1- “TERRORISTI E TERREMOTI: ORA CI SERVE UN GOVERNO” DA VERO UOMO DI DESTRA, FELTRI NE ESCE CON UN RICHIAMO ALL’ORDINE: PIÙ POLIZIA, PIÙ SERVIZI SEGRETI, PIÙ POTERI STRAORDINARI. E, FORSE INVOLONTARIAMENTE, ILLUMINA PER PRIMO LA CUPA SCENA CHE CI SI È APERTA DUE LUNEDÌ FA, CON L’ATTENTATO AL MANAGER DI ANSALDO NUCLEARE 2- ALZI LA MANO CHI HA CAPITO QUALCOSA DELLA PISTOLETTATA AD ADINOLFI, TRA FANTA-RIVENDICAZIONI ANARCOIDI E INDAGINI CHE ANNASPANO. LA STRAGE DI BRINDISI PUÒ ESSERE TUTTO: MAFIA, TERRORISMO, SERVIZI DEVIATI, MALAVITA LOCALE, PAZZO ISOLATO 3- MA ANCHE QUI, COME PER ADINOLFI: È SUCCESSO QUALCOSA, NEGLI ULTIMI MESI? STA ACCADENDO QUALCOSA CHE NON PIACE? NON È DIETROLOGIA, SONO DOMANDE LEGITTIME. CI MANCANO GIUSTO LA UNO BIANCA E LA FALANGE ARMATA, E ABBIAMO UNA PERFETTA RIEDIZIONE DEI PRIMI ANNI NOVANTA, CON TANTO DI CRISI ECONOMICA E POLITICA INCORPORATE. LO PENSANO IN TANTI E NON LO DICE NESSUNO. OGGI, GRAZIE ALL’IMPONDERABILE FELTRI, ABBIAMO LE PAROLE PER DIRLO: “RICHIAMO ALL’ORDINE”

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS (Special Guest: Dj Bonus)

1- TERRORE: IL DICIBILE E L'INDICIBILE...
"Terroristi e terremoti: ora ci serve un governo. Con la Protezione civile e i servizi segreti privati dei loro poteri, c'è bisogno di un esecutivo per gestire le emergenze: perché i tecnici non sono attrezzati". Rivendicazione? Sciacallaggio politico? No, non servono dietrologie con un personaggio diretto come Littorio Feltri, capace di affrontare in un editoriale fuori da ogni ipocrisia ("Non si vive di solo spread. Un Paese smantellato", Giornale, p.1) le angosce e i retropensieri di milioni di italiani.

Da vero uomo di destra, Feltrusconi ne esce con un richiamo all'ordine: più polizia, più servizi segreti, più poteri straordinari. E, forse involontariamente, illumina per primo la cupa scena che ci si è aperta due lunedì fa, con l'attentato al manager di Ansaldo Nucleare.

Genova e Brindisi, una violenza e un terrore accecanti e incomprensibili. Alzi la mano chi ha capito qualcosa della pistolettata ad Adinolfi, tra fanta-rivendicazioni anarcoidi e indagini che annaspano. Subito pronte paginate di amarcord, veline di polizia e i soliti reduci. Giornali in fotocopia, senza lo straccio di un'idea. Interviste a Violante e a ogni tipo di vecchio trombone a reti unificate. Tornano la lotta armata, la violenza politica, la ritorsione brigatista? Tornano mentre si vota e la gente manda a cagare i partiti? I giustizieri sociali del Nucleo Olga non avevano nulla da dire ai tempi del governo Berlusconi? Si sono svegliati adesso, rintronati dal troppo fumo.

La tentata strage di Brindisi può essere tutto, ci dicono: mafia, terrorismo, servizi deviati, malavita locale, pazzo isolato. Se sono mafia o servizi ci vuol poco: basta vedere in quanto tempo trasferiscono di cella Provenzano, che nei giorni scorsi ha tentato il suicidio e la cui moglie sta in Salento. Concentrare le indagini e le attenzioni sul gesto del "pazzo isolato" servirebbe ad aprire una trattativa nella massima discrezione. Leggete l'intervista di Beppe Pisanu sul Messaggero (p. 9), sommate "l'irritazione" del procuratore di Lecce, Cataldo Motta, e capirete tante cose. Forse.

Meno male che c'è un video, comunque, anche se diffuso troppo presto. Ma anche qui, come per Adinolfi: è successo qualcosa, negli ultimi mesi? Sta accadendo qualcosa che non piace? Non è dietrologia, sono domande legittime. Se le sono fatte in tanti, negli ultimi giorni. Ci mancano giusto la Uno Bianca e la Falange Armata, e abbiamo una perfetta riedizione dei primi anni Novanta, con tanto di crisi economica e politica incorporate. Lo pensano in tanti e non lo dice nessuno. Oggi, grazie all'imponderabile Feltri, abbiamo le parole per dirlo: "Richiamo all'ordine".

2- LA GLORIA, I DRONI E I MILIONI...
Tutti a Camp David con le trombette. E peccato che bombe e terremoti laddove non sono tollerati abbiano un po' strozzato la festa. La festa dei droni e dei milioni, come apprendiamo da un incolpevole pezzo di Francesco Bei per la Repubblica degli Illuminati (p. 20). "Droni armati a Sigonella per combattere i pirati ed eliminare i terroristi. E una pioggia di denaro agli afgani - 100 milioni di euro l'anno la quota promessa dall'Italia - perché gestiscano in proprio la sicurezza dal 2014. Sono queste le novità politiche del summit della Nato a Chicago, dove l'Italia si presenta con il governo più ‘atlantico' di sempre.

Non c'è solo Monti, con i suoi intensi legami Oltreoceano: il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, è l'ex presidente del comitato militare della Nato; quello degli Esteri, Giulio Terzi, è stato per tre anni ambasciatore negli Stati Uniti e il suo successore a Villa Firenze, Claudio Bisognero, ha un passato da vicedirettore dell'Alleanza atlantica. Non c'è da stupirsi che gli americani, irritati per l'aria di disimpegno in Afghanistan che tira fra gli altri europei, vedano il team italiano guidato da Monti come un prezioso alleato con cui fare sponda".

Il resto del pezzo ci illustra anche i benefici economici della nostra permanenza in Afghanistan, mentre i francesi stanno per tagliare la corda. Dimentica solo di ricordare i malefìci umani come i 46 soldati italiani morti (la contabilità dei civili locali interessa ancor meno). Ma le finzioni si tradiscono sempre dall'uso distratto di qualche parola. Per Repubblica, e per la Casa Bianca, il Monti Trilaterale non è a capo di un governo: lui guida "un team". C'è tutto, in questa parola. Bisognerebbe avere il coraggio di metterlo in Costituzione, "il team".

3- SCRITTORI, AVETE ROTTO IL CAZZO...
"Noi, figli di una Natura gentile sconvolti da una paura sconosciuta" (Carlo Lucarelli, Repubblica p. 13). "Nella Mente Folle dell'Assassino che Uccide Innocenti" (Donato Carrisi, Corriere p. 14). "La fiducia contro l'orrore" (Vincenzo Cerami, Messaggero, p. 1). "Per capire queste tragedie la ragione da sola non basta" (Magdi Cristiano Allam, Giornale p. 15).

Quanto ci manca un Pasolini. Meno male che c'è il vecchio cronista Attilio Bolzoni, che va ad aspettare l'ex boss della Sacra Corona Unita al termine di una festa da Al Bano e lo fa parlare a ruota libera ("I ragazzini non si toccano, quell'orrore non è cosa nostra", Repubblica p. 17).

4- AGENZIA MASTIKAZZI...
"Parmigiano e Grana: 250 milioni di danni" (Corriere, p. 3). "Parmigiano, perse 200 mila forme" (Messaggero, p. 6). E' piaciuta a tutti i giornali, questa notizia del menga. Domani, in ogni caso, partono i rincari.

5- FREE MARCHETT COL MORTO...
"Il mondo della moda si muove per Melissa. Le grandi firme pronte ad aiutare i ragazzi della Morvillo-Falcone. L'idea, nata in Rete, ha subito visto l'adesione di Biagiotti e Trussardi. Oggi alla Camera della Moda la proposta verrà illustrata anche agli altri big del settore". Gianni Riotta sulla Stampa, a pagina 11.

6- DISECONOMY...
"Imprenditore rapinatore per debiti. Tenta il colpo, il gioielliere gli spara. ‘Ho tre figli, sono disperato'. Genova, insieme a un complice, aveva una pistola scarica. ‘Famiglia, mutuo, rate, non riesco a pagare niente" (Corriere, p. 25). Ok, ma se facciamo tutti così...

7- TOUT SE TIENT...
"La Marcia su Roma? Servì a Mussolini per rassicurare l'Italia. Né colpo di Stato, né insurrezione, né crisi parlamentare. I fatti del '22 riportarono all'ordine un Paese indisciplinato. La ‘calata' sulla Capitale fu sostenuta da tutti, persino da fior di liberali". Sul Giornale (p. 28), Marcello Veneziani redige più che una commemorazione. Come si vede, ogni tanto tocca "riportare all'ordine un Paese indisciplinato". Oggi come allora.

colinward@autistici.org

 

 

VITTORIO FELTRI ROBERTO ADINOLFI ATTENTATO A BRINDISIATTENTATO A BRINDISIIL KILLER DI BRINDISIBernardo provenzano arrestatoPisanu GiuseppeI LEADER DEL G GUARDANO LA FINALE DI CHAMPIONS CAMERON OBAMA MERKEL BARROSO HOLLANDE MARIO MONTI GIULIO TERZI DI SANTAGATA 1 ammiraglio giampaolo dipaolaVINCENZO CERAMI Carlo Lucarelli

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...