nostro protettore. Quando ho saputo che il mio cuore era già troppo anziano e che da un secondo all' altro avrebbe potuto fermarsi mi sono detto che è così che doveva andare. Ma in sala operatoria ho capito che c' era ancora una carta da giocare. Io che ho paura perfino dell' ago. Non era scontato che fosse finita».

 

sammy basso

Musumeci ha coordinato un' équipe multidisciplinare formata da Roberto Violini (cardiologia interventistica) e Emilio D' Avino (cardioanestesia). Hanno studiato a tavolino il caso dallo scorso agosto, una volta ricevuta la richiesta dal Boston Children' s Hospital che - come centro di riferimento internazionale dei malati di progeria - ha in cura Sammy. I chirurghi statunitensi avevano espresso parere negativo sull' intervento girando la valutazione ai colleghi di Roma.

 

«Abbiamo avuto un approccio artigianale, da orologiai. È la nostra risorsa, pur non possedendo i fenomenali strumenti degli americani.

 

Ho preso un grande rischio, per un ragazzo così ne valeva davvero la pena», si commuove Musumeci, seduto accanto al suo paziente raro che non gli toglie di dosso due occhioni cerulei. Un catetere è stato introdotto all' apice del cuore, attraverso un' apertura della coronaria sinistra larga appena 0,6 millimetri (un millimetro è il minimo ritenuto sufficiente per procedere), ostruita dal calcio. Poi è stata applicata la più piccola valvola disponibile sul mercato.

sammy basso

 

Nella conferenza stampa al San Camillo, Sammy descrive la sua felicità, seduto in carrozzina, un maglioncino blu cobalto sul piccolo torace: «È una svolta per le persone come me, che ora esultano e possono immaginare un futuro. Ho fatto da apripista. L' invecchiamento del sistema cardiocircolatorio è il nemico numero uno, moriamo di questo. Però troveremo la cura per anticipare il decadimento. Anche io ci sto lavorando, studio i meccanismi che riducono il corpo in questo modo. La progeria agisce a tutti i livelli dell' organismo ma lascia intatto il cervello perché il gene difettoso nelle cellule cerebrali resta silente.

Pensi quanto è diabolica, una sola mutazione su tre miliardi di basi è in grado di renderci così imperfetti e fragili».

 

Sammy è una persona speciale e ancora di più lo sono i genitori Amerigo e Laura: «Non mi hanno mai nascosto la mia diversità fin da bambino. Sono due tipi belli tosti e io come loro. Ringrazio tutti. In ospedale si sta male, eppure gli infermieri mi hanno fatto sentire a casa».

sammy basso

 

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