carolina di monaco junot

SCANDALI AL SOLE - QUANDO NEL 1977 CAROLINA DI MONACO, 20 ANNI, SPOSÒ IL PLAYBOY SENZA ARTE NÉ PARTE PHILIPPE JUNOT (37). GRACE KELLY LO DETESTAVA, MA I GRIMALDI FURONO COSTRETTI AD ACCETTARE LE NOZZE ''RIPARATRICI'' DOPO IL TOPLESS DELLA FIGLIA RIBELLE - FINCHÉ LUI NON FU BECCATO A NEW YORK CON LA BOMBA SEXY GIANINA FACIO, E DA QUEL MOMENTO FU STÉPHANIE...

 

Candida Morvillo per il ''Corriere della Sera''

 

È l' estate del 1977 e Caroline di Monaco, 20 anni, deve inventarsi qualcosa per convincere i genitori a lasciarle sposare Philippe Junot. Solo che Ranieri e Grace la vorrebbero sposata a Carlo d' Inghilterra, che un giorno sarà re, mentre Philippe, che ha 17 anni più di lei, è un playboy senza altra arte che quella di sedurre le ragazze. Suo padre Michel è vicesindaco di Parigi, ma nessuno capisce di che cosa viva lui.

carolina di monaco e philippe junot

 

I giornali dell' epoca riferiscono che si presenta come banchiere d' affari o immobiliarista e che però riceve non in ufficio ma nel suo appartamento di Parigi. Scriveva People: «Il Philippe che i suoi amici conoscono meglio è il pilota di rally dilettante o il capitano muscoloso di una squadra di calcio amatoriale sponsorizzata dalla sua discoteca preferita, Castel' s». Bocciato la prima volta alla maturità, l' estate dopo Philippe era finito sui giornali per aver fatto naufragio cercando di andare in barca da Saint-Raphaël a Cannes con mezzo serbatoio di benzina.

 

carolina di monaco e carlo d inghilterra

Poi, si era laureato all' Università di Parigi ed era andato a New York, in teoria per formarsi come agente di cambio, in pratica lanciandosi nel business delle catene di fast food, con poco successo. In definitiva, non c' era peggior genero che i sovrani di Monaco potessero immaginare. Invece, a Caroline, Philippe era piaciuto subito. Erano gli anni 70, le ragazze per la prima volta pretendevano di essere libere. Caroline era, come tutte, tentata dall' anticonformismo. Quando era lontana da casa, indossava la minigonna, e sempre amava Philippe quando rovesciava la testa all' indietro e diceva: io me ne sbatto delle convenzioni.

carolina di monaco e philippe junotcarolina di monaco e philippe junot

 

Si erano conosciuti quando lei aveva 16 anni e lui 33, a cena a Parigi, a un tavolo di jeunesse gâtée. Philippe la vede e già fiuta la sfida, lei è giovane e ingenua, è lì solo di passaggio. Ma tre anni dopo, torna per studiare alla Sorbona. Nel maggio 1976, s' incontrano di nuovo all' inaugurazione di una discoteca. Ed è l' inizio di tutto o l' inizio della fine.

 

carolina di monaco e carlo d inghilterra

Basta un anno e Caroline è pazza d' amore, vuole sposarsi e all' istante. Le serve, però, il consenso dei genitori. Pena lo scandalo, perdere il titolo e il diritto alla successione al trono, che la vede seconda dopo il fratello Alberto. La famiglia è al corrente della relazione da quando lei era stata negli Stati Uniti per un viaggio ufficiale e Junot l' ha seguita, finendo allontanato dalle guardie del corpo. Grace è disperata, pare lo definisca «un gaffeur, un grossier. Un disastro».

carolina di monaco e philippe junot

 

A maggio del 1977, l' ex diva diventata principessa aveva calato il suo asso, invitando a Monaco Carlo d' Inghilterra.

C' era stata una cena all' Hotel de Paris, Caroline in abito rosso, spalle scoperte, Carlo in smoking, i fotografi impazziti.

