CONFINDUSTRIA: “A NEW YORK SQUINZI HA RESO LO STESSO OMAGGIO A TUTTI E NON SOLO A COLANINNO, PREMIATO PER LO STRAORDINARIO LAVORO FATTO CON PIAGGIO”

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago,
in relazione all'articolo pubblicato oggi dal vostro sito" brividi a New York" con riguardo alla premiazione al Niaf di Roberto Colaninno desideriamo informarvi che Giorgio Squinzi ha reso il medesimo omaggio a tutti i premiati. Colaninno, di cui Squinzi ha stima, ha ricevuto meritatamente il prestigioso riconoscimento per lo straordinario lavoro fatto con Piaggio, uno dei simboli del made in Italy nel mondo.
Cordiali saluti e buon lavoro alla redazione .
Fabio Minoli
Direttore Relazioni Esterne Confindustria

Lettera 2
Se uno con la faccia di van Rampuy ha capito subito le "chiavette"...andiamo bene!!! amandolfo (StC)

Lettera 3
Berlusconi qui, Berlusconi là! Basta con questa faccenda, questo signore non può continuare ad inquinare l'Italia! é una zavorra per il paese, perdiamo tempo prezioso per occuparsi seriamente della situazione economica e sociale. é ora di agire, o se ne va in qualche sua villa lontano da qui con la sua corte di picciotti attacata ai suoi soldi o lo chiudiamo in un carcere con regime 41bis. D'altronde non è altro che un boss. Steve

Lettera 4
Caro Dago,
circa il voto palese al Senato sul banana, "un Paese che piega le regole alle convenienze dà un pessimo esempio di sé". L'ha detto Pier Furby !!! Naturalmente le volte che, nel passato, ha votato a favore di leggi "ad personam" non contano.
Un pò di coerenza proprio no, vero ? E allora, almeno stattene zitto, dai !!!
Recondite Armonie

Lettera 5
Ahiahiai c'è cascato anche Putin, chi va con il banana impara a bananizzarti...non è che comincia a portare iella prendere i cagnolini in braccio?
Alessandro

Lettera 6
Dago darling, meno male che "La Repubblica" c'é... a tirarci su il morale. Con certi suoi titoli satirici ed esilaranti, come p.e. i seguenti di oggi 30 ottobre 2013: "La Spagna é fuori dalla recessione,,," (dopodomani 1 novembre, chissà) - "Milano, bancari in piazza cantano "Bella ciao"" (forse si riferiscono alla quindicesima di un tempo) e si potrebbe continuare a riderci su. Beati i devoti, qualunque sia la loro Bibbia, anche quella un po' ballerina di Largo Fochetti.
Natalie Paav

Lettera 7
Rosario Monteleone, Franco Fiorito...ammazza, si vede come magnano bene con la politica.
Giuseppe Tubi

Lettera 8
Egregio Direttore,
La giunta del Senato ha deciso: voto palese per pronunciarsi sulla decadenza del Sen. Berlusconi. Da profano ho un convincimento: i senatori non si fidano ne' di se stessi ne' della loro coscienza, altrimenti non ci sarebbe stata differenza di procedura e tutto sarebbe rimasto com'è, cioè voto segreto! Ma era forse pericoloso rischiare e chi vota va guardato in faccia, negli occhi e non nell'anima. Avremo Berlusconi fuori dal Senato? E se qualcuno votasse no, apertamente? Questo darebbe un altro colpo al PD ed al Pdl, per farli de-ragliare: stiamo a vedere, ma non credo sia finita qui, non ci credo.
Valeria Monteforte
Teramo

Lettera 9
Egregio Direttore,
Questa democrazia, in Italia, va rivista, rivisitata, corretta, cambiata. Ed in fretta! Non è possibile pensare che la decapitazione politica del rappresentante di un terzo di elettori, dieci milioni, dipenda dal voto di un senatore: Sen. Lanzillotta si, Sen. Lancillotto no. Siamo infatti arrivati a questo nella giunta del Senato. Dipende dalla senatrice il voto palese o segreto: dipende da un singolo il destino politico di dieci milioni di votanti. Ed è democrazia? No, qualcosa va rivisto, altrimenti la china verso lo sfascio e la sfiducia verso i rappresentanti nelle istituzioni diventa sempre più accentuata, fino al crac finale!
L. C. G.
Teramo

