renzi staino unita

TRA STAINO E RENZI VOLANO STRACCI – “MI HA TELEFONATO. ERA INCAZZATISSIMO CON ME. SOPRATTUTTO PERCHÈ HO USATO VERSO DI LUI IL TERMINE 'CAFONE'. NON MI SEMBRA MOLTO OFFENSIVO PER UNO COME RENZI, SI POTREBBERO USARE PAROLE PIÚ PESANTI” – IL VIGNETTISTA AVREBBE UN MEZZO ACCORDO CON I PESSINA PER RESTARE ALLA DIREZIONE DELL’UNITÀ DERENZIZZATA

  1. DAGOREPORT

ANDAMENTO VENDITE UNITAANDAMENTO VENDITE UNITA

Tempi bui a L'Unità. E' fissata per oggi l'assemblea dei soci alla quale partecipano i Pessina, l'amministratore delegato Guido Stefanelli, Adrio de Carolis (per il Pd) e Chicco Testa (che presiede il cda dell'Unità). Con quasi 5 milioni di perdite, l'Unità ha due strade davanti: aumento di capitale o liquidazione.

bobo staino bobo staino

 

E mentre il Cdr protesta, tanto più dopo le parole attribuite all'ad Stefanelli che ha smentito ('Quando la scure si abbatterà su di voi, la morte avrà la mia faccia'), si vocifera pure di una terza opzione: i Pessina sarebbero disposti a rilevare la quota del 20% detenuta dal Pd attraverso la  EYU srl estromettendo del tutto la compagine renziana. E mantenendo come direttore Sergio Staino, icona della sinistra dura e pura. Staino sarebbe disponibile?

SETTANNI FOTOGRAFA STAINOimages SETTANNI FOTOGRAFA STAINOimages

 

I bene informati dicono che il vignettista, all’inizio fan di Renzi, starebbe valutando seriamente l'ipotesi di una Unità de-renzizzata (vedi l’intervista a seguire), non si sa se per questione di linea politica o di vile denaro. Fino ad oggi il trattamento economico per il direttore de L'Unità è stato di tutto rispetto. Dalla riapertura del giornale fondato da Gramsci fino alla fine del 2015 Staino ha incassato per le vignette 114mila euro (di cui 50mila come bonus di ingresso nella nuova società nel giugno 2015).

 

DALEMA FESTA UNITADALEMA FESTA UNITA

Nel 2016 ha percepito 75mila euro per le sole vignette (di cui 40mila direttamente dal PD) fino all'ingaggio da direttore nel settembre 2016: solo negli ultimi tre mesi del 2016 Staino ha percepito quasi 22mila euro netti. Il contratto da direttore, senza contare alloggio e altri benefit, si aggira sui 120mila euro annui. Eppure, se si guarda l'andamento delle vendite, il giudizio non è lusinghiero. Sotto la direzione di Staino con vice Andrea Romano, l'Unità ha visto un trend discendente con un picco che ha fatto rimpiangere i numeri dell'ex direttore, l'esperto di dissesto idrogeologico Erasmo d'Angelis.

 

BOSCHI CONTESTATA FESTA UNITA' BOLOGNABOSCHI CONTESTATA FESTA UNITA' BOLOGNA

Facendo due conti, in due anni Staino ha incassato circa 200mila euro...una cifra non da capogiro ma di tutto rispetto per un giornale dove mezza redazione rischia il licenziamento. E allora, riflette qualcuno, l'accordo antiRenzi con i Pessina potrebbe diventare realtà. 

 

2. RENZI MI HA DETTO 'FIGURATI SE CHIUDO UNITÀ SOTTO ELEZIONI' MI HA TELEFONATO QUESTA MATTINA, ERA INC... CON ME

 

(DIRE) - "Matteo Renzi mi ha telefonato questa mattina". Lo ha raccontato a Radio Popolare il direttore dell'Unitá Sergio Staino, nel giorno decisivo per la sopravvivenza della testata fondata da Antonio Gramsci.

 

FESTA DELL UNITA 3FESTA DELL UNITA 3

"Era incazzatissimo con me", racconta Staino, "soprattutto perchè ho usato verso di lui il termine 'cafone'. Non mi sembra molto offensivo per uno come Renzi, si potrebbero usare parole piú pesanti. Uno che promette e poi sparisce, non so se cafone è la parola giusta. Certo non è un modo elegante di comportarsi".

 

"Mi ha detto- prosegue Staino- che non prende ordini da me, che lui deve vedere persone piú importanti. Gli ho risposto che mi ha messo lui in questa situazione e poi mi ha abbandonato. Non so se ci sia un futuro per l'Unitá - continua Staino- sai, queste cose finchè non vedi nero su bianco sono sempre aleatorie".

FESTA DELL UNITA BERLINGUER 2FESTA DELL UNITA BERLINGUER 2

 

"Io non nascondo niente, Matteo mi ha chiamato, voi siete i primi che me lo chiedono e io ve l'ho detto chiaramente. Ci vuole piena trasparenza, poi i compagni giudicheranno. Figurati se chiudo l'Unitá sotto elezioni, perchè ormai siamo sotto elezioni, mi ha detto ancora Renzi.- racconta Staino- Ma non ha fatto nulla per salvarla. E le sue parole di oggi non lasciano presagire nulla di buono".

