1- AI RAPPRESENTANTI DELLE ONG CHE GLI CHIEDONO SE ANCHE IL MILIARDARIO RIDENS SIA D’ACCORDO CON LA ‘’ROBIN HOOD TAX’’, NANÒ SARKÒ RISPONDE CON IL GESTO DI CHI STA PER SLOGGIARE. E QUINDI CHISSENEFREGA! LO SI È VISTO BENE ANCHE A CANNES, DOVE I SEDICENTI “GRANDI” TENGONO IL LORO INUTILE E SFARZOSO SIMPOSIO: IL SIRE DI HARDCORE, FUORI DA CASA, SE LO FILANO GIUSTO A PANAMA E NELLE DACIE RUSSE 2- VERBALE PASINI: “PAGAVO LE COOP INDICATE DA FILIPPO PENATI”. ANCORA INGIUSTI SILURI DELLA STAMPA BORGHESE CONTRO QUELLO CHE SAREBBE UN OTTIMO SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO (CIOÈ UNO CHE RISOLVE PROBLEMI) 3- “EVASIONE FISCALE UNICREDIT. “NON CI SARÀ ALCUNA AZIONE DI RESPONSABILITÀ CONTRO PROFUMO”. LA BANCA SMENTISCE UN ARTICOLO DI MF E IL CORRIERE SI METTE A ZERBINO

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1- CAVALIER POMPETTA, STACCATI DALLA TAVOLETTA...
Lo si è visto bene anche a Cannes, dove i sedicenti "Grandi" tengono il loro inutile e sfarzoso simposio: il Sire di Hardcore, fuori da casa, se lo filano giusto a Panama e nelle dacie russe. Su Repubblica, Anais Ginori racconta "l'isolamento di Silvio tra i "Grandi". Perde il sorriso e nessuno gli vuole parlare. Sarkozy in pressing: "Quali sono i tempi delle tue misure? La credibilità è tutto".

Mentre l'Abbronzato, che esce la mattina per fare jogging, lo saluta con una pacca e gli mostra i muscoli "con un'allusione non casuale alla virilità" (p. 2). Altra allusione è quella raccontata dal Secolo XIX, e questa volta è di Nanò Sarkò: ai rappresentanti delle Ong che gli chiedono se anche il Miliardario Ridens sia d'accordo con la Robin Hood Tax, il maritino di Carlà risponde con il gesto di chi sta per sloggiare. E quindi chissenefrega (p. 3).

Intanto tra Roma e Milano il richiamo del Terzo Pollo e dei nuovi signori di denari guidati da Luchino di Lacca & Libertà funziona, par di capire. "Terremoto nel Pdl, scatta il fuggi fuggi. Berlusconi non ha più la maggioranza, Due vanno all'Udc (e pare che abbiano anche la fedina penale pulita!!!, ndr). Scajola: il Cavaliere lasci. Fini: non tiene" (Repubblica, p. 6). "La spallata di opposizione e ribelli, una sfiducia costruttiva contro il premier. E mercoledì il governo rischia anche sul rendiconto dello Stato" (p.7).

"Mozione di sfiducia costruttiva, la carta coperta di centristi e Pd. Il voto entro la prossima settimana, contatti con i frondisti azzurri", scrive Alberto Gentili sul Messaggero (p. 9). Come sempre informatissimo il pezzo di Adalberto Signore per il Giornale della Real Casa: "Maggioranza appesa a un filo. Berlusconi teme il martedì nero. Il premier stupito dalla diaspora Pdl, è in ansia per il voto sul rendiconto. Verdini lo rassicura mentre Casini corteggia la pattuglia dei malpancisti. Un gruppo di ministri e dirigenti Pdl chiederà al Cav che "passi" a Letta" (p. 3). In tal caso, prevista la nomina di Luigi Bisignani a ministro dell'Economia.

2- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA (LA MILITARIZZAZIONE DELLO "SVILUPPO")...
"Sviluppo, contributi più cari ai cococo, arrivano Cig e mobilità per gli statali. Nel provvedimento carcere per chi attacca i cantieri della Torino-Lione", scrive Repubblica a pagina 16.

Non ci poteva essere sintesi migliore di che cosa significhi avere una destra pavida e incattivita al governo. Insieme ai video (che trovate su internet) con le cariche della polizia contro gli studenti di Roma, queste misure rendono bene l'idea di un regime claustrofobico e al capolinea. Nella capitale, ieri, "hanno schedato gli studenti che protestano" (Repubblica, p. 19). Anziché schedare il figlio di Alè-danno, tanto per fare un esempio.

3- CON IL BANANA PER SEMPRE...
Titolo di apertura a pagina 5: "Merkel e Sarkò all'Italia: "Bene il piano, ma avanti". La Casa Bianca: se cambia il governo non cambiano i problemi del Paese". Sotto: "L'offerta del Fondo, i dubbi di Roma sull'aiuto. Al G20 Berlusconi ringrazia Lagarde per il sostegno (????!!!!). Prima intesa sulla "sorveglianza rafforzata". Il Giornale? Libero? No, Il Pompiere della Sera diretta con mano stenta ma attenta da don Flebuccio de Bortoli.