 

carolina di monaco nuda sui tabloid

La sera dopo, allo Sporting, si premia Henry Kissinger, Caroline è in rosa, cena fra Carlo e Cary Grant, ma i giornali tagliano l' attore dall' inquadratura: il mondo sogna un matrimonio fra i Grimaldi e i Windsor. C' è chi scrive di avanzate trattative fra il Vaticano e l' arcivescovo di Canterbury per consentire le regali nozze. Caroline si sente all' angolo. Che fare?

 

Sa che c' è una sola cosa che per i Grimaldi, come per molte famiglie del tempo, viene sopra di tutto ed è la reputazione, specie quella virginale delle figlie femmine. Lo è ancora al punto che, in Italia, fino al 1981 sarà in vigore il matrimonio riparatore, che abbona lo stupro sulle ragazze nubili e illibate se il reo sposa la ragazza e si accolla le spese della cerimonia. Senza arrivare a tanto, ovunque è in uso che la giovane rimasta incinta fili diritta all' altare. A Caroline, però, non è concessa neanche questa chance.

grace kelly carolina di monaco e philippe junot

 

In una casa reale, non puoi diramare gli inviti con un preavviso di 15 giorni. Fra l' annuncio del fidanzamento e il sì, passa un anno.

In estate, Caroline è a Montecarlo, i paparazzi la seguono passo passo e le è difficile vedere Junot. Lei è esasperata.

 

Essere principessa alza di molto l' asticella delle regole da rispettare e si è considerate disonorate per peccati assai più lievi di una comune mortale. Ma sarà questo svantaggio la chiave di volta. Se la soglia del disonore per lei è così bassa, è sufficiente molto meno che restare incinta per oltrepassarla. Quell' estate, Caroline viene paparazzata in topless e il clamore è immane. Pazienza se Brigitte Bardot si abbronza a seno nudo dal 1967, B.B. è appunto considerata il corpo del peccato.

grace kelly philippe junot

 

Se Philippe Junot è sulla stessa barca dove la principessa osa l' inosabile, non lo si vede, ma il solo sospetto, coi titoli sparati sulla stampa internazionale, è l' ultima goccia. I sovrani genitori capitolano e quello fra Caroline e Junot sarà a suo modo e per i suoi motivi, comunque, un matrimonio riparatore, utile a salvare la reputazione della principessa. Si sposano il 28 giugno 1978 e dura niente. A luglio del 1980, Philippe viene fotografato a New York con la costaricana Janina Facio, le immagini sono ancora equivocabili, ma quelle scattate il mese dopo in Turchia non necessitano di didascalie.

le nozze di carolina di monaco e philippe junot con ranieri e grace kelly

 

Dalla Rocca di Monaco, un comunicato annuncia la fine del matrimonio. Caroline, da quel momento, sarà sempre impeccabile. Spetterà alla sorella Stéphanie la parte della scapestrata, che s' innamora della guardia del corpo o del domatore del circo. Lo scandalo a corte continua, non per Caroline, che contempera ragione e sentimento, sposa - ma per amore - un giovane raccomandabile, l' italiano Stefano Casiraghi, e presto sarà vedova e sempre sarà l' erede perfetta e composta di Grace.

 

gianina facio philippe junot

Ma è in quell' estate del 1977 che Caroline diventa Caroline, principessa di Monaco, che è una razza a parte anche fra le principesse, pioniere di emancipazione almeno nella loro categoria. Nel 2013 la sua secondogenita, Charlotte, ha un bimbo dall' attore Gad Elmaleh, che non sposerà mai e col quale si lascia due anni dopo. A quel punto, il piccolo mondo antico di Monaco, quello che Somerset Maugham definiva «un luogo soleggiato per gente ombrosa», è cambiato, non per moto proprio.

carolina di monaco con ranieri e carlo d inghilterracarolina di monaco e philippe junotcarolina di monaco e philippe junotcarolina di monaco e philippe junot carolina di monaco e philippe junot con ranieri e grace kellycarlo e diana d inghilterra con carolina di monaco carolina di monaco e philippe junot con ranieri e grace kellycarlo e diana d inghilterra con carolina di monacocarolina di monaco e philippe junotgianina facio ridley scott

Ultimi Dagoreport

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!