diletta leotta selvaggia lucarelli

SELVAGGIA: ''ERO A PRANZO CON MOLTA GENTE. IN 5 MINUTI, TUTTI I TELEFONI SUL TAVOLO HANNO COMINCIATO A VIBRARE. LA TERZA GUERRA MONDIALE? NO, LE FOTO DI DILETTA LEOTTA'' - ''SI COMMENTAVANO IL VOLUME DELLE TETTE, LA DEPILAZIONE, IL SOSPETTO DI CHIRURGIA, LE POSE, LE POSIZIONI, COME SE SU WHATSAPP VALESSE TUTTO. IO STESSA HO VISTO QUELLE FOTO. LE HO APERTE. NON LE HO CONDIVISE, MA LE HO GUARDATE. DOPO TIZIANA CANTONE, NON SIAMO DIVENTATI MIGLIORI''

 

Selvaggia LucarelliSelvaggia Lucarelli

Estratti dall'articolo di Selvaggia Lucarelli per ''Il Fatto Quotidiano''

 

diletta leotta  instagramdiletta leotta instagram

L’altro ieri mi trovavo ad un pranzo con molta gente seduta attorno ad un tavolo. Nel giro di cinque minuti, tutti i telefoni appoggiati su quel tavolo hanno cominciato a vibrare, lampeggiare, suonare in simultanea. Tutti, compreso il mio.

 

(....)

 

Ho approfittato di un momento di distrazione generale e ho guardato cosa stesse accadendo. Nessuno aveva invaso la Polonia, ma qualcuno aveva “invaso” il cellulare (o l’icloud, non è ancora chiaro) di Diletta Leotta diffondendo alcune immagini e video in cui la giornalista di Sky era svestita o in compagnia di un ex fidanzato con cui non stava prendendo un tè.

 

(...)

diletta leotta  2diletta leotta 2

 

Naturalmente, finito il pranzo, si è discusso del caso. A qualcuno era arrivato un link da cui scaricare il tutto, a qualcuno la foto di spalle, ad altri la foto in topless, ai più fortunati perfino il video, pensate un po’. Nel frattempo, sul web, dopo il recente suicidio di Tiziana Cantone, le reazioni erano piuttosto confuse. Ho immaginato il panico nelle redazioni, le riunioni in fretta e furia per decidere la linea editoriale, le appassionanti  e sofferte correnti di pensiero quali “Oh, un culo è un culo” e “Eh, se poi si suicida ci fanno il culo!”.

 

Alla fine, tirando le somme, la notizia è stata veicolata in cinque modi diversi:

 

DILETTA LEOTTADILETTA LEOTTA

1) molte pagine fb con centinaia di migliaia di iscritti hanno condivisotranquillamente foto e link della Leotta nuda come a dire “la vicenda Cantone non ci ha insegnato un emerito cazzo”. In fondo gli amministratori di queste pagine sono ignoti e in più, mentre postare foto rubate è reato, postare link che portano alle foto non è reato (una legge geniale), per cui non hanno nulla da perdere.

 

2) Qualche sito d’informazione minore ha dato notizia della vicenda con titoli acchiappa-likesenza postare il link alle foto ma assicurando che era molto facile reperirle sul web, come a dire: “Oh, io t’ho detto dove trovà la droga, ma non te la vendo”.

 

diletta leotta  diletta leotta

3) Altri siti hanno partorito l’idea migliore, ovvero titolo e articolo che trasudavano indignazione (“Ecco, ci risiamo!”.  “Attacco indegno!”. “E’ barbarie!” con accanto e in bella vista le parole chiave di ricerca “Leotta” “Nuda” “hackerate” “foto” “hot” e così via, che in pratica vuol dire “Uso la vicenda per fare click però sono molto indignato eh!”.

 

4) Va detto che i siti dei quotidiani più importanti - quelli che dopo la vicenda Cantone sono stati messi sotto accusa per aver cavalcato la vicenda con leggerezza- hanno taciuto almeno finchè la Leotta non ha inviato un comunicato stampa per chiarire la vicenda. Il concetto era: “Eh no, questa volta noi non ci uniamo ai barbari del web, abbiamo imparato la lezione… però se ne parla lei siamo autorizzati  a parlarne anche noi.”.

TIZIANA CANTONETIZIANA CANTONE

 

5) i più coerenti, va detto, sono stati i soliti subumani che dalla vicenda Cantone hanno imparato una lezione luminosa: c’è sempre un modo più creativo per dare della puttana ad una donna o per rallegrarsi del fatto che qualcuno abbia messo in rete delle sue foto nuda.

 

diletta leotta diletta leotta

(...)

 

E ora tornerei all’aneddoto iniziale, quello dei cellulari che vibravano durante un pranzo, perché la verità, alla fine di tutta questa storia e delle sfumature con cui questa storia è stata più o meno barbaramente raccontata su siti e giornali, è lì, nei nostri cellulari. Dal suicidio di Tiziana Cantone non abbiamo imparato nulla. O meglio, abbiamo imparato a tenerci il più possibile alla larga da pubbliche accuse di insensibilità.

 

diletta  leottadiletta leotta

Dalle figure di merda. Dal rischio di passare per complici se una Tiziana o una Diletta qualunque decidono di farla finita. Abbiamo imparato solo ad essere più prudenti, non migliori. I nostri telefoni, questa volta più del web, ci raccontano quello che siamo: mentre i giornali sceglievano (pubblicamente) la linea della discrezione, i giornalisti di quelle stesse redazioni giravano a colleghi ed amici su whatsapp foto e video di Diletta.

diletta  leottadiletta leotta

 

Commessi, direttori di banca, calciatori, impiegati, mariti, fidanzati e ballerini inviavano compulsivamente foto di Diletta ad amici e parenti. Si commentavano il volume delle sue tette, la sua depilazione, il sospetto di operazioni chirurgiche, le pose, le posizioni e così via, come se su whatsapp valesse tutto, come se l’episodio Cantone fosse sepolto sotto dieci dita di polvere. Io stessa ho visto quelle foto. Le ho aperte. Non le ho condivise, non le ho inviate, ma le ho guardate.

 

diletta   leottadiletta leotta

Se io, noi, dal caso Tiziana avessimo imparato qualcosa, non le avremmo inviate, non le avremmo guardate e il caso Leotta non sarebbe neppure esistito, ma la verità è che non siamo diventati migliori. Solo un po’ più furbi e un po’ più ipocriti. E scommetto che molti dei politici che ieri hanno votato la legge sul cyberbullismo, zitti zitti, una sbirciatina alle foto di Diletta l’hanno data pure loro.

diletta   leotta diletta leotta diletta   leotta  diletta leotta

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2027 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...