
LA VENEZIA DEI GIUSTI - FINALMENTE BUONE NOTIZIE PER IL CINEMA ITALIANO: "LA GRAZIA" DI PAOLO SORRENTINO, CON TONI SERVILLO GRAN PROTAGONISTA NEI PANNI DI UN PRESIDENTE DEMOCRISTIANO ALLA MATTARELLA, INCASSA UNA SERIE DI CRITICHE INTERNAZIONALI ESTREMAMENTE POSITIVE - "THE GUARDIAN": "SORRENTINO HA RISCOPERTO LA SUA VOCE, IL SUO INGEGNOSO HUMOUR E LE SUE DOTI PER IL SURREALISMO E LE SCENOGRAFIE SENSAZIONALI" - “THE HOLLYWOOD REPORTER”: "TONI SERVILLO È DAVVERO UNA MERAVIGLIA” - LE RECENSIONE NEGATIVA DI "INDIEWIRE": "MI HA FATTO RIMPIANGERE IL DELIRIO MUTO DI ‘PARTHENOPE’"
Marco Giusti per Dagospia
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Finalmente buone notizie per il cinema italiano. Alla faccia delle polemiche sul tax credit e dell’attesa dei film nati dalla nuova egemonia culturale del governo di destra, come si augurava pochi mesi fa il ministro Giuli, “La grazia” di Paolo Sorrentino con Toni Servillo gran protagonista nei panni di un Presidente democristiano alla Mattarella incassa, oltre a un trionfo finale a fine proiezione in Sala Grande di 8, altri dicono 6 1/2, altri ancora 4 minuti di applausi più che sentiti, una serie di critiche internazionali estremamente positive, come dimostra il punteggio di 90% sul sito Rotten Tomatoes.
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“Sorrentino ha fatto qualche bel film nella sua carriera. Questo è uno dei suoi film migliori”, scrive Pete Hammond su “Deadline”. Per l’inglese Peter Bradshaw di “The Guardian”, fan sfegatato di “La grande bellezza”, ma deluso da “Parthenope”, qui “Sorrentino ha riscoperto la sua voce, il suo ingegnoso humour e le sue doti per il surrealismo e le scenografie sensazionali; questa pellicola invernale e elegante è una benvenuta riaffermazione del suo stile naturale”. E, ancora, è un film “intrigante e emozionante: Sorrentino è l’erede di Antonioni”.
paolo sorrentino toni servillo
Per Luiz Martinez de “El Mundo” il film è “una riflessione esagerata, bella e decadente sulla morte, l’amore, l’attesa e, di certo, la vita”. Scrive Jonathan Romney su “Screen International” che “è un gradito cambiamento vedere Sorrentino, che spesso è sembrato prigioniero del suo stile tanto quanto Wes Anderson, moderare i toni pur rimanendo riconoscibilmente se stesso”.
Va detto che molte critiche entusiaste vanno soprattutto al Mariano de Santis di Toni Servillo. “Un dramma realizzato artisticamente, contemplativo se non proprio incisivo, in cui Paolo Sorrentino fatica a eguagliare il talento di Toni Servillo”, scrive “The Film Stage”. “La prima cosa da dire (..) è che Toni Servillo è davvero una meraviglia”, scrive David Rooney su “The Hollywood Reporter”. Per Jonathan Romney Servillo è “impressionante”.
toni servillo e paolo sorrentino sul set del divo
Il critico di “Deadline” lo vuole già candidare all’Oscar. Tra le poche recensioni negative vedo quella di David Ehrlich su “Indiewire”. “Uno studio del personaggio insolitamente sterile e pacato da uno dei massimalisti più sfrenati di oggi. Mi ha fatto rimpiangere il delirio muto di Parthenope”.
TORNI SERVILLO - LORO DI PAOLO SORRENTINO
toni servillo
toni servillo paolo sorrentino
LORO SORRENTINO BERLUSCONI APICELLA SERVILLO
L'UOMO IN PIU' SORRENTINO
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