mare vacanze

VACANZA SELVAGGIA: “AVVERTIMENTO PER LE DONNE CHE ANDRANNO IN GRECIA: SE GLI UOMINI IN COSTUME VI SEMBRANO SUPERDOTATI, NON È MADRE NATURA. È DENARO CONTANTE” - "NEL SALENTO PIU’ GENTE CHE A SHANGAI" - I SELFIE TAROCCHI DI CHI RESTA A CASA

Selvaggia Lucarelli per il “Fatto Quotidiano”

 

INZAGHI FORMENTERAINZAGHI FORMENTERA

Per la serie “Dimmi dove vai e ti dirò chi sei” ho stilato una lista delle mete più amate dagli italiani, con annesse caratteristiche del luogo e del viaggiatore, in modo che, se vi state accingendo a prenotare le vacanze, vi possiate orientare con una certa destrezza tra le tante possibilità. Piccolo avvertimento per Carlo Rossella: la lista non tiene conto della presenza o meno delle babbucce di cachemire e del club sandwich con uova di airone cenerino negli hotel delle località citate, per cui sarebbe opportuno che non seguisse le mie indicazioni.

 

marcuzzi formenteramarcuzzi formentera

Formentera

È più facile trovare un italiano a cui non piaccia Emily Ratajkowski che uno che non sia stato a Formentera. L’isola è un ecosistema protetto di rare certezze: la Nargi che gioca a racchettoni, Belén che cammina sul bagnasciuga inarcando la schiena come il gatto davanti al cobra. a soprattutto la Parodi serafica col cappello di paglia in mezzo ai nudisti col batocco in libertà.

 

NINA ZILLI A FORMENTERA NINA ZILLI A FORMENTERA

L’italiano che va a Formentera va a Formentera per incontrare tutti gli italiani che vanno a Formentera, ma non lo ammetterebbe neanche sotto tortura, per cui si costruisce il noto alibi: “Ah ma io conosco certe calette che sono deserte anche ad agosto!”, che uno avrebbe voglia di chiedere “E non fai prima a prenotare a Oristano se cerchi le calette nascoste?”. In linea di massima aggiunge anche: “Il bello è che lì ti toglie le scarpe ad agosto e le rimetti a settembre”, come se in vacanza ci si dovesse riposare non da orari d’ufficio o da impegni familiari, ma dallo stress di infilarsi un mocassino.

 

Ibiza

playa de ses illetes, formentera, spainplaya de ses illetes, formentera, spain

L’italiano che va a Ibiza è lo stesso che va a Formentera, ma che ogni tanto vuole darsi un’aria più internazionale e allora va in spiaggia commentando: “A Formentera ci sono troppi italiani!” con altri 2987 italiani in spiaggia con lui a Ibiza. Naturalmente ha prenotato a Ibiza e non a Formentera perché il bilocale vista condizionatore esterno a Ferragosto gli costava la metà.

 

Salento

Fino a dieci anni fa, se avevi una nonna in Salento con una camera e cucina a Porto Cesareo e dicevi a un amico: “Io quest’estate vado due settimane da mia nonna al mare”, quello ti rideva dietro fino a ottobre. Ora, pur di scroccare una vacanza in Salento, il tuo amico sarebbe anche disposto a limonarsi tua nonna. Si è calcolato che Shangai sia la città più popolosa al mondo a parte ad agosto, quando i suoi 24 milioni di abitanti sono circa la metà di quelli di Gallipoli.

ruby a mykonos  4ruby a mykonos 4

 

A Gallipoli ormai una settimana in hotel costa quanto un senatore nel periodo campagna acquisti, ma gli italiani hanno deciso che il Salento è il posto più bello del mondo e ormai non c’è meta più ambita. La fama del Salento è poi alimentata da voci incontrollate quali: “Mel Gibson ha comprato una masseria a Tuglie”,“Michelle Obama ha prenotato un pedalò con scivolo a Punta Prosciutto” e “Kate e William saranno alla Notte della Pizzica a San Foca”.

 

Grecia

federica nargi lato bfederica nargi lato b

Gli italiani non hanno ancora capito se pagheranno in euro, in dracme o con nuove banconote con su stampata la Merkel coi baffi, non sanno se i bancomat distribuiranno soldi o caffè macchiati e se il Partenone sarà ancora in piedi o verrà veduto a pezzi su eBay, ma nel frattempo hanno prenotato tutti in Grecia. Per le donne che si recano lì quest’anno in cerca di fauna maschile un unico avvertimento: se gli uomini col costume a mutanda in spiaggia vi sembrano tutti sorprendentemente dotati, sappiate che non è madre natura. È denaro contante.

 

I nuovi low cost

Sono quelli spiazzati dagli allarmi della Farnesina. Quelli che da anni andavano a Sharm, Djerba, Hurgada, Marsa Alam in cinque con 390 euro e braccialetto azzurro tutto compreso e ora sfogliano i cataloghi Bravo Club senza sapere che ne sarà del loro gioco aperitivo.

 

federica nargi lato b 5federica nargi lato b 5

Senza esserne consapevoli, sono avviati a diventare i nuovi radical chic. Con la stessa cifra verranno infatti dirottati su tour dai promettenti nomi “La Romania che non conosci”, “Le abbazie polacche”, “Tour enogastronomico in Bulgaria” e in fondo, se saranno messi in condizione di commentare su Tripadvisor “c ol a z io n e varia ed abbondante”, “p asta e pizza a pranzo e a cena” e “animazione sempre vivace”, per loro anche tre settimane a Bucarest con gli sniffatori di colla andranno benissimo.

 

Bali

I turisti che scelgono Bali come meta dei loro viaggi sono essenzialmente tre: i lungimiranti, gli ottimisti e i finto poveri. I lungimiranti sono coloro che acquistano il biglietto a un prezzo ragionevole, ma con nove mesi d’anticipo, pure se hanno 98 anni e un’aspettativa di cinque (mesi). Gli ottimisti sono quelli che comprano biglietti a prezzo contenuto perché per andare a Bali fanno otto scali di cui uno in Alaska e, mentre sorvolano cieli di località non meglio identificate, sono costretti a atterraggi di emergenza causa monsoni nella Cina rurale, oppure hanno biglietti pagati 29 euro ma overbooking, per cui dopo 15 giorni a Bali se ne fanno 68 nello scalo di Jakarta in attesa del primo posto libero su un aereo per l’Italia.

federica nargi lato b 1federica nargi lato b 1

 

I finti poveri sono l’esercito di milanesi finto-fricchettoni/finto new-age che vanno a Bali perché lì la vita è semplice e non c’è stress e si torna agli antichi valori lontani dal capitalismo e poi spendono novemila euro di biglietti aerei per una famiglia composta da tre persone. Se qualcuno glielo fa notare specificano: “Eh, qui però la vita non costa niente”. Non costa niente perché la donna delle pulizie balinese la pagano 1 rupia al mese, ma ricordarglielo è volgare e poi non vanno disturbati perché stanno facendo yoga sulla spiaggia per allontanare lo stress per poi tornare a Malpensa e sfanculare tutti già sul pulmino dell’aeroporto.

mykonosmykonos

 

Viaggi avventurosi

Sono quelli che devono fare “La Cambogia in canoa”, “La Danimarca in bicicletta”, “La Russia in aliante”, “Le Filippine in scooter”, “L’Antartide in risciò” e poi gli inviati di Studio Aperto vanno a intervistarli nella loro casa a Cesano Maderno col sottopancia “Sopravvissuto a un incubo” dopo che il governo italiano ha sborsato tre milioni di euro per tirarli fuori da un crepaccio.

 

Gruppo misto

Salento mare Salento mare

 Infine ci sono quelli che vanno in Abruzzo e te lo sussurrano con aria sorniona come a dire “L’Abruzzo lo capiamo in pochi”; quelli che restano in città e dicono la frase di rito: “Io Roma d’agosto me la godo” e il godersela vuol dire trovare parcheggio sotto casa; quelli che prenotano a settembre “perché costa meno e il mare è più bello” e poi beccano venti giorni di pioggia e si fanno una lampada al solarium “Neri per caso” a Fiumicino per tornare abbronzati; quelli che ti dicono tronfi:

 

belen in salento2belen in salento2

“Ho noleggiato un caciucco in Turchia”; e infine quelli che restano a casa, si fanno un autoscatto in giardino, abbassano la saracinesca, con photoshop aggiungono una piramide maya sullo sfondo e la caricano su Facebook con scritto “Ciaone proprio!”.

 

 

Salento mare Salento mare paradise club mykonos (5)paradise club mykonos (5)bobo vieri a formentera bobo vieri a formentera

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”