gatto gatti

“GATTOLICI” D’ITALIA, SVEGLIA! - SE IL VOSTRO MICIO E’ ESAURITO, SVALVOLA, HA COMPORTAMENTI INCOMPRENSIBILI DOVETE SFOGLIARE IL LIBRO "ANCHE I GATTI NEL LORO PICCOLO SBROCCANO" - BARBARA COSTA: “PER I GATTI DISTURBATI, CI SONO I RIMEDI. DOPO ATTENTA VISITA PSICHIATRICA, DURANTE LA QUALE IL PADRONE DEVE ESSER PRESENTE E RISPONDERE A TANTE DOMANDE, SI PROCEDE A UNA TERAPIA COMPORTAMENTALE ASSOCIATA A PSICOFARMACI” - ECCO QUALI SONO I SINTOMI PER CAPIRE SE QUALCOSA NON VA

anche i gatti nel loro piccolo sbroccano cover

Barbara Costa per Dagospia

 

Il tuo gatto è esaurito? Ogni tanto svalvola? Ha crisi di identità? Ti attacca senza motivo? A te no, ma a tua suocera sì? Ti mena tipo samurai? O non ti "parla" più? A questi e ad altri gatteschi assilli c’è risposta in "Anche I Gatti Nel Loro Piccolo Sbroccano" (Giunti ed.), la guida per i proprietari di gatti problematici. L’ha scritta Claude Béata, veterinario e psichiatra dei gatti. Béata ci avverte: anche i gatti possono essere preda di fobie, disturbi di personalità, turbe, e possono manifestare paranoie, bipolarismo, depressioni, fino alla pazzia più totale. Non ci credete? Nel libro Béata illustra gli esempi di pazienti i più schizzati con cui ha e ha avuto a che fare: gatti che "sembrano" tranquilli, e che però all’improvviso girano muso, e ti attaccano stile Jack Nicholson in Shining.

 

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Gatti che, senza ascia ma “con occhi fuori dalle orbite” aggrediscono i loro padroni, se non i loro padroni i vicini, se non i vicini chi, amico, parente, amante, capita in visita in casa. Mici inc*zzati e violenti “che folli e furenti” assaltano le persone, mici che colpiscono a morte altri mici, e gatti “in modalità demone” da cui i padroni, terrorizzati, sono stati “salvati dai pompieri”.

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Ma perché un gatto impazzisce? Béata fa una netta distinzione tra gatti sul serio pazzi – e cioè gatti “in sindrome dissociativa”, che vivono in deformazione effettiva della realtà, psicotici “la cui mente è invasa da topi o cani mostruosi e li terrorizza oltre ogni immaginazione”, dai gatti colpiti da nevrosi e fobie. Un gatto è nevrotico o è fobico per via di travagli personali: può esser figlio di madre sconsiderata, avere subito traumi potenti, o vivere un disagio domestico grave.

 

Questi i sintomi: se non visto si strappa i peli, perlopiù sulla pancia; dorme poco e male e si sveglia di soprassalto con espressione a urlo di Munch; miagola e sembra un disco di Yoko Ono. Buone notizie: per tali gatti disturbati, ci sono i rimedi. Dopo attenta visita psichiatrica, durante la quale i/la/il padrone del gatto deve esser presente e rispondere a tante domande sul rapporto che ha col gatto, e su vita e abitudini del felino, si procede a una gatto-terapia comportamentale associata a psicofarmaci.

 

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Spesso non c’è bisogno di arrivare a questi, e un gatto ritrova il suo equilibrio interiore con calmanti omeopatici, o con aromaterapia. Un gatto può cadere in depressione: se è stato sterilizzato molto tardi, o se è anziano, e vittima di demenza (un gatto è ufficialmente anziano dopo gli 11 anni). Il primo sintomo di depressione sta nel gatto che non si toeletta più.

 

Il più delle volte un gatto dà di matto contro di noi per cause che con la pazzia nulla c’entrano: sono sue reazioni mattoidi a torti che gli facciamo. Un gatto si inc*zza se gli si sposta la cassetta dei bisogni, se gli si cambia marca di sabbia, se gli si modifica il cibo, orari dei pasti, o posto che lui ha perentoriamente scelto per dormire (che può non combaciare tra ronfate diurne e notturne, e nemmeno tra mattutine e pomeridiane).

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Un gatto si inc*zza di fronte a ogni cambio di abitudine: per questo durante il lockdown si è avuto un aumento di gatti squilibrati! In molti hanno reagito a brutto muso con noi h24 intorno a loro. Un gatto può impazzire d’amore? No. Il dottor Béata è chiaro: un gatto non si innamora.

 

Gatto o gatta “in amore” sono animali che devono soddisfare un individuale bisogno fisico. In questo non rientra la monogamia, né l’eterosessualità in modo esclusivo. I gatti si accoppiano per liberarsi di un desiderio che è solo fisico. E basta. Si può parlare d’amore tra una gatta e i suoi cuccioli, sì, ma finché restano tali.

 

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Dopo si rompono le p*lle ad averli intorno, sono per loro non più figli, bensì competitor con cui dividere cibo e territorio. Ma due gatti che sc*pano provano piacere? Mah. Non ci sono prove in merito, né che abbiano orgasmi. La femmina di sicuro no. Il coito dura sui 30 secondi (però). E la penetrazione per lei è dolorosa. Ma è il metodo che la natura le ha dato, per “liberarsi da quella smania torturante”.

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