Lettera 10
Ogni volta che li leggo,resto sempre piacevolmente colpito dalla notevole capacità di sintesi e dalla scelta delle notizie di Colin World e Pippo il patriota.Oggi,poi.hanno superato se stessi.Cito."Il Cavaliere:il voto sulla decadenza sarà una macchia della democrazia,resterà nei libri ".Commento ,amaro, dei nostri:"Veramente,se riuscirà a finire sui libri di storia,sarà lui la macchia".A futura memoria.Saluti.
Orazio De Filippis Delfico.

Lettera 11
Signori di Dagospia, leggo e concordo. Strano ma vero. Seppure non impeccabile dal punto di vista economico-finanziario-monetario, purtuttavia la vostra analisi sulla triste vicenda dell'euro ci sta tutta e, anzi, a mio modesto avviso risulta ancora buonista. Il fatto è che gli USA e i loro dannati alleati britannici hanno in testa da tempo il chiaro disegno di colonizzare l'Europa: vi avviso che questo disegno non è di adesso ma risale a decenni fa. Ora sta concretizzandosi e sarebbe interessante parlarne, ma è quasi impossibile farlo liberamente. Ci vuole tempo e spazio.

In questa sede quindi vorrei solo abbinare al vostro ititolo che purtroppo ci sta tutto, ossia "La Fine è arrivata?" un modesto occhiello che dice "mentre i folli italiani ed europei ballano sul Titanic". E sì, perchè se noi leggiamo qualsiasi giornale, guardiamo qualsiasi talk-show, seguiamo qualsiasi tg, quello di cui si parla sono solo vere e proprie demenzialità se rapportate alla dura realtà dell'oggi a livello globale - politica, economica e monetaria - , dove la nostra povera Italia ha perso tutto quel buono che aveva un tempo.

A titolo emblematico basta ricordare la "bella" trasmissione di Porta a Porta dove il povero Vespa si è ridotto a fare il lenone per incentivare, con l'ausilio dei superesperti, la caccia ai cinquantenni milionari (in euro) da parte delle nuove femmine femministe. E quando gli dei ti vogliono perdere, ti vespizzano un Paese.
Luciano.

Lettera 12
Caro Dago,
inesorabile scatta la rappresaglia di Anghelona Merkel contro gli Usa; nei film zozzi si dovranno usare wurstel e non piu' hot.dogs..!
Gianni Morgan Usai

Lettera 13
Ciao Dago, sull'allarme-privacy lanciata con gran clamore a proposito dei Google Glass tocca citare Trilussa: Un lupo disse a Giove: "quarche pecora dice che io rubbo troppo. Ce vò un freno per impedì che inventino stè chiacchiere". E Giove je rispose: "A rubba meno!!!" I google glass sono pericolosi, intrusivi, l'arma finale contro la privacy del povero cittadino?

E voi non li comprate, non li indossate, non li propagandate, fate finta che non esistano. Anzi, già che ci siete evitate di usare facebook e twitter, evitate perfino di usare il cellulare. Una coperta e un falò quando serve possono essere sufficienti per mandare messaggi che non si intercettano. Pensa solo a Berlusconi, se avesse usato i segnali di fumo dalla terrazza di Palazzo Chigi o da Palazzo Grazioli invece del cellulare si sarebbe risparmiato almeno i tre quarti per non dire di più dei suoi guai giudiziari e non solo.....
Cordialmente.
Ezzelino da Romano

 

COLANINNO a e f a d a faf ef CARLO DE BENEDETTI ROBERTO COLANINNO FOTO LAPRESSE Siria OBAMA E PUTIN putin- obamaOBAMA SPIA FREAKING NEWS OBAMA SPIA CAMERON HOLLANDE MERKEL E VAN ROMPUY AL PARTY G AL PALAZZO COSTANTINO DI SAN PIETROBURGO MONTI E VAN ROMPUY FRANCO FIORITO RENZI BICICLETTA Enrico Vanzina e Linda Lanzillotta ANGELA MERKEL E IL TELEFONINO google glass

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…