amadeus costa crociere smeralda

FINCHÉ LA BARCA VA – MOLENDINI: “NON SAPPIAMO SE SI FARÀ LA SONG BOAT DI SANREMO, MA GIÀ IL FATTO DI PRENDERLA SUL SERIO È PREOCCUPANTE. SENZA CONTARE IL RISCHIO CHE QUELL'ASSEMBRAMENTO SONORO POTREBBE PROVOCARE UN ALTRETTANTO SONORO CONTAGIO, VISTO CHE AL VIRUS NESSUNO GLIELO HA DETTO CHE IL FESTIVAL DI SANREMO È INTOCCABILE E CHE LA RAI NON PUÒ RINUNCIARE AI BEI SOLDONI CHE OGNI ANNO LA SETTIMANA SANTA SANREMESE GLI FRUTTA (37 MILIONI NEL 2020)"

marco molendini foto di bacco

Marco Molendini per Dagospia

 

Il grande pittore fiammingo Hieronymus Bosch cinquecento anni fa aveva chiamato una sua tela La nave dei folli: raffigurava il pellegrinaggio di un manipolo di viaggiatori per mare senza alcuna meta e intenti a sprecare la propria vita nel vizio. La song boat sanremese ha qualche parentela con quel racconto, con una grande differenza: la nave dei folli della Rai la meta ce l'ha, il Teatro Ariston.

 

La nave dei folli - Hieronymus Bosch

Può sembrare ridicolo, ma la settimana santa sanremese è sempre stata qualcosa che si accompagna alla perdita di senso della realtà. La cosa preoccupante è che, quella percezione distorta di ciò che avviene nel mondo circostante, sia accompagnata da un ragionamento che viene presentato con lucidità: il Festival s'adda fare, covid o non covid.

 

Neppure il virus può fermare la più folle delle rassegne canore mondiali. E il rito si deve consumare nella date stabilite, 2-6 marzo, sia pure con un leggero ritardo rispetto alle ultime edizioni. Non importa cosa succede attorno, non si pensa a come saremo fra tre mesi sul fronte dell'epidemia, se il vaccino avrà cominciato a dare qualche effetto (della qualcosa si dubita da più parti) o se saremo ancora a combattere coi colori: giallo, rosso e arancione e con la disperazione di non sapere quando finirà l'incubo. No, l'importante è fare il Festivalone, il resto è accademia.

 

COSTA CROCIERE SMERALDA

Non so quanto ci abbiano pensato a viale Mazzini: il pubblico ce lo portiamo da casa bello e impacchettato, tutti in nave, tamponati a ogni alzar del sole, controllati, sfamati, misurati, inscatolati. E poi all'ora fatidica li imbellettiamo, li portiamo a terra e li chiudiamo all'Ariston. Cinquecento persone, con la prescrizione anagrafica (vietato l'ingresso ai maggiori di..., l'età è da stabilire) sono una bella massa: come verranno preservati dal contagio durante il trasbordo dal porto al teatro, che non sono lontani, ma bisognerà evitare contatti? Sotto vuoto, come i palombari?

 

fiorello diodato amadeus

E poi riaccompagnati in mare? E quanto tempo ci dovranno stare, considerando i tempi di sicurezza necessari per rendere sanitariamente sterili tutti quanti. E come verranno scelti? Saranno degli eletti? O saranno pagati come il pubblico degli show televisivi, visto che i soldi ci sono e che Costa crociere sarebbe disposta a finanziare il tutto? E ancora: che mascherine indosseranno? Si siederanno una sedia si e due no?(l'Ariston conta 1700 posti)?

AMADEUS E FIORELLO

 

Ma il festival non è fatto solo dal pubblico. Ci sono i cantanti, quest'anno una truppa salita a 26 unità (scelta basata probabilmente sulla consapevolezza che più si ascolta meno si capisce e quindi il risultato, qualunque risultato sarà il migliore di quelli possibili), ci sono i loro accompagnatori, i discografici, i congiunti, gli orchestrali, i tecnici della Rai, tutto lo staff, assai numeroso, della tv pubblica, i giornalisti, le radio.

elodie 2

 

Dove li mettono? Su altre navi no, perché il comune di Sanremo vuole che gli alberghi lavorino. E poi c'è la folla sterminata dei curiosi sanremesi, si farà la zona rossa solo per loro? E l'orchestra, gli ospiti, le prove?? Come si svolgeranno? Mah.

 

La Song boat non sappiamo se si farà, ma già il fatto di prenderla sul serio è preoccupante. Anzi, sul serissimo. Senza contare il rischio che quell'assembramento sonoro potrebbe provocare un altrettanto sonoro contagio, visto che al virus nessuno glielo ha detto che il Festival di Sanremo è intoccabile e che la Rai non può rinunciare ai bei soldoni che ogni anno la settimana santa sanremese gli frutta (37 milioni nel 2020). Senza considerare che, grazie alla lunga quaresima che stiamo vivendo, questa volta successi e incassi potrebbero persino aumentare.

achille lauro boss doms 1

 

La nave, in qualche modo, è comunque salpata. E Amadeus comincia a svelare chi avrà al suo fianco.Dall'amico Fiorello (conosciamo Rosario, è una persona intelligente e sensibile, si metterà mai in una condizione che fa ridere e non per le sue battute?), ai nuovi assunti.

 

Una bella ragazza, Elodie, che fino a ieri faceva la cantante e che viene lanciata, per una notte si avverte (nelle altre serate ce ne saranno altre), a fare più o meno la valletta. E il trasformista Achille Lauro con il compito, dichiarato e facilmente immaginabile, di fare da bella statuina inventando abbigliamenti che facciano esclamare qualche oh di scalpore, qualche titolo sui giornali e contagino il termometro dell'Auditel.

 

AMADEUS CON LA PARRUCCA

E Ibrahimovic, calciatore ingombrante che non si sa che farà, oltre che offrire il proprio cognome. Poi c'è il manipolo dei cantanti, 26: «abundantis ad abundantiam» come diceva Totò a Peppino a proposito dei punti, punti e virgola e due punti della famosa lettera. Un manipolo che ha incrementato le dosi dei giovani che spuntano come funghi, che conta sugli abituées, quelli che non mancano un Ariston, e, perfino, su una mummia del Sanremo che fu: Orietta Berti. Fin che la barca va, lasciala andare.

zlatan ibrahimovicachille lauro 8achille lauro rolling stoneachille lauro 7cr7 amadeusAMADEUS INSEGUE MORGAN DOPO LO SCAZZO CON BUGO SUL PALCO DI SANREMO elodie 4elodie 3amadeus sanremo giovani amadeus fiorelloamadeus fiorello ferroAMADEUS E FIORELLO CON LA PARRUCCA LA FACCIA DI AMADEUS DOPO LO SCAZZO TRA MORGAN E BUGOamadeus fiorelloAMADEUS CON LA PARRUCCA amadeus sanremo giovani

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO