TOR SAPIENZA INSEGNA: GLI ITALIANI VOGLIONO LEGALITÀ - AIROLA, CAPOGRUPPO M5S: “DAGO, SULLE NOMINE DI GRASSO NON ABBIAMO TACIUTO” – UN CALIFFO PER ROMA

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Gentile Roberto D’Agostino,

Alberto Airola
Alberto Airola

in un recente articolo sulle nomine al Senato, Dagospia scrive due cose. Una è giusta, e cioè che quelle nomine decise da Pietro Grasso (3 vice-segretari generali e 13 capi servizio) sono state una vera schifezza, una prova lampante che in Italia può cambiare verso tutto, tranne la spartizione delle poltrone. L’altra, però, è sbagliata, perché nel titolo si sottolinea – con un certo stupore, peraltro giustificato – il “silenzio dei senatori Cinquestelle”.

 

Che invece, prima in Aula e poi con comunicati stampa probabilmente sfuggiti alla vostra redazione, hanno denunciato apertamente l’ennesimo giochetto.

Mi permetta, brevemente, di ricostruire i fatti. La nostra unica rappresentante nel Consiglio di presidenza del Senato è Laura Bottici, che ricopre a Palazzo Madama il ruolo di questore.

 

PIERO GRASSO SENATO PIERO GRASSO SENATO

A causa dell’alluvione a Carrara, la sua città, Laura Bottici è tornata precipitosamente nel collegio, per verificare i danni e cercare di dare una mano. Lo ha comunicato al presidente Grasso, chiedendogli di spostare la riunione convocata per il giorno seguente; in tutta risposta, però, ha ricevuto una comunicazione – addirittura nottetempo – in cui non solo tale riunione non veniva spostata, ma perfino veniva modificato l’ordine del giorno. Difficile non scorgerci del dolo, visto che la nostra rappresentante si era già opposta apertamente sia nel merito (tre vicesegretari generali non servono a nulla, ne basta uno) che nel metodo (la solita spartizione partitocratica).

 

Così, il giorno seguente, sono intervenuto in Aula, a nome del gruppo, e ho denunciato l’accaduto. Ricordando, ad esempio, che in altre circostanze il presidente Grasso aveva concesso il rinvio della seduta, mentre in questo caso si era preferito approfittare dell’assenza (comunque imprevista, e pienamente giustificata) di uno scomodo rappresentante Cinquestelle.

 

RENZI PINOTTIRENZI PINOTTI

È l’ennesimo affronto istituzionale a una delle principali forze politiche del Paese, e a tutti i cittadini che – votando per noi – si sono ribellati ai vecchi metodi, duri a morire anche in chi ha fatto carriera difendendo la legalità.

Confido nella libertà di Dagospia, che non ha paura dei potenti, perché la notizia venga dunque rettificata, e vi auguro di cuore buon lavoro.

Alberto Airola

Capogruppo M5S al Senato

 

Lettera 2

Volo Pinotti: probabilmente a causa della mia età "capisco" di piu' un Ministro della Difesa su un volo Aeronautica che un aereo di quest'ultima in operazioni di "immagine" recupero cittadini italiani smaniosi di mettersi in situazioni "complicate" in zone di "clear and present danger" come dicono gli americani !!!

amandolfo (StC)

 

Lettera 3

Complimenti migliorate sempre più il livello etico porno intellettuale che vi avvicina sempre più  alla razza SUINA.

Francesco Lazzaro

 

Lettera 4

Bossi parlava alla pancia del Paese; ora la pancia del Paese parla con la bocca di Salvini. Anzi, il colon ...

Pietro@ereticodarogo

MATTEO SALVINI E LUBAMBA MATTEO SALVINI E LUBAMBA

 

Lettera 5

Dago, dici che nel PD di rosso resta solo il vino prodotto dal Mago Dalemix; errore: di rosso c'e'anche la Panda del Sottomarino con barba nuova e vizi vecchi.

Vittorio Vengavantidotto'  ExInfeltrito

 

Lettera 6

Caro DAGO, il sindaco Marino sprofonda nelle multe mobili.

E'sempre più imPandanato. Saluti, Labond

 

Lettera 7

Caro Direttore,

ma insomma, c’è modo e modo. Matthew Breen, americano direttore della rivista The Advocat dice di Putin: “Ci perseguita, ci tortura, ci uccide. Ha il sangue sulle mani,è una minaccia globale”. A parte che il sangue sulle mani ce l’ha chi ha ammazzato migliaia di persone con bombe e droni, qualcuno sa citare un solo caso di gay torturato e ucciso in Russia?

Roland Delmay

 

Lettera 8

MASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINOMASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINO

Caro Dago, il redivivo Abu Bakr al-Baghdadi, in arte Califfo Ibrahim, continua a dire che vuole venire a Roma. In effetti a noi romani un Califfo ci manca, visto che quello vero, Franco, ci ha lasciati l'altr'anno. E allora venga pure sto Ibrahim, e magari, se canta bene, ci rimedia pure una serata al Sistina. Con stima.

Federico Barbarossa

 

Lettera 9

Negli ipocriti e poco ispirati titoli della “Guerra dei poveri”, nei soliti “pezzi di colore” di stampa e media, nessun giornalista si perita di andare a cercare la verità: non è una guerra. In realtà sono battaglie per la sopravvivenza dei soliti gruppi e gruppetti di “padroni”, per imporre defintivamente un’altra new economy, quella dello Schifo&Degrado. I poveracci sono solo un utile sfondo.

 

Mentre le multinazionali continuano a depredare tanti Paesi, i loro complici qui, gli tengono il sacco, affittando allo “Stato” palazzi , organizzando pie onlus di evasori,campi da occupare o da arare, sms di beneficienza,ma soprattutto un’utilissima tensione sociale, sesquipedale arma distrattoria per il popolino, residente e no.

 

abu bakr al baghdadiabu bakr al baghdadi

Cittadini sempre più poveri si difendendono dall’invasione “incontrollata” di altri poveri ,funzionali a tutta una politica che partecipa a un “SISTEMA” sempre più ricco, nascosto dietro false e fallimentari idee di ”inclusione “ e “confronto di civiltà”, che si alimenta invece delle scorie che produce. Ma veramente quanto ci costa gestire il degrado in cui ci hanno gettato? CHI e QUANTO ci guadagna .

 

Ci sono le camere di Commercio,il Catasto, i bilanci per attingere notizie. Vogliamo i nomi. Vogliamo conoscere chi sono : politici, palazzinari riciclati, sante caritatevoli società, gente di buon ,pagato, cuore, assistenti a poco sacri sogli, estasiati lavoratori del degrado laico e cattolico, barricaderi statalizzati, coop di parassiti fintocheguevaristi, incontrollati preti e monache del catering della sbobba, sfruttatori di servi a basso costo. Tutti legati dal pensiero unico: mangiare sempre e sistematicamente sulle spalle nostre.

Remo Gherardi

 

Lettera 10

UN ATTIMO DI VITA - FRANCO CALIFANOUN ATTIMO DI VITA - FRANCO CALIFANO

Quante Tor Sapienza devono accadere perchè I Ns.politici capiscano che gli italiani (non i razzisti che si meritano l’inferno)vogliono solo il rispetto del decoro e della legge. Anche piccole città (per diretta esperienza Pisa) sono ormai in balia di bande di spacciatori magrebini, di gruppi di rom minorenni ed impuniti, di bande di ladri dell’est europa, di torme di Trans e prostitute seminude a tutte le ore. Tutto ciò ovviamente si somma ai prodotti locali:camorra,’ndrangheta, mafia. Mi fa davvero sorridere la rappresentazione dell’Italia fatta in “Italy in a day- Un giorno da italiani” : in quale nazione estera è stato girato? 

Sanranieri

 

Lettera 11

Gentil Dago,

Se, come ha straparlato Sgarbi, la Calabria non sta in Italia, dove sta la regione di Fausto Gullo, Giacomo Mancini, Riccardo Misasi, Bernardino Telesio, Giuseppe Berto e altri omuncoli simili? In Campania, come ha sostenuto, ieri,  nonno B. ? Oppure, signor candidato al Colle, scrittore Veltroni, questa derelitta regione vogliamo, ancora, considerarla nel bel Paese, ma anche nella sua amata Africa ?....

Ossequi

Pietro Mancini

tor sapienzator sapienza

 

Lettera 12

Caro Dago, ieri il Fatto Quotidiano ha definito quella di Matteo Salvini una propaganda per stolti. Al di là del fatto che questa frase testimonia la distanza abissale che separa i giornali dai reali problemi della gente comune, la predica viene da un quotidiano che fa apertamente propaganda elettorale per Beppe Grillo, un personaggio che nel corso della sua parabola politica ha affermato, ad esempio, che il cane di Berlusconi lo destinerebbe alla vivisezione o che la mafia ha una morale o che egli è "oltre Hitler".

tor sapienza 8tor sapienza 8

Ecco, alla luce di tutte queste brillanti situazioni si può tranquillamente affermare che il Fatto Quotidiano è un giornale per stolti scritto da stolti.

Paolo M.

 

Lettera 13

Caro Dago,

Io, se ti devo dire la verità, non riesco a non guardare con simpatia al tentativo del duo Pittella/Renzi di scardinare l'iniquità fiscale in Europa colpendo quel poraccio di Juncker. Tu scrivi, anche giustamente, che la Francia non è l'Italia perchè nucleare bla bla, colonie in Africa bla bla, guerra in Libia (mortaccidepippo) bla bla bla.

 

Io cambierei prospettiva: prendiamo il tutto come un ennesimo tentativo di lotta alla criminalità organizzata, status symbol della quale, grazie ai paradisi fiscali, non è mica più la lupara, bensì un master alla Bocconi. Poi, Renzi e Pittella non ci riusciranno mai perché 'qui prodest', ok. Ma non possiamo sempre tifare per i vincenti/vincitori:  te la immagini un'Italia di soli juventini? Brr.

tor sapienza 7tor sapienza 7

Ciao,

Antonella

 

Lettera 14

Caro DAGO, quale lezione traggono i giovani dalla realtà italiana? che per arrivare a cose importanti servono anni di preparazione e duro lavoro, superamento di selezioni severe e imparziali? Macchè, basta essere figlia del presidente della banca X o nipote del principe del foro Y, o dedicarsi alla continua propaganda delle proprie tragedie familiari, tanto per dire le prime che mi vengono in mente. E guai da farlo notare, c'e' subito pronta un'anima bella che invece ritiene che si possa arrivare a posti di ministro o in prima serata RAI con il nulla alle spalle come curriculum vitae. Questo è sempre successo, ma oggi è una regola, non l'eccezione, ed è un chiaro indicatore della nostra vertiginosa decadenza. Saluti BLUE NOTE

 

Lettera 15

Beppe grillo a palermoBeppe grillo a palermo

Caro Dago, gran bel culo quello di Kim Kardashian,  ma nessuno si è accorto che la foto è taroccata? Basta guardare le due foto del lato B e lato A vicine: nella prima il punto vita è stato ridotto di almeno 5-10 cm rispetto a quella del lato A così il sedere risulta ancora migliore di quello che è nella realtà. Questione di proporzioni.

Scottie Ferguson

 

Lettera 16

Strano Paese, l'Italia!

Un casino del diavolo e richieste di dimissioni per Marino, sindaco di Roma, per, diciamo, dei divieti di sosta (vedi che crimini!). Il Berlusca, condannato per frode fiscale, Padre della Patria a riscrivere la Costituzione e la legge elettorale, e tutti zitti e mosca.

Come si dice dalle mie parti, "Cu arrobba picca si nni penti".

Il crimine si deve fare grosso, ed allora sei un grande.

Gaetano il Siciliano

 

Lettera 17

PITTELLAPITTELLA

Cara Redazione di Dagospia, andateci piano a fare i ganassa con i vostri titoli str... ani. Pulitevi bene la bocca con il dentifricio prima di scrivere o sparare a zero nel mucchio. Capisco, e piango, il fatto che la Chiesa Cattolica viva quella fase prevista dallo stesso nostro Signore Gesù Cristo ( la cui immagine, voi blasfemi, mettete a vostro piacimento qua e là anche per corredare le vostre luridezze, buttando fango addosso alla sensibilità e alla pietas dei cattolici veri ) che alla Sua seconda e uiltima venuta si chiederà cosa è rimasto delle Fede in Lui.

 

Sarà rimasto poco, molto poco, visto che la nostra povera Chiesa (meneghina o bagnaschina che sia) è terrorizzata dall'imperante nuovo che avanza. Ha paura insomma di essere giudicata retrograda, medievale, fuori del tempo ed ecco allora che farfuglia, chiede scusa per aver urtato al sensibilità dei moderni presunti sapienti come voi che non vedono l'ora di poterla infangare, di poterla sputtanare, di poter gridare ai quatto venti con diabolica ferocia e malizia: non potete certo parlare voi Chiesa che siete un centro di pedofili.

renzi remix by claudio gatti 2renzi remix by claudio gatti 2

 

Era quello che aspettavate da tempo e il signor demonio ve l'ha servito su di un piatto d'argento. Sia quel che sia, però, rimane incontrovertibile un fatto che neanche voi, moderni untori del nulla e del Maligno, potete cambiare: la pratica omosessuale, in quanto tale (nessuno giudica la persona) è contro Dio, tanto che viene considerata dalla Dottrina Cattolica "peccato che grida vendetta al cospetto di Dio".

 

Lo stesso Papa Francesco viene citato ad ogni piè sospinto ma sempre a sproposito - e anche qui con maligna soddisfazione - là dove ha detto:" Chi sono io per giudicare un gay.. che cerca il Signore.? "  Appunto: gay che però... cerca il Signore, e che quindi cerca anche di rispettarne i precetti. Per questo quelli come voi che riducono, trasformano e strumentalizzano parole e fatti possono invece dare la mano ai farisei. Gente che anche oggi fa il bello e il cattivo tempo. Ma voi i farisei li riverite, ci sapete fare!

Con tanta simpatia

Chiara

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