4- L'ISOLA DEI QUIRINALISTI...
"D'ora in avanti la maggioranza e l'opposizione hanno la "la libertà" di fare le proprie scelte in Parlamento e su entrambi i fronti ricade "la responsabilità" delle conseguenze che quelle scelte avranno rispetto agli "interessi generali" dell'Italia e dell'Europa. E' in questo passaggio finale della dichiarazione con cui ieri ha chiuso il giro di colloqui informali, che Napolitano fa piazza pulita di tante speculazioni e letture interessate, e lancia l'ultimo avvertimento alle forze politiche" (Corriere, p. 12). Qualcuno dei suoi nove lettori ottuagenari liberi Marzio Breda dalle scuderie del Quirinale.

5- TOGHE, MINISTRI E COTOLETTE...
"Pranzo con Milanese, il Csm convoca Capaldo", titola il Corriere dei Vegetariani a pagina 18. Davvero non si può più fare un cazzo in questo cavolo di paese, governato dalle famose toghe rosse. Ah, ma anche Capaldo è un magistrato? Ah, pardòn. Ah ma a quel pranzo c'era anche Giulio Tremonti? Dio mio ma quanti reati in un colpo solo. E speriamo che nessuno abbia messo a verbale quanto è capace di bere in un pasto solo il nostro ottimo ministro d'Economia.

Intanto, nuove puntate de "Lavitola in diretta", l'avvincente storia del Bisignani trash. "Lavitola va arrestato, è aggressivo e pericoloso". Il gip: il faccendiere protetto da organizzazioni straniere". In tv dal Sudamerica lancia messaggi a Papi Silvio: "Finché resisto rimango latitante" (Messaggero, p. 17). Pare che voglia lo stesso trattamento di favore riservato al suo idolo Bisy Bisi.

6- GOVERNERAI CON GRAN PENA(TI)...
Ancora ingiusti siluri della stampa borghese contro quello che sarebbe un ottimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio (cioè uno che risolve problemi). "Pagavo le coop indicate da Penati. Pasini: l'osso era grosso, tutti volevano mangiare. Il costruttore parla di "fatture a Sviluppo Italia" e cita D'Alema". Sul Corriere, Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella tirano fuori l'interrogatorio dell'imprenditore monzese che si è letteralmente sfracellato contro "il sistema Sesto" (p. 26).

Sul Giornale, Gianmarco Chiocci e Patricia Tagliaferri vengono lasciati liberi di dedicarsi alla corruzione dell'opposizione e spiattellano un bel pezzone. "Il risiko societario e il cugino di D'Alema. Energia, voli, sanità, agricoltura: dove punta l'inchiesta su "Italiani Europei" con gli amici di Baffino" (p. 15).

A verbale Piccini parla di Massimo Bologna, "cugino per parte di madre di D'Alema" e dei rapporti con Finmeccanica. Sempre Finmeccanica, la stanza di compensazione di soldi, clientele e raccomandazione tra i vari partiti. A spese dei contribuenti e degli azionisti.

Comunque, innocenti o colpevoli, capite perché anche al Pd va benissimo questa invereconda legge elettorale che garantisce l'immunità parlamentare a famigli e trafficoni di partito?

7- ULTIME DA SALO'...
"Nessun passo indietro. Il ricatto alla maggioranza. Pdl e Lega confermano a Napolitano: se cadiamo in Aula si va a votare a gennaio. Berlusconi convince l'Europa, Obama: il problema non è lui". Un'altra prima pagina del Giornale di Feltrusconi da incorniciare a futura memoria.

8- DISECONOMY...
"Il petrolio scende, benzina record" (Corriere, p. 33). "Benzina record: al Sud sfiora 1,7 euro. Consumatori: aumento di 90 euro all'anno. Coldiretti: ora costa più del vino" (Repubblica, p. 26).

9- FREE MARCHETT...
"Evasione fiscale Unicredit. "Non ci sarà alcuna azione di responsabilità contro l'ex manager Profumo". La banca smentisce un articolo di Mf e il Corriere si mette a zerbino. Il pezzo pubblicato a pagina 35, debitamente siglato per la miglior riconoscenza di piazza Cordusio, andrebbe ritagliato e utilizzato nelle scuole di giornalismo per far capire alle ragazze e ai ragazzi come funzionano le pagine economiche.

 

BERLUSCONI G20 sarkozy obama ANVEDI QUANTO SIAMO AMICI SCAJOLAGIANFRANCO FINI Denis VerdiniGIANNI LETTA NO TAVde bortolimerkel sarkozyGIORGIO NAPOLITANO

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…