 

3.STAINO,GENTILONI UN GIOVANE PRODI E INCONTRO UN COLPO A RENZI

(AGI) - "Il giovane Prodi esiste e si chiama Gentiloni. E l'incontro che c'è stato tra i due è stato per Renzi un colpo pesante quanto il referendum". Lo ha detto Sergio Staino, direttore dell'Unitá, intervenendo al forum 'Viva l'Italia’ di AGI, parlando del futuro del Pd oltre che della pesantissima situazione al quotidiano fondato da Antonio Gramsci e che domani rischia di sparire.

 

FESTA DELL'UNITAFESTA DELL'UNITA

Secondo Staino, "tutti quelli che non sanno come votare tenteranno di puntellare Gentiloni almeno fino al 2018, e questo coincide con il disegno di Mattarella e di Franceschini, cioè l'area piú tradizionalmente democristiana del Pd che cercherá di ottenere questo. Gentiloni è una degna persona, il meno democristiano era Renzi". Il direttore dell'Unitá ha aggiunto: "Mi convince Cuperlo dal punto di vista storico generale. Dal punto di vista organizzativo Orlando, Martina, ci sono giovani nell'area ex Ds che potrebbero avere un ruolo importante".

 

RENZI ALLA FESTA DELL'UNITA'RENZI ALLA FESTA DELL'UNITA'

Matteo Renzi "purtroppo non è piú l'uomo giusto per guidare il Pd, penso che dopo la sconfitta del referendum si sia destabilizzato dal punto di vista psicologico". Staino ha aggiunto: "Lo sento insicuro, non so se tutte le scelte fatte siano state giuste. Anche sulla storia dell'Unitá ho la sensazione che la proprietá s'interroghi su Renzi, su cosa dia ancora".

 

UNITA BOSCHIUNITA BOSCHI

Staino ha anche detto "io sono leale e corretto. Chiedo correttezza ed è quella che chiedo a Renzi: lui ti dice 'ti chiamo' e non lo fa. Uno si sente fesso, stupido...". Il direttore ha parlato anche del tandem con Andrea Romano all'Unitá: "Ha funzionato male, anche se all'inizio l'ho accettato. Non ci siamo trovati perchè lui era fermamente convinto che il giornale doveva prendere una posizione univoca, sempre e comunque a favore di Renzi. Io invece dicevo di un giornale piú aperto, anche critico nei confronti del segretario. Che poi erano le cose che lo stesso Renzi mi aveva detto, e cioè che non voleva un giornale 'sdraiato' sul governo ma di lotta, discussione, aperto alla sinistra".

FESTA UNITA-BOSCHIFESTA UNITA-BOSCHI

 

E Renzi stesso disse di aver pensato a Cuperlo come direttore del quotidiano prima della nomina di Staino. Lui commenta: "E mi meravigliò". Un Cuperlo che però "allora era sotto l'influenza di D'Alema, di Bersani. Chiunque andava a lavorare con Renzi era un traditore, e anche io passai per tale". Con Erasmo De Angelis, racconta Staino, i giornalisti hanno lavorato "in situazione terribili, hanno fatto dei miracoli quei ragazzi. Quando Renzi prende una fissazione non ascolta piú. E proprio lui mi disse 'non ti preoccupare, i soldi ci sono'...".

 

UNITA BERLINGUERUNITA BERLINGUER

All'assemblea di domani dei soci "siamo arrivati in uno stato di apnea. Il piano di ristrutturazione non esiste, ci sono alcune ipotesi che prevedono il dimezzamento del formato del giornale, e ci può anche stare; il ridimensionamento del corpo redazionale, e credo che sia abbastanza pesante, chiederanno sul 50%, siamo 32 compresi i grafici. Anche se con alcune forme di solidarietá si deve vedere se salvarne di piú. Ma la cosa fondamentale - dice Staino - è avere il giornale, se non passano l'online sotto la proprietá dell'azienda e la direzione comune non se ne esce da alcuna parte: rafforzare l'online è il minimo da fare. L'online sarebbe una cosa piú ricca sotto tanti punti di vista. Anche poetico, artistico, si fa politica anche raccontando una storia".

UNITA LUNAUNITA LUNA

 

A Staino piace "moltissimo" fare il direttore: "Sono presente e ci tengo molto al giornale, cerco di farmelo leggere tutto (ha problemi molto seri di vista, ndr). Ho trovato una bella redazione, anche se con i limiti che ci sono all'interno di tutti i gruppi aziendali ma ci sono abituato e nei limiti del possibile porto la pacificazione".

 

wmc23 sergio staino grazia volowmc23 sergio staino grazia volo

"Se dovessi fare un giornale - ha aggiunto Staino - mi piacerebbe molto farlo con forze alternative", e comunque "spero che l'Unitá rimanga e possa farlo così. Io aspetto, vediamo come andrá a finire. Il giornale l'ho sempre fatto io. Non sono pentito di aver cominciato questa avventura, non m'arrendo".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...