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LE NINFETTE DI FACEBOOK ALLA MERCÉ DELLA RETE

Massimo Vincenzi per "La Repubblica"

Una ride, una fa il broncio in una smorfia che vorrebbe essere sexy, una è sdraiata su una poltrona e un'altra ancora fa yoga in costume sulla spiaggia: hanno tra i 12 e i 15 anni e sono alcune delle migliaia di ragazzine che postano le loro immagini su Instagram, il sito che serve per scambiare foto con gli amici.

Sono attratte dalla nuova social mania, i concorsi di bellezza virtuali dove le adolescenti spediscono online i loro scatti migliori e gli amici (ma in realtà sono visibili ai quasi trenta milioni di utenti) danno i voti alla più bella o alla più brutta, dopo cinque giudizi negativi infatti una X rossa boccia definitivamente la concorrente.

Una moda inquietante che, come scrive il Washington Post, sta preoccupando i genitori e le associazioni che si occupano di teenager. «Sta succedendo qualcosa di veramente pericoloso per le nostre ragazze. Come spesso accade con il Web e i social in particolare
è iniziato tutto quasi per scherzo, ma ora il fenomeno è dilagato», spiega Rachel Simmons, scrittrice che studia i comportamenti degli adolescenti.

Con la parola chiave "beautycontest", gara di bellezza, escono quasi 9mila messaggi ma ce ne sono altri 30mila dello stesso tipo. E non solo su Instagram, ma anche sulle altre app come SnapChat dove si possono trovare lo stesso tipo di gare. La modalità è più o meno la stessa: si crea un account, con un hashtag che ammicca a bellezza e dintorni, e poi si invitano le ragazze a postare le loro immagini. Quando iniziano ad esserci centinaia di foto parte la votazione con una montagna di commenti ad invadere la Rete.

Facebook, che ha comprato Instagram, non commenta: si limita a far notare che è proibito l'accesso ai minori di 13 anni. In realtà è un divieto facilmente aggirabile e aggirato, tanto che secondo le ultime stime sarebbero quasi 8 milioni i giovanissimi sul socialfoto. E i dati sull'uso dei telefonini allarga ancora di più i confini del problema: il 95% dei giovani statunitensi tra i 12 e i 17 anni è online, il 47% ha uno smartphone e lo usa prevalentemente per stare su Internet e le ragazzine (il 34% contro il 24% dei maschi) sono le padrone assolute della connessione.

Ma il gioco può diventare pericoloso e le autorità, polizia compresa, hanno aumentato la sorveglianza su siti e social: «Molte di loro si riprendono con le maglie della loro scuola, lasciano nel messaggio i loro dati privati come l'indirizzo e il numero di cellulare. Non si rendono conto di esporsi a molti rischi», dicono allarmati gli investigatori che indagano sui crimini online.

Nuove disposizioni per proteggere i minori in Rete sono state varate in dicembre, ma le tecnologie vanno troppo veloce. E lo stesso vale per professori e genitori: hanno appena finito di capire come controllare le e-mail dei figli e ora si trovano a dover scalare un'altra montagna.

Una settimana fa, nella zona di Washington, è scattato un allarme per la diffusione su Twitter di immagini a sfondo sessuale di ragazzine. È stata aperta un'inchiesta, che è ancora in corso: «Postare immagini di adolescenti nude è un reato, ma non lo capiscano né le ragazze né i loro amici che pensano sia una cosa buffa da fare. Invece commettono un reato, oltre che mettersi in pericolo», dice il procuratore che segue il caso.

Ma le teenager non sembrano affatto preoccupate: «Per loro, soprattutto per quelle che frequentano le medie, è un gioco entusiasmante, sono le più sensibili a questo tipo di interazione.

Accumulare amici e commenti su Instagram è come misurare in diretta il grado di accettazione nel gruppo. Per questo ogni cosa qui viene amplificata, portata all'eccesso: bisogna attirare l'attenzione e farlo subito, bisogna essere le più belle e battere le altre della scuola», spiega ancora la Simmon.

E nell'era della comunicazione accelerata i metodi tradizionali di educazione sembrano non avere più l'antica efficacia. I genitori devono scendere sul campo di battaglia tecnologico, come ha fatto una blogger di Philadelphia. Scoperto che la figlia di 10 anni aveva partecipato ad uno di questi concorsi virtuali di bellezza, ha prima provato a parlarle ma subito ha realizzato che la bambina non si rendeva conto della gravità della situazione.

Allora la mamma si è scritta su una mano "Beauty is Skin Deep", la bellezza è effimera ed ha postato la foto in Rete. Immediatamente è diventata un'immagine virale, scambiata da migliaia di persone: probabilmente genitori preoccupati a caccia di un nuovo canale per riuscire finalmente a parlare con i propri figli.

 

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