tilda swinton luca guadagnino

“TRA ME E LUCA C’È UN RAPPORTO DI SANGUE” – LE STREGHE, LA SOLITUDINE, I FESTIVAL E GUADAGNINO: PARLA TILDA SWINTON – “CONVIVO BENISSIMO CON LA SOLITUDINE. POTREI VIVERE SULLA CIMA DI UNA MONTAGNA, SOLA CON ME STESSA. PER SUSPIRIA MI SONO ISPIRATA A PINA BAUSCH E ALLA SUA CRUDEZZA” – “OGNI DONNA RITIENE DI AVERE UNA STREGA DENTRO DI SÉ. NON HO MAI VISSUTO CON DUE UOMINI, MA…”

Valerio Cappelli per “Liberi Tutti – Corriere della Sera”

 

TILDA SWINTON E LUCA GUADAGNINO

Vista da vicino, Tilda Swinton sembra una scultura vivente, una sorta di installazione buona per Marina Abramovic. Algida, certo: però il suo aspetto ambiguo e enigmatico, per alcuni disturbante, non intimidisce, anzi, ha sempre una virgola di ironia nel suo sguardo: «Forse pensano sia algida per via del pallore!». Nelle interviste è ironica e laconica, ed è maledettamente simpatica.

 

Questa conversazione è frutto di due diversi incontri, di persona e via e-mail. Di famiglia aristocratica ma cresciuta in un castello dell' 800, ha frequentato la stessa università di Lady Diana. La chiamano la regina del glamour, chissà se è per via della strana cresta bionda che si alza e si abbassa secondo umori e esigenze di set. Come modella ha collaborato con tanti stilisti e fotografi, dice che vestirsi in maniera adatta a eventi, situazioni, ruoli è una forma d' arte.

 

tom lenk come tilda swinton

In Suspiria di Luca Guadagnino (il remake di Dario Argento che uscirà subito dopo Capodanno), l' ennesima trasformazione: indossa una tunica trecentesca e porta lunghi capelli ramati. Il ruolo è quello di una strega.

 

Musa di registi colti, simbolo di nicchie eleganti e rarefatte, lei di Guadagnino è l' attrice feticcio.

«Ci siamo conosciuti nel 1996, è uno dei miei amici più cari, ormai siamo parenti, c' è un rapporto di sangue».

 

tilda swinton 1986 per stoddart

In Suspiria fa la coreografa di una scuola di danza a Berlino, è l' insegnante di Dakota Johnson.

«Mi sono ispirata a Pina Bausch e alla sua crudezza, ma anche a Martha Graham e a Scarpette rosse , il leggendario film del 1948 di Michael Powell ed Emeric Pressburger. L' attaccamento perverso all' arte era un territorio che andava esplorato».

 

Le era già successo di interpretare una strega malefica, nel primo capitolo della saga kolossal Le cronache di Narnia.

«Sì, nel 2005. Vedete, ogni donna in cuor suo ritiene di avere una strega dentro di sé, è un modo per tenere a distanza gli uomini, per spaventarli».

 

Entrò alla Royal Shakespeare Company per uscirne l' anno dopo. Come mai?

tilda swinton androgina

«Non mi piacciono le istituzioni, non volevo studiare: volevo recitare. Ho cominciato per caso, dovevo diventare scrittrice ma divenni amica di un gruppo di studenti universitari che stavano mettendo in scena uno spettacolo, mi piaceva quella compagnia e mi unii a loro. È andata così. Comunque ho ricominciato a scrivere circa quindici anni fa».

 

In A Bigger Splash , recita il ruolo di una donna che ha perso temporaneamente la voce. C' è qualche vantaggio, per un attore, nel rinunciare al potere delle parole?

«Dal mio punto di vista sempre!».

 

Eppure in una scena di quel film di Guadagnino lei canta davanti allo stadio di San Siro pieno. Cosa ricorda di quel momento?

gabriele ferzetti tilda swinton alba rohrwacher

«Non molto, salvo la generosità e il benvenuto. Mi piace ricordare che tra il 1987 e il 1990 ho partecipato a tre film "silenziosi" di Derek Jarman, The Last of England , War Requiem e The Garden . Quello fu il mio debutto nel cinema muto ed è qualcosa con cui sono stata sempre a mio agio. Amo il cinema muto, da Buster Keaton a Greta Garbo. Le migliori interpretazioni d' attore sono quelle in cui non si parla».

 

È quel che si dice un' attrice «da» Festival...

grand budapest hotel tilda swinton

«Per me, hanno avuto un' importanza fondamentale in un lungo periodo. Oltre che a Venezia sono stata a Cannes, Berlino, Mosca, Oberhausen. Si crea un' atmosfera da circo, una specie di parco giochi... Ho amici che incontro solo in quelle occasioni. E il pubblico vede film di cui altrimenti non saprebbe nulla, provenienti da Paesi di cui non ha consapevolezza».

Lei non dà mai risposte convenzionali.

 

Anche sulle quote rosa - che al cinema pare siano ormai un argomento fondamentale - ha un pensiero non convenzionale?

«Il cinema è uno Stato libero che non ha una connotazione maschile o femminile. Suspiria ad esempio è un film di attrici, anche noi abbiamo dato il nostro apporto modificandone l' approccio».

Only Lovers Left Alive

 

È abituata a cercare la verità nei suoi ragionamenti, Tilda. Come quando, riferendosi a Orlando , il film del 1992 tratto dal romanzo di Virginia Woolf sull' Inghilterra elisabettiana, restò impigliata nell' androginia.

«Non c' è niente di peggio che recitare in un film basato su un libro che si è amato: è come se avessi commesso un adulterio».

 

Lei ha co-fondato nelle Highlands la scuola Drumduan.

«È basata sul metodo Steiner, un nuovo modello educativo senza voti né esami, in armonia con la natura. Nella mia scuola si insegna a essere liberi, a pensare con la propria testa e anche la forza della solitudine».

tilda swinton in a bigger splash

 

Le piace stare da sola?

«Ci convivo benissimo con la solitudine.Potrei vivere sulla cima di una montagna, sola con me stessa. Diciamo così: io non rovino la vostra solitudine, voi non rovinate la mia, facciamoci compagnia».

 

Ha scelto di abitare in Scozia...

«Una terra di cui amo il calvinismo e la passione: fa freddo fuori, siamo caldi dentro».

 

Si è stigmatizzato, rivangando la «scandalosa» relazione a tre che ebbe Charlotte Rampling, che Tilda vive con due uomini: John Byrne, padre dei suoi gemelli, e Sandro Kopp, entrambi pittori. È così?

TILDA SWINTON NUDA

«C' è un divertente e diffuso fraintendimento, non ho mai vissuto con due uomini. Da John sono amichevolmente separata da 14 anni, si è risposato e vive a molte ore d' auto di distanza da me; sto insieme a Sandro da undici anni. Non è raro, per famiglie allargate come la nostra, rimanere buoni amici. Penso che certe riviste talvolta preferiscano credere che la mancanza di contese debba nascondere qualcosa di sensazionale».

 

Lei dice spesso che la cosa più importante è essere sinceri con se stessi: ha dovuto fare dei compromessi?

Tilda Swinton by Inez Vinoodh

«Essere sinceri per me significa onorare le persone che amo. Le nostre scelte assumono dignità dal mondo che ci costruiamo: nella mia vita ho preso tante decisioni basate sul desiderio di essere vicino a qualcuno, ho fatto dei viaggi affinché i miei figli potessero compiere certe esperienze. E non vivo tutti questi come compromessi».

 

Cosa rappresenta il cinema per lei?

«È la forma d' arte più umanistica, ci invita a infilarci nelle scarpe di un' altra persona, a vedere e sentire cosa vede e cosa sente quell' altra persona. Ogni film che realizza questo trasferimento da se stesso a un altro è un' esperienza che incoraggia la compassione ed è una sfida contro il pregiudizio».

 

Dieci anni fa ha vinto l' Oscar come migliore attrice non protagonista per Michael Clayton di Tony Gilroy. Dove lo tiene?

tilda swinton senza trucco agli oscar

«Lo ha il mio agente e amico Brian Swardstrom. Lo diedi a lui quella notte. Penso lo conservi a New York».

tilda swinton 3tilda swinton in ave cesare tilda swintonttrice misteriosa in suspiriaTILDA SWINTON IN SUSPIRIATILDA SWINTON IN DOCTOR STRANGEtilda swinton 1luca guadagnino tilda swintontilda swintontilda swinton 2dakota johnson tilda swinton

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…