ubaldo pantani

IL TEMPO E’ ‘NO STRONZO, PASSA E MANCO TE SALUTA (VIDEO STRACULT) – UBALDO PANTANI A RADIO 2 - “ECCO QUALI SONO I TRE INGREDIENTI CHE DEVE AVERE UNA IMITAZIONE PER FAR RIDERE. HO INIZIATO A 7 ANNI CHIUSO IN CAMERA MIA. FACEVO GIGI SABANI. LAPO DOPO L'IMITAZIONE CHE GLI HO FATTO E' DIVENTATO UN AMICO. E NON E' FACILE... L'IMITAZIONE E' MOLTO AGGRESSIVA, MOLTO INVASIVA, NON E' UNO SCHERZO - E SU PAOLO FOX E GILETTI... – VIDEO

Da I Lunatici Rai Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici

 

 

Ubaldo Pantani è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dalla mezzanotte alle sei dal lunedì al venerdì notte.

UBALDO PANTANI MAX ALLEGRI

 

L'attore e imitatore ha parlato un po' di se: "Per me il lavoro è sempre quello dell'attore, si parte da lì. Attore comico, imitatore, uno cerca di far ridere attraverso le imitazioni, ma il lavoro principali è quello dell'attore, in tutte le sfaccettature. Mi diverto molto più ora che non nei primi anni. Mi capita spesso di svegliarmi durante la notte, quello è un momento molto creativo. Spesso in quel momento vengono fuori un sacco di idee. Lì e in macchina".

 

UBALDO PANTANI LAPO ELKANN

Pantani è laureato in scienze politiche: "Senza pressioni ho fatto scienze politiche e ne sono contentissimo, l'ho fatta a Pisa, in una università prestigiosa, con dei professori fantastici. Dopo aver fatto lingue un mese, non riuscivo a capire in quale aula andare, ho fatto questa scelta. Ho iniziato a lavorare nel 1997 prima che finissi l'università, ho deciso di laurearmi perché mi sarei sentito un cretino se non fossi riuscito a farlo, ma anche con una sfida con il mio agente, che forse spronandomi, stuzzicandomi, mi voleva far passare per uno poco pratico, poco pragmatico, e allora punto sull'orgoglio gli ho detto che entro la fine dell'anno mi sarei laureato e sposato. E così è stato.

 

Mi sono laureato anche grazie alla mia ex moglie, che mi dette una mano nel fare la tesi. La mia famiglia è stata fantastica, mi sono rotto due volte la tibia nel giro di un anno e mezzo, facevo il calciatore dilettante, ero nella rete mamma-lavoro-fidanzata-calcio, in provincia, in una confort zone ai massimi livelli.

UBALDO PANTANI CARLO ANCELOTTI

 

Avevo già fatto esperienze in tv, ma la vivevo in maniera dilettantistica, già lavoravo in network nazionali ma mentalmente non riuscivo ancora ad accettare che questo potesse essere il mio lavoro. Quando mi sono rotto la tibia mi sono chiesto quale fosse, oltre al calciatore, la cosa che avrei voluto fare. E proprio mentre ero a letto, con la tibia rotta, mi chiamarono per fare un programma. Fu la svolta. Mi chiamarono autori che mi conoscevano, senza che facessi un provino, lì mi sono reso conto che non potevo sprecare questa possibilità. Il mio percorso è stato decennale, riuscire a gestire quello che è il proprio talento, la propria attitudine, è un processo che nel caso mio ha richiesto anni".

 

UBALDO PANTANI ROBERTO D'AGOSTINO

Sulla popolarità: "Ho avuto dei momenti facendo la Gialappa's il primo anno con dei personaggi che hanno avuto risalto. Ho fatto Giletti, Lapo, Buffon, su un programma molto seguito, all'epoca la televisione aveva un peso diverso. L'altro momento è stato dieci anni fa, quando ho riproposto Lapo a 'Quelli che il calcio' ed ebbe un grande successo. Andò fortissimo anche la parodia del cuoco della nazionale. Arrivò in poco tempo a un milione di visualizzazioni, undici anni fa una cifra clamorosa.

 

Poi nel corso degli anni avendo avuto la fortuna di fare 'Quelli che il calcio' ciclicamente dei personaggi sono piaciuti particolarmente e hanno avuto una attenzione maggiore. Anche se devo dire che il cinema, che non ho mai cercato e in cui mi sono imbattuto, mi ha aiutato. Mi ha sempre dato grande responsabilità e grande stima Giovanni Veronesi, hanno avuto anche successo i due film con Brizzi, mi capita spesso di essere riconosciuto da famiglie dove i figli quattordicenni mi chiedono se fossi quello che faceva il maggiordomo nel film di Brizzi".

 

ubaldo pantani pirlo

Sulle imitazioni: "Avevo sette otto anni, facevo le imitazioni di Sabani, chiuso in camera mia. Non è che sognavo di diventare un comico, un imitatore. Facevo degli spettacoli in camera, non era una cosa legata alla passione che avrei voluto sviluppare. Questo mio rapporto con le imitazioni è una roba accessoria, all'inizio non gli davo importanza. La consideravo una cosa scontata. Poi l'ho scoperta dopo, nel corso degli anni. Non ho mai pensato che le mie imitazioni potessero diventare il mio lavoro".

 

Sui personaggi imitati: "Quelli che mi hanno fatto sapere di aver apprezzato la mia imitazione sono stati tanti. Con molti siamo invecchiati insieme, se penso a Paolo Fox o Giletti. Ma anche Lapo, che poi è diventato un mio amico. Molti dei personaggi imitati poi li ho conosciuti. Ma il rapporto con gli imitati è cambiato molto. Prima dal momento in cui venivi parodiato in tv eri arrivato e i personaggi attribuivano all'imitazione un valore che ora non gli viene da attribuire.

ubaldo pantani imita mario giordano 2

 

Si parla di un personaggio famoso attraverso mille altri canali. Prima era più difficile. Il rapporto con gli imitati è cambiato molto. Prima se facevi un personaggio in tv lo stesso imitato tendeva ad attribuirgli una certa importanza. Ora è più difficile. Se fai Pirlo in tv, dopo un po' viene fuori che qualcuno lo aveva già fatto prima, la tv ha meno importanza, a meno che un personaggio venga fatto e attraverso i social e i media non venga poi attenzionato e condiviso. Ma è molto difficile".

 

dago e il suo imitatore ubaldo pantani

Ancora sulle imitazioni: "Almeno fino a cinque o sei anni fa ho sempre e solo fatto personaggi che non aveva mai fatto nessuno. Ora è impossibile. Poi poteva capitare anche che facessi Cacciari senza sapere che l'avesse fatto Neri Marcorè. Ora è tutto saltato, è impossibile monitorare chi fa cosa, tutti fanno tutto, non puoi arrivare mai prima di nessuno. Se fai un personaggio arriva subito a dire che qualcuno lo fa meglio di te. Io cerco sempre di fare personaggi che non ha mai fatto nessuno oppure trovare delle chiavi differenti. Ad esempio per raccontare la crisi di Pirlo, non ho fatto direttamente Pirlo, ma ho fatto Sarri e Allegri che parlavano di lui".

 

Sul lavoro che c'è dietro: "Una imitazione si fonda su tre parti. Un terzo è la chiave comica, un terzo è la voce e un terzo è la somiglianza. Devono esserci almeno due elementi su tre. Ti accorgi che una imitazione funziona quando rivedi nell'originale quello che tu imiti. Spesso mi è capitato. Sono legato all'imitazione di Allegri, anche se quasi tutti i personaggi che decido di farli mi divertono. Mi diverte fare Lapo, anche se da quando sono diventato suo amico mi dispiace un po'.

ubaldo pantani

 

Devi avere un po' di distacco. L'imitazione è una cosa molto aggressiva, molto profonda, non è uno scherzo, si gioca su alcuni tic, è una cosa molto particolare. L'imitazione è una roba invasiva, non è uno scherzo, devi starci attento. Quando una persona la conosci, puoi anche farle del male. Comunque, lunga vita alle imitazioni, mi diverto molto ora che nei primi anni".

ubaldo pantani benigniubaldo pantani massimo cacciari DAGO BY UBALDO PANTANIubaldo pantani buffon